Generali, intesa fra le banche

Generali, intesa fra le banche NESSUNO RECEDE DAL PATTO CHE LEGA L'8,6 PER CENTO DELLA COMPAGNIA ASSICURATIVA Dl TRIESTE Generali, intesa fra le banche Unicredit, Capitalia e Mps unite sino a settembre MILANO Il patto di consultazione sottoscritto da Unicredit, Capitalia e Monte dei Paschi sull'8,6 per cento circa di Generali è stato tacitamente rinnovato fino a settembre 2004. Lo hanno reso noto noto con un avviso a pagamento sulla stampa gli stessi soci. Al 13 dicembre nessuno dei tre istituti ha comunicato il recesso e il patto di consultazione è dunque «rinnovato per ulteriori sei mesi che decorreranno dal 13 marzo 2004, data di scadenza a seguito della proroga a suo tempo intervenuta». Unicredit, si legge nell'avviso, al 13 dicembre deteneva una quota del 3,661 per cento di Generali, Capitalia del 3,232 per cento e Mps dell'1,682. Unicredito Italiano, Banca Monte dei Paschi di Siena e Capitalia - si legge nella comunicazione - si impegnano a consultarsi periodicamente e, in ogni caso, prima di ogni assemblea di GeneibIì, per discutere di qualsiasi argomento di interesse comune relativo al Leone di Trieste. La durata del Patto di consultazione, sottoscritto dalle tre banche lo scorso 13 marzo, è stata fissata in sei mesi, salvo proroga tacita per successivi periodi di pari durata qualora nessuna parte abbia notilficato il proprio recesso con lettera raccomandata inviata alle parti entro il terzo mese precedente la scadenza originaria e prorogata. Visto che nessuna delle tre banche ha comunicato il proprio recesso, il Patto è rinnovato per ulteriori sei mesi che decorreranno dal 13 marzo 2004 Negli ambienti finanziari è emerso che l'orientamento di una parte degli azionisti delle Assicurazioni Generali sarebbe per una modifica dello statuto che preveda la scadenza degli incarichi di vertice ogni tre anni, con l'impegno dell'attuale presidente, Antoine Bernheim, a lasciare l'incarico alla scadenza degli 80 anni. Non solo: gli azionisti chiederebbero a Bernheim un impegno scritto a lasciare il comando, una volta raggiunti i limiti di età. Secondo le indiscrezioni, in attesa dell'accordo di primavera, quando scadrà il consiglio di amministrazione della compagnia del Leone, si starebbe delineando la soluzione per concihare posizioni assai diverse: da Paolo Biasi, presidente della Fondazione CariVerona, critico verso la gestione attuale, al management di Banca Intesa, molto vicino agli uomini che guidano il gruppo assicurativo triestino. Ancora troppo presto, invece, per capire chi siano i candidati più credibili alla successione: nelle settimane scorse, il nome più gettonato era quello di Biasi, ma «l'interessato ha sempre detto di non avere alcuna intenzione di lasciare l'incarico ricoperto attualmente». Nessun problema, invece, per i due amministratori delegati, Giovanni Perissinotto e Sergio Balbinot, che godrebbero dell'appoggio del presidente e dell'amministratore delegato di Banca Intesa, Giovanni Bazoli e Corrado Passera. Nonché di quello dell'amministratore delegato di Unicredito Italiano, Alessandro Profumo. [r.e.s] Antoine Bernheim, presidente delle Generali

Persone citate: Alessandro Profumo, Antoine Bernheim, Bernheim, Corrado Passera, Giovanni Bazoli, Giovanni Perissinotto, Paolo Biasi, Sergio Balbinot

Luoghi citati: Capitalia, Milano, Trieste, Unicredit