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Maxirissa nel campo nomadi AMONCALIERI Maxirissa nel campo nomadi Tre feriti, di cui uno ricoverato in prognosi riservata all'ospedale Santa Croce di Moncalieri con una commozione cerebrale. E' finita così, ieri all'alba, la rissa scoppiata nel campo nomadi di strada Vignotto in borgo San Pietro di Moncalieri, in cui sono state coinvolte una dozzina di persone. A scatenare il tafferuglio è stata l'incursione improvvisa di un gruppo rivale, composto da cinque o sei uomini armati di spranghe e bastoni, proveniente da un altro campo cittadino, quello di strada Brandina, che si trova alle spalle di borgo Navile lungo le sponde del Po. Uno solo degli assalitori è stato arrestato dai carabinieri, intervenuti in forze dopo la telefonata allarmante ricevuta dalla centrale del «112» pochi minuti prima delle 5: «Ci stanno massacrando, correte, forse ci sono anche dei morti». Quando i militari sono piombati all'interno del campo di strada Vignotto hanno trovato una scena di guerra: tre uomini riversi a terra, donne che urlavano, bambini in lacrime. Si sono subito lanciati all'inseguimento degli aggressori ma sono riusciti a b occare solo Ivan Ciuraru, 42 anni, domiciliato in strada Brandina: è accusato di tentato omicidio e rissa. Le ambulanze della Croce Rossa hanno soccorso i feriti: due erano coscienti, il terzo invece era a terra, immobile, in una pozza di sangue, colpito alla testa con un bastone, forse addirittura con un martello, rinvenuto a poca distanza. La sua identità è ancora | incerta, di lui si sa solo che si chiama Lola: è stato portato al Santa Croce per un grave trauma cranico. Per cautela i medici si sono riservati la prognosi, ma stando ai primi riscontri della Tac non sarebbe in pericolo di vita. Anche gli altri due nomadi aggrediti sono stati ricoverati in osservazione con lesioni e fratture al volto: si tratta di Ljubisa Miladinovic e Mirsad Zecic, entrambi di 49 anni. Mistero sulle cause della rissa. I carabinieri guidati dal maggiore Bernardino Vagnoni hanno interrogato a lungo gli abitanti dei due campi, ma senza ottenere spiegazioni convincenti, [m. peg.]