Con il tramonto de «Il Nuovo.it» finisce un'era di Anna Masera

Con il tramonto de «Il Nuovo.it» finisce un'era Anna Masera LO scorso 15 dicembre, mentre tutti i giornali scrivevano dell'arresto di Saddam Hussein, è scomparso di punto in bianco II Nuovo (www.ilnuovo.it), «il primo quotidiano indipendente online» italiano, come vantava il sottotitolo in home page, fondato da eBiscom in grande stile nel 2000: uno dei pochi giornali online a essere riuscito a finanziarsi riccamente in Borsa prima dello scoppio della bolla della cosiddetta Net Economy. A oscurare il sito è stato il provider Fastweb, dell'ex proprietario, la e.Biscom, lamentando sei mesi di fatture non pagate: al posto della homepage è comparsa una scritta che informava latenza della «sospensione» del servizio. La chiusura è avvenuta senza che fosse avvertito né il direttore del quotidiano né il comitato di redazione. ((Fastweb ha messo a tacere una voce importante del panorama dell' informazione itahana» accusano i giornalisti. La loro reazione immediata è servita per ottenere un ripristino d'emergenza nel giro di pochi giorni, il 19 dicembre, ma ormai la notizia delle condizioni economiche difficili in cui versa il giornale è diventata di dominio pubblico. In seguito al mancato decollo del mercato pubbhcitario (le previsioni sono di una ripresa, ma i suoi effetti si sentiranno solo nei prossimi mesi), questo non è stato un anno facile per l'informazione online: anche il sito Cnn Italia è stato soppresso (rimanda al sito intemazionale della Cnn, ma la redazione itahana ha chiuso i battenti), stessa sorte è toccata alla redazione di Clarence (il portale c'è, ma senza i giornalisti), mentre tutti i principali giornali online si sono ridimensionati drasticamente. Il Nuovo - nonostante il successo di pubblico per la qualità degli aggiornamenti tempestivi 24 ore su 24 delle notizie - non è mai decollato dal punto di vista economico. forse anche proprio per le spese eccessive di una redazione online tra le più ricche (si favoleggiava di miliardi di stipendio al primo direttore, Sergio Luciano) e folte (più di 40 giornalisti) in Italia e, finiti i soldi della Borsa, ha incominciato a indebitarsi pesantemente. Così eBiscom, che ha puntato poi su Fastweb e i canali digitali di eBismedia, ha deciso di venderlo all'inizio del 2003 alla Holding della comunicazione (Hdc), l'azienda di Luigi Crespi, che con la società di rilevazioni demoscopiche Datamedia è noto soprattutto per essere l'ex sondaggista favorito di Silvio Berlusconi (con la Marketing place srl ha collaborato all'ultima campagna elettorale del premier). «Hdc - ha spiegato Crespi - ha investito 50 miliardi di (vecchie) lire m azienda. Il lavoro di per sé non è in grado di pagare questo investimento. Doveva essere la borsa a pagarlo. Ma non è arrivata». L'idillio di Crespi con il suo nuovo giorna¬ le online è durato pochi mesi: solo lo scorso novembre è subentrata la Banca Popolare di Lodi, azionista di minoranza e creditrice: si è fatta carico di riavviare 0 progetto e risanare i debiti. Ai passaggi di proprietà sono seguiti anche i cambi di direttori: nell'ultimo anno al Nuovo ne sono passati quattro. «Grazie al reindirizzamento operato da Fastweb, un nuovo server ci gestisce - dichiara l'ultimo direttore. Marco Del Freo - in questa fase di transizione. Un rapido scambio di missive tra le aziende ha confermato anche la disponibilità a consegnare in tempi tecnici la Banca Dati relativa al giornale II Nuovo. La strada è ancora lunga e impervia, ma i passi avanti sono incoraggianti». L'azienda ha fatto sapere alla redazione che le decisioni saranno prese oggi o al massimo domani. «Si tratta dell'ennesimo rinvio» si legge nel comunicato sindacale. Alla vigilia di Natale, il futuro è più incerto che mai. anna.masera@lastampa.it I 57 o o ^ P s I Nuovo.it riaperto: ma per quanto? IL PRIMO GIORNALE ONLINE ITALIANO QUOTATO IN BORSA OSCURATO DA FASTWEB, PROVIDER EX PROPRIETARIO, PERCHE' NON PAGAVA LE BOLLETTE Con il tramonto de «Il Nuovo.it» finisce un'era

Persone citate: Crespi, Del Freo, Luigi Crespi, Saddam Hussein, Sergio Luciano, Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Fastweb, Italia, Lodi