Alberghi, la grande alleanza olimpica

Alberghi, la grande alleanza olimpica ACCORDO-QUADRO CON IL TOROC PER 13.500 CAMERE: «GARANTIREMO TARIFFE FISSE E OMOGENEE A SECONDA DELLE LOCATION» Alberghi, la grande alleanza olimpica Ottimismo per il fine anno da «tutto esaurito» in montagna Sì al ritomo in mani pubbliche per il complesso del Lingotto, e la richiesta di un'unica proprietà non solo del Centro Congressi, ma dell'intero polo, centro fieristico compreso. E poi: coinvolgimento degli operatori congressuah, che si candidano a partecipare con una piccola quota nella società di gestione di proprietà pubblica che sostituirà Expo 2000. Sono istanze annunciate ieri da Federalberghi-Confturismo che nell'occasione ha parlato di un quadro a tinte rosee, da «tutto esaurito» o quasi, per le vacanze di Natale in montagna, e ha presentato «Un accordo unico al mondo: per la prima volta in un evento olimpico il sistema ricettivo si è presentato imito, e ha raggiunto un accordo che garantirà agli ospiti del 2006 tariffe chiare, omogenee e sin d'ora definite». Ezio Fracei, presidente di Federalberghi-Confturismo, ha tratteggiato ieri un quadro incoraggiante quanto a presenze turistiche nel comprensorio torinese: le vacanze di Natale stanno premiando le montagne olimpiche, e il bilancio del 2003 non è negativo. A poche ore, ormai, dalle feste, «r850Zo dei posti letto nelle località sciistiche è prenotato». Un dato che riflette la preferenza, a livello nazionale, per le mete italiane nelle feste cfi fine anno. GfovanOaiMHOstrér montagne, ha spiegato, pergli operatori valsusini, Romano Bosticco, «le abbondanti nevicate delle scorse settimane», e a favorire l'incremento contribuiscono, ha aggiunto Fra: cei, il traino olimpico e la crescita del turismo congressuale. Una realtà, quest'ultima, che sta assumendo importanza sempre maggiore, e di cui ha parlato Giulio Ferratini, amministratore delegato del Centro Congressi intemazionale. «Da anni gli operatori lavorano per far lievitare questo settore: nel 2008 verrairrio 42 mila persone per il congresso europeo di diabetologia, e nel 2006 circa 8 mila per il congresso degli architetti. Si tratta di un turismo di qualità in cui Torino è concorrenziale rispetto a Londra, Lione o Ginevra, perché dispone del Lingotto: efficiente, ben collegato e non troppo costoso». C'è però im problema: «La moltiplicazione di interlocutori. Se organizziamo un evento intemazionale, temiamo fino all'ultimo di non disporre del padiglione 5, della lingotto Fiere di Cazzola. E' stata ceduta dalla proprietà l'area càtéring, da 1700 posti, e nei giórni scorsi si parlava di riduzione di ulteriori spazi. Chiediamo di non dover più far capo a diversi operatori, e che se possibile si tomi alla situazione di 10 anni fa, quando la proprietà del Lingotto era unica». E Fracei: «Se Torino non vuol essere taghata fuori dal mercato congressuale deve garantire un polo unico, di cui non sia frammentata all'infinito la proprietà». La richiesta d'un solo interlocutore è ancora più pressante in vista del 2006: «Cosa accadrà quando arriverà l'Ovai, il nuovo spazio efipositivò da 40 mila metri cpiàdn?». Palazzo civico ha annunciato la costituzione di una nuova società pubblica che subentrerà a Expo 2000, e gh operatori chiedono «di potervi partecipare, per contribuire a coordinare spazi e iniziative». Ed ecco il «pacchetto» sull'Accomodation olimpica. «Nel 2006 ha detto Fracei - le nostre strutture (2 5 mila posti letto nella provincia) accogheranno 18 mila persone: atleti, ospiti Ciò, sponsor». ((Abbiamo raggiunto un accordoquadro con ilToroc che riguarda 1,3.500 pamere, r8Q0Zo dellfiricettività. Garantiremo tariffe fisse è omogenee a seconda delle location, i sei-vizi e la categoria. Una scelta di cui siamo rieri, mai compiuta in nessun'altra città olimpica». Intanto gli operatori congressuali sono decisi a candidarsi alla partecipazione, con una piccola quota, nella nuova società di gestione di diritto pubblico destinata a prendere il posto di Expo 2000 Tutto esaurito per il Capodanno 2004

Persone citate: Cazzola, Ezio Fracei, Fracei, Giulio Ferratini, Romano Bosticco

Luoghi citati: Ginevra, Lione, Londra, Torino