Ucciso dal freddo nel cassonetto della raccolta carta di Angelo Conti

Ucciso dal freddo nel cassonetto della raccolta carta VITTIMA UN GIOVANE SUI 25 ANNI, FORSE DI ORIGINI MAGHREBINE: IL CADAVERE TROVATO IERI DAGLI ADDETTI DEL PROGETTO CARTESIO Ucciso dal freddo nel cassonetto della raccolta carta I carabinieri escludono la morte violenta ma ordinano l'autopsia Un bigliettino in lingua araba unica traccia per l'identificazione Angelo Conti Un giubbotto blu, una felpa gialla, una tuta da ginnastica beige, un paio di scarpe da ginnastica: un maghrebino venticinquenne cercava di superare così il rigore di queste notti. E quando i vestiti non sono più bastati, s'è introdotto in un cassonetto della carta, quelli usati per la raccolta differenziata. Il freddo l'ha ucciso lì, ed il suo corpo ha poi seguito il percorso della spazzatura. Il contenuto del cassonetto è stato prima caricato su un furgone e poi scaricato in strada Lanzo 237/A, sui piazzali della Italmacerie, la ditta che si occupa del riciclaggio per conto del Progetto Cartesio. Qui, ieri mattina alle 10,45, l'operaio addetto aliai benna che «smassa» quei cumuli di carta ha notato quello che pareva essere il corpo di un uomo. Si è subito fermato, rendendosi conto che si trattava realmente di un cadavere. Dalla Italmacerie è partita una telefonata al 112. I carabinieri del Reparto Operativo hanno immediatamente raggiunto il deposito ed a loro toccherà fare chiarezza su un «caso» davvero difficile. Che la morta sia dovuta al freddo è, al momento, soprattutto una logica deduzione: «Il medico legale non ha evidenziato segni tali da far pensare ad una morte violenta - ha spiegato il maggiore Mauro Masic - ed allora l'ipotesi più logica è quella della morte naturale. Per come era vestito ed anche considerata l'abitudine dei senza tetto di dormire nei cassonetti della carta o dei vestiti usati, l'ipotesi più probabile appare ora quella dell'assideramento. Ne avremo comunque la certezza solo al termine degli opportuni accertamenti medico legali». Difficile identificare il maghrebino, che presumibilmente è un clandestino in Italia. «Non sappiamo neppure - spiega ancora U maggiore Masic - in quale parte della città sia stato raccol- tp». Su quel piazzale era stata infatti stoccata carta proveniente da Torino e dalla j-rima cintura. In tasca non aveva nulla: né un documento, né una lettera, né lo scontrino di un bar. Solo una decina di euro, in monetine, ed un bigliettino che alcune parole in lingua araba. La morte potrebbe risalire a 3-4 giorni fa. L'età del maghrebino è stimata intorno ai 25 anni. Quanto alla sua occupazione, lo stato delle mani escluderebbero un lavoro pesante. E' probabile, inoltre, che quell'uomo sia arrivato in Italia da poco tempo, forse solo da qualche settimana. I carabinieri del Reparto Operativo attenderanno ora l'esito dell'autopsia, che verrà condotta dal medico legale Lorenzo Varetto, per valutare altre cause o concause naturali. Non si do¬ vrebbe invece trattare di overdose da stupefacenti perchè il corpo non presenterebbe fori di alcun tipo. L'ipotesi dell'assideramento è compatibile anche con le temperature dello scorso fine settimana (con la colonnina sempre scesa, di notte, sotto lo zero): «In pratica - spiega il professor Roberto Testi, primario di Medicina Legale all'Asl 3 - l'assideramento non è altro che uno choc prolungato nel tempo. Può èssere favorito da alcune situazioni accessorie. Una, classica, è l'assunzione di dosi importanti di alcool: una persona un po' alticcia è vasodilatata, quindi più esposta a questa rischio. Da questa considerazione emerge anche che è sostanzialmente un errore assumere grappa o alcolici quando sì soffre il freddo». Il corpo è stato trovato in strada Lanzo. nel deposito della Italmacerie, che si occupa del riciclaggio per il Progetto Cartesio

Persone citate: Lorenzo Varetto, Masic, Mauro Masic, Roberto Testi

Luoghi citati: Italia, Torino