Mondo in cifre: i La coalizione di govemo è stata spazzata via dalle

Mondo in cifre: i La coalizione di govemo è stata spazzata via dalle TUTTI I NUMERI E LE PREVISIONI DELLO SCENARIO ECONOMICO DEL 2004 Mondo in cifre: i La coalizione di govemo è stata spazzata via dalle Europa AUSTRIA Crescita del Pil: 1,60Zo Pil: 274 miliardi di dollari Inflazione: 1,30Zo Popolazione: 8,2 milioni Pil prò capite: 33.360 dollari Il governo attualmente in carica non dovrebbe riuscire ad arrivare sano e salvo sino a fine anno. L'alleanza tra il Partito Popolare Austriaco, schieramento di centrodestra, e il partito liberale (Fpò), è soggetta a tensioni sempre crescenti. A chi dare la colpa? All'ex leader e costante fontedi problemi della Fpò, Jórg Haider. Il governo alla fine si è dovuto arrendere di fronte alle enormi difficoltà di bilancio: si prevede quindi un deficit di bilancio perii 2004 e per alcuni anni a seguire, data la necessità imprescindibile di una riforma fiscalee del sistema pensionistico. Neppure l'economia migliorerà molto. Il rallfe-^amento delle tradizionali locomotive europee, soprattutto quella tedesca, finirà per frenare notevolmente l'economia austriaca. Da seguire con attenzione Le ripercussioni dell'ailargamento della UE. Nessuno è più vicino alla linea del fronte dell'Austria, che, da tale allargamento, attende nuove opportunità di Investimento per le sue imprese. Ma gli elettori austriaci sembrano preoccupati per la crescente immigrazione e la perdita di posti di lavoro. REPUBBLICHE BALTICHE Crescita del Pil: 6,30Zo (complessiva) Pil: 40 miliardi di dollari Inflazione: 2,0oZo Popolazione: 7,1 milioni Pil prò capite: 5.540 dollari Nel 2004, lo status di membri della Unione Europea e della Nato sarà un traguardo sempre più vicino per le Repubbliche Baltiche. Gli investimenti provenienti dall'estero faranno correre le economie di tutti etre i paesi. Si prevede un aumento significativo degli scambi commerciali. In Estonia il governo pare saldo, mentre quello della Lituania è sempre più instabile e sembra attendere con ansia le elezioni parlamentari previste per il mese di ottobre; un raggruppamento inedito, l'unione di centristi e liberali, dovrebbe formare la nuova alleanza di governo. In Lettonia si ..'"verte una crescita della tensione nella coalizione di quattro partiti attualmente al governo, principalmente a causa del ritmo delle riforme economiche, ma non si dovreobe arrivareal punto di rottura. BELGIO Crescita del Pil: 1,70Zo Pil:317miliardi di dollari Inflazione: 1,20Zo Popolazione: 10,3 milioni Pil prò capite: 30.810 dollari La principale priorità del governo consiste nel contrastare la disoccupazione e nella conseguente creazione di posti di lavoro. Tuttavia, gli incentivi per i datori di lavoro, proposti al fine di convincerli ad aumentare il numero dei dipendenti, saranno severamente limitati dalla pesante situazione debitoria del governo che non permette di allargare i cordoni della borsa. Alcuni passi avanti verranno comunque compiuti grazie alla parziale liberalizzazione dei mercati delle telecomunicazioni e dell'energia, settore nel quale attualmente il Belgio è in posizioni di assoluta retroguardia. L'economia migliorerà con molta lentezza, proprio come dovrebbe accadere ai paesi vicini. BULGARIA Crescita del Pil: 4,70Zo Pil: 23 miliardi di dollari Inflazione: 3,30Zo Popolazione: 7,7 milioni Pil prò capite: 2.980 dollari Il 2004 dovrebbe vedere un nuovo turno di elezioni politiche. La coalizione al potere, guidata dal movimento nazionale Simeon II (Snm), detiene ancora una forte maggioranza in Parlamento, ma le sue divisioni interne si stanno approfondendo e il tasso di defezione sta superando il limite di guardia. Il partito socialista bulgaro, all'opposizione, sta concentrando la sua strategia politica in vista dell'imminente voto sulle promesse non mantenute dallo Snm e con ogni probabilità dovrebbe riuscire ad aggiudicarsi eventuali elezioni anticipate. La Bulgaria entrerà a far parte della Nato nel 2004. L'associazione alla Uè è invece una prospettiva alquanto più distante. Al momento si è fissata la data di massima del 2007. Da seguire da vicino Il crimine organizzato. La Uè ha preteso riforme del sistema legale, certamente necessarie e attese da tempo. Le accuse di collusioni tra importanti uomini polìtici dello Snm e il crimine organizzato terranno alta la temperatura degli scontri politici. REPUBBLICA CECA Crescita del Pil: 3,60Zo Pil: 95 miliardi di dollari Inflazione: 1,80Zo Popolazione: 10,2 milioni Pil prò capite: 9.250 dollari Investimenti interni diretti (in mld di dollari) IO . — 1999 2000 2001 2002 2003 2004 La coalizione di govemo è stata spazzata via dalle tempeste fiscali: il partito socialdemocratico ceco, che guida la coalizione, sta cercando di far approvaretagliallespesedecisamenteimpopolari.il governo ha comunque intenzione di rimanere unito, quantomeno per facilitare l'ingresso nella Unione europea a maggio del 2004. Esiste comunque una forte possibilità che il governo cada, oppure che si vada a elezioni anticipate se le trattative per ottenere un rimpasto governativo non dovessero, come tutto lascia ad intendere, produrre i risultati sperati. Il governo sta tentando di riawiare il proprio programma di privatizzazioni, che si è inceppato dopo una serie di tentativi falliti di cessione delle quote statali della compagnia telefonica nazionale Cesky Telecom, del produttore di energia elettrica Cez e della società petrolchimica Unipetrol. Da seguire con attenzione Vàclav Klaus. Il presidente della Repubblica Ceca contìnua a esercitare pesanti ingerenze negli affari esteri. Si è opposto strenuamente alla guerra In Iraq, mentre il govemo ha invece deciso di inviare i propri apprezzatisslmi reparti scelti di esperti in armi chimiche. Klaus non ha neanche sottoscritto il referendum per l'entrata nella Uè. A dispetto del malcontento del primo ministro e del ministro degli Esteri, Klaus continuerà a interferire. DANIMARCA Cresdta del Pil d^ti in "K. 1999 2000 2001 2002 2003 200A Crescita del Pil: 2,10Zo Pil: 232 miliardi di dollari Inflazione: 1,30Zo Popolazione: 5,4 milioni Pil prò capite: 43.080 dollari Anders Fogh Rasmussen, il leader liberale della coalizione di govemo di centro-destra, non può contare su una maggioranza parlamentare, ma è allo stesso popolarissimo in Danimarca mentre l'opposizione si presenta divisa e quindi debolissima. Rasmussen avrà ancora bisogno dall'aiuto del partito popolare danese per potercontinuarea govemareelegiferare, ma dovrebbe essere in grado di cavarsela egregiamente - almeno sino alle prossime elezioni, previste per la seconda metà del 2005. Il governo sta cercando di introducendo tagli alle imposte sul reddito quale parte del programma di riforma fiscal, come promesso durante la campagna elettorale. Fumatori e bevitori saranno entusiasti della riduzione delle accise su alcool e tabacco, una decisione in controtendenza rispetto agli altri paesi dell'Unione europea. FINLANDIA Crescita del Pil: 2,57o Pil: 177 miliardi di dollari Inflazione: 1,50Zo Popolazione: 5,3 milioni Pil prò capite; 33.700 dollari Il primo ministro finlandese. Matti Vanhanen, è piuttosto scettico in merito al coinvolgimento della Finlandia nei progetti di politica di difesa europea perseguiti dalla Unione europea, e suggerisce invece di concentrarsi sullo sviluppo di strumenti che consentano una migliore gestione delle crisi. La situazione del mercato del lavoro ha ormai assunto un'importanza prioritaria. Il costo del lavoro è troppo elevato, le competenze troppo scarse e la popolazione sta invecchiando rapidamente. Pesa anche l'eccessiva concentrazione dell'economia su una sola azienda, la Nokia, che in questi anni ha tirato tutto il sistema. Il governo deve chiedersi sequesto modello potrà funzionare a lungo. FRANCIA Crescita del PIL: 1,70Zo PIL: 1.911 miliardi di dollari Inflazione: 1,50Zo Popolazione: 60,4 milioni PIL prò capite: 31.640 dollari Jean-Pierre Raffarin, il primo ministro, ha affrontato a muso duro i sindacati - e le loro proteste su scala nazionale - ed è riuscito a far passare le riforme del sistema pensionistico che ha colpito in particolare modo i dipendenti pubblici, grossa base elettorale francese. Nonostante ciò, la sua popolarità è in netto calo e la sua stella sembra destinata al viale del tramonto soprattutto perché lo stato di salute dell'economia resta sotto stretta osservazione e II deficit di bilancio continua a superare i limiti previsti dal Patto di stabilità europeo. Gli elettori potrebbero non avere il coraggio necessario a sostenere il prossimo punto sulla sua agenda: la limitazione dei costi dei servizi sanitari. Il ruolo diretto dello stato nell'economia verrà ridimensionato ulteriormente assieme all'imposizione fiscale, le partecipazioni statali nelle pubbliche imprese verranno ridotteei settori tuttora dominati dai precedenti monopoli di stato verranno lentamente aperti alla competizione. Nel 2004 si dovrebbe assistere alla parziale privatizzazione di Electricité de France e Gaz de France con l'ingresso sul mercato dell'energia di importanti operatori stranieri. Tra i primi candidati c'è l'italiana Enel. Da seguire con attenzione Due presidenti. Jacques Chirac e George Bush hanno ripreso a parlarsi dopo le frizioni prima e durante la guerra all'Iraq ma il dialogo è ancora molto limitato. Sebbene l'anno elettorale possa rendere Bush più conciliante verso i suoi alleati, Chirac non deve attendersi un invito al ranch. Le tensioni diplomatiche e politiche potrebbero continuare ad avere anche un'influenza sul rapporti commerciali, soprattutto da parte americana che più volte ha incoraggiato II boicottaggio del prodotti «Made In France». GERMANIA Crescita del Pil: 1,80Zo Pil: 2.543 miliardi di dollari Inflazione: 0,5oZo Popolazione: 82,5 milioni Pil prò capite: 30.810 dollari Gerhard Schròder è ormai altamente impopolare e i sondaggi cominciano a sottolineare che la maggior parte dei tedeschi non si fida più di lui. Il suo governo di coalizione appare comunque piuttosto saldo, a dispetto delle tensioni interne all'alleanza tra ì socialdemocratici e I verdi. L'esecutivo cercherà di far passare importanti e urgenti riforme del mercato del lavoro, del sistema pensionistico e del sistema sanitario, già avviate nel corso del 2003, ma diffcilmente riuscirà a mantenere la necessaria Intransigenza: le correnti più populiste riusciranno a imporre emendamenti e concessioni e ogni progetto di riforma dovrà poi passare le forche caudine della camera alta, saldamente in pugno all'opposizione dei cristiano sociali. L'economia comunque dovrebbe avere un inversione dì tendenza e inizierà a recuperare grazie al forte aumento della domanda e delle esportazioni. Una riduzione delle tasse programmata per il 2005 potrebbe essere anticipata di un anno - buone notizie per i consumatori. Ma una crescita più rapida dovrà parecchio anche alla circostanza favorevole che prevede un numero maggiore di giorni lavorativi e di apertura degli esercizi commerciali nel calendario 2004. Ci saranno nuovi problemi di bilancio: la Germania dovrebbe infatti superare il limite di deficit fiscale del 30Zo imposto dal patto di stabilità della Uè per il terzo anno consecutivo. GRECIA Crescita del Pil: 4,10Zo Pil: 184 miliardi di dollari Inflazione: 2,70Zo Popolazione: 10,7 milioni Pil prò capite: 17.250 dollari Il tempo si sta esaurendo per il primo ministro Costas Simitis. Le elezioni sono previste per la primavera e il partito Pasok (al potere per 19 degli ultimi 22 anni) pare avviato verso una sconfitta certa, sebbene di portata probabilmente esigua. I votanti sono stufi dell'elevata disoccupazione che non accenna a diminuire e della corruzione oramai imperante. Il nuovo partito democratico, guidato da Costas Karamanlis, guiderà il nuovo governo. Da seguire con attenzione Le Olimpìadi. Si toma nel luogo da cui tutto ebbe inìzio, tanto tempo fa. Coroebus sì aggiudicò la prima corsa podistica nel 776 a.C. I Greci moderni, invece, sono impegnati in una difficilissima gara contro il tempo per completare la costruzione delle sedi olimpiche prima dell'inìzio dei giochi che rappresentano anche un'opportunità di sviluppo economico e sociale. UNGHERIA CrescitadelPil:3,20Zo Pil: 91 miliardi di dollari Inflazione: 6,30Zo Popolazione: 10,0 milioni Pil prò capite: 9.130 dollari La politica si polarizza tra sinistra e destra. Ogni tentativo di operare tagli dì bilancio da parte del governo socialista viene stigmatizzato dall'opposizione del partito Fidesz come un tentativo di impoverire i cittadini ungheresi. Ironicamente, il governo sta perseguendo un'agenda di imposizioni fiscali e spese molto classica: si prevedono grossi aumenti delle spese pubbliche e, ovviamente, anche un forte aumento dell'imposizionefiscale. Il caso di appropriazione indebita di K&H Equities, il braccio di brokeraggio della seconda istituzione finanziaria commerciale dell'Ungheria, pare avere la risonanza necessaria a distruggere diverse carriere politiche. La situazione è piuttosto complicata anche per gli standard ungheresi e coinvolge una collusione degli investitori di una società di materie plastiche, una possibile malversazione di fondi di stato e i padrini politici di un broker di K8iH. Al momento, molti politici stanno tenendo d'occhio nervosamente l'evolversi della situazione che sembra possa avere riflessi anche sulla scena istituzionale. IRLANDA Crescita del Pil: 3,70Zo Pil: 173 miliardi di dollari Inflazione: 2,907o Popolazione: 3,9 milioni Pil prò capite: 43.790 dollari Nel 2004 il primo ministro Bertie Ahern potrebbe essere costretto a dimettersi qualora una sconfitta nelle elezioni di giugno provocasse una rivolta tra le correnti di partito che già oggi manifestano più di un nervosismo. Ma la coalizione dominante dovrebbe comunque sopravvivere anche a un evento cosi traumatico. Un'economia americana più forte dovrebbe aiutare le esportazioni irlandesi e incrementare ancora gli investimenti interni, in un quadro congiunturale che dovrebbe vedere l'Irlanda sempre ben piazzata. Da seguire con attenzione L'aria. Il divieto di fumare verrà esteso a tutti I bar, I pub e i ristoranti dal primo di gennaio. I proprietari dei pub prevedono una perdita di 65.000 posti di lavoro. ITALIA Crescita del Pil: 1,50Zo Pil: 1.610 miliardi di dollari Inflazione: 1,90Zo Popolazione: 58,2 milioni Pil prò capite: 27.640 dollari Gli sforzi di Silvio Berlusconi per proteggersi dalle accuse della magistratura continueranno a dominare e condizionare la scena politica italiana. Grazie a una forte maggioranza parlamentare il governo dovrebbe sopravvivere anche aquesto 2004. Ma alcune nuvole cominciano ad addensarsi all'orizzonte. Le riforme federaliste, volute a tutti i costi dal leader della Lega Umberto Bossi, sono fonti di notevoli controversie e l'economia non è ancora uscita dal pantano. Il disaccordo sul metodo per riformare il sistema pensionistico Deficit di bilancio in 0Zo sul pil ^as -3.0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 potrebbe dividere la coalizione di governo che ha già traballato più di una volta quando devono essere portate a termine difficili e impopolari riforme come quella previdenziale. Gli italiani, soprattutto quelli delle regioni del Nord, tengono particolarmente al diritto di andare in pensione a 57 anni. Ma il paese non se lo può più permettere. Al momento, il premier Berlusconi sembra intenzionato a proporre una riforma improntata al massimo rigore, ma con ogni probabilità finirà poi per limitarsi a piccoli ritocchi del tutto insufficienti e a rimandare ai prossimi anni gli interventi strutturali. PAESI BASSI Crescita del PIL: 0,9oZo PIL: 538 miliardi di dollari Inflazione: 1,20Zo Popolazione: 16,3 milioni PIL prò capite: 32.940 dollari Il governo andrà all'offensiva contro la disoccupazione e il deficit di bilancio. Severi tagli alla spesa pubblica colpiranno duro i posti di lavoro statali e il welfare. Il valore in costante aumento dell'euro e il crescente costo del lavoro pregiudicheranno la salute e la competitività delle aziende dei Paesi Bassi, troppo legate alle esportazioni. Il paese guiderà la UE come presidente di turno per sei mesi da luglio, ma in ten. iii .i di crescita economica sarà il fanalino dì coda della UE. NORVEGIA Crescita del Pil: 2,10Zo Pil: 220 miliardi di dollari Inflazione: 1,40Zo Popolazione: 4,5 milioni Pil prò capite: 48.380 dollari L'economia delle regioni continentali - esclusi quindi i settori energetico e petrolifero offshore - è entrata in piena recessione nel corso del 2003. Tuttavia, grazie a prezzi medi del petrolio superiori ai 25 dollari il barile per il secondo anno consecutivo, nessuno se ne accorgerà. Il prezzo del petrolio scenderà nel 2004, ma il settore continuerà comunque ad attrarre investimenti sia onshore che offshore, grazie in parte alla grande riserva di gas naturale di Snohvit. Il governo, invece, si troverà in acque molto peggiori. La coalizione retta dai conservatori ha subito un durissimo colpo nelle elezioni amministrative di medio termine del 2003. Data l'elevata disoccupazione, l'opposizione non è certo incentivata a colpire: preferirà invece lasciar zoppicare il governo sino al voto del 2005. POLONIA Crescita del Pil: 4,20Zo Pil: 225 miliardi di dollari Inflazione: 1,70Zo Popolazione: 38,2 milioni Pil prò capite: 5.870 dollari Crescita del Pil (dati in ■fc) 1999 2000 2002 2003 2004 Il governo di minoranza, guidato dal partito Alleanza Democratica di Sinistra, è debole e non riuscirà a rafforzare le proprie posizioni durante il 2004. Potrà fare ben poco, pertanto, per riformare la finanza pubblica. Le elezioni, non previste prima del 2005, potrebbero essere anticipate se le cose peggiorassero molto. L'economia migliorerà, con una crescita forte (attorno al 40Zo) e la condizione finanziaria del settore industriale polacco sta gradualmente migliorando. Questo dovrebbe consentire il ritorno in forze degli investimenti stranieri. Una moneta debole manterrà forti le esportazioni. La Polonia si unirà alla Uè a maggio, ma le relazioni con gli Usa rimarranno ottime: la Polonia sta controllando militarmente una zona dell'Iraq. Le difficili relazioni con Francia e Germania lasceranno il passo a un inizio di distensione. PORTOGALLO Crescita del Pil: 1,70Zo Pil: 163 miliardi di dollari Inflazione: 2,20Zo Popolazione: 10,1 milioni Pil prò capite: 16.090 dollari L'opposizione è stata messa in grave difficoltà dagli scandali, così il governo di coalizione guidato dal partito socialdemocratico appare più saldo rispetto al recente passato. Il primo ministro, José Manuel Durào Barroso, ha portato a termine riforme economiche di una certa efficacia. Se l'economia dovesse riprendersi, condizione che pare peraltro del tutto probabile, le elezioni del 2005 potrebbero culminare in un nuovo trionfo per Barroso. Il Portogallo sta tuttora pagando il prezzo degli eccessi dei tardi anni'90. Appesantito da livelli record di indebitamento, le società e le famiglie hanno cercato disperatamente di rimettere in sesto le propriefinanze e nel 2003 l'economia è sprofondata in una forte recessione. Le prospettive per il 2004 sono decisamente migliori, dato che gli squilibri iniziano finalmente a scomparire. Un altro evento importante, anche per l'economia, saranno i campionati europei di Calcio. CPIPPGsdcdvupdnrpddage'z.ì '■' r-i r Ui- ~'mm