Molino, ultimo docharc

Molino, ultimo docharc LA SETTIMANA TEATRALE Molino, ultimo docharc «Il flauto magico» in scena al Carignano Al Giacosa «Ti ho sposato per allegria» «Storia d'amore e d'anarchia» all'Alfieri SILVIA FRANCJA Un teatro sorridente, quello natalizio, che tradizionalmente, regala al pubblico momenti di svago e di evasione, spettacoli centrati sull'ironia o ispirati alla più smaccata comicità. Promette di far ridere assai, Giorgio Molino con il suo nuovo spettacolo, in scena al Cardinal Massaia (il teatro, in cui procedono i lavori di ampliamento e ristrutturazione, è in via Cardinal Massaia 104) da domani sino al 13 gennaio. «L'ultimo clochard» è il titolo della commedia diretta dallo stesso Molino, anche interprete con Paolo Belletrutti, Enzo Brasolin, Sandra Pecoraro e altri. La commedia comincia con l'entrata in scena di due clochard in un ricco e nobile casato: situazione che, aggravata da un inatteso lascito testamentario, dà origine a colpi di scena, tresche, battibecchi e scontri esilaranti. A confrontarsi sono due mondi opposti: quello di chi non possiede nulla se non la ricchezza morale, e quello dei privilegiati, che lottano in strenua difesa dei loro averi e della loro casta. Prime dell'immancabile lieto fine, si fronteggiano, dunque, «l'essere e l'avere», come si legge nelle note di regia: spunto per «un pensiero critico ed autocritico». Maria Amelia Monti e Antonio Catania sono protagonisti, stasera al Giacosa di Ivrea, di «Ti ho sposato per allegria»: il testo della Ginzburg è allestito dallo Stabile di Firenze e diretto da Valerio Binasco. Una ragazza disordinata e randagia, quasi a rischio di disadattamento, ma d'imperturbabile allegria e vivacità, decide di sposarsi. Ma il matrimonio celebrato «per allegria», porta con sé le regole e i doveri della vita familiare. Oggetti inanimati che sembrano prender vita, esseri umani che fluttuano leggeri nell' aria, vincendo la forza di gravità: la cifra della meraviglia, della sorpresa e dell'emozione governa «Il flauto magico», spettacolo di «teatro in nero» realizzato sui temi mozartiani dalla Compagnia Ta Frantastika di Praga.. Lodato esempio di un teatro che si fonda sull'illusione ottica e che ha radici antichissime. L'allestimento è in programma al Carignano dal 27 per la stagione dello Stabile. Nella Roma fascista degli Anni 30, un postribolo di lusso nasconde un covo di anarchici. In questa maison s'incrociano intenti e destini diversi: vendette di esseri infiammati dal dolore, progetti sovversivi, sentimenti romantici e sogni utopici. Così, in «Storia d'amore e d'anarchia» di Lina Wertmùller, in cartellone all'Alfieri dal 27 dicembre sino al 6 gennaio. Protagonisti di questa versione musicale del fortunato titolo (che al cinema fu interpretato con successo da Mariangela Melato e Giancarlo Giannini), Giuliana De Sio e Elio. Scene e costumi di Enrico Job, regia della stessa Wertmùller. Per questi giorni di festa, lo Stabile Privato Torino Spettacoli propone pure altri titoli: al Gioiello proseguono le recite del thriller-comico «Forbici follia» di Gianni Williams, mentre all'Erba da stasera torna il cult di Agatha Christie, «Trappola per topi». Per il pubblico dei piccini, all'Araldo, stasera II Dottor Bostik ne «La piccola Ba Lena», che Silvano Antonelli e Dino Arru hanno tratto da una storia di Alberto Moravia; mentre ad Alfa Teatro, oggi e domani, la Compagnia di Marionette di Augusto Grilli inter¬ preta un classico sulla natività, «Il Natale di Gelindo». Il Teatro San Filippo presenta, il 27 e 28, «Le allegre comari di Windsor» di Shakespeare: l'avventura di sir Falstaff, punito per aver inviato la stessa lettera d'amore a due dame diverse, è proposta nell'allestimento del Gruppo Artisti Associati, diretto da Paolo Trenta. «Lei non sa chi sono io...» prosegue a gennaio con «La locandiera».

Luoghi citati: Erba, Firenze, Ivrea, Praga, Torino