Rallenta la corsa dei prezzi, inflazione al 2y40Zo

Rallenta la corsa dei prezzi, inflazione al 2y40Zo PRIMI DATI DALLE CITTA' CAMPIONE. I CONSUMATORI: E' UNO SCHERZO DI CARNEVALE IN ANTICIPO Rallenta la corsa dei prezzi, inflazione al 2y40Zo A dicembre ancora in calo i cellulari, giù anche alimentari, bar e ristoranti ROMA I bar forse si sono accorti di aver esagerato ad approfittare dell'euro. I prezzi degli alimentari tornano in linea dopo le pazzie dell'estate troppo calda. La benzina è ribassata a causa dell'euro forte. L'euro forte, insieme con le offerte speciali scatenate dalla fortissima concorrenza, ha anche reso meno cari i telefonini, e questo è stato il fattore più importante tra tutti. Nel mese di dicembre il costo della vita sta rivelando una andamento insolito: almeno nelle 12 città campione, non aumenta rispetto al mese precedente. E' proprio raro che capiti sotto Natale! Zero di aumento nel mese, +2A% negli ultimi dodici mesi: il brusco calo del tasso di inflazione ha sorpreso anche gli esperti, che si attendevano il 2,507o (la stessa cifra registrata in novembre). Il dato definitivo nazionale, calcolato dall'Istat, si avrà solo il 5 gennaio. Naturalmente c'è qualcuno che si è abbonato a non crederci: le associazioni dell'Intesa dei consumatori escogitano per i dati diffusi ieri dall'Istat la qualifica di «scherzo di carnevale in anticipo». Gli economisti continuano a ripetere, al contrario, che una falsificazione dei dati, ammesso che fosse possibile, non reggerebbe a lungo: se l'aumento dei prezzi fosse nella verità più forte crollerebbe il volume degli acquisti, cosa che non risulta. Però l'impressione diffusa che «qualcuno abbia esagerato» nel passaggio dalla lira all'euro potrebbe essersi riflessa in un calo degli affari nei pubblici esercizi. Altrimenti perché, sostiene l'economista Donato Berardi del centro studi Ref, gli esercenti dei bar hanno, secondo i dati di ieri, frenato l'ascesa dei prezzi? Nel complesso del settore bar, ristoranti, alberghi, la rapida corsa dei prezzi degli ultimi tempi (con punte al 507o annuo in alcune città) si è finalmente fermata;' a Firenze si è addirittura registrata una diminuzione (-0,40Zo sia sul mese precedente che sui 12 mesi). Proprio dal comune di Firenze, città turistica, viene una analisi più dettagliata: il prezzo di una camera di albergo è calato del 2Vo in un mese e del 5,40Zo in 12 mesi; nel tentativo di attrarre un maggior numero di spettatori il bighetto del cinema è stato ribassato nei giorni da lunedì al mercoledì, con un effetto complessivo di riduzione del 14,l07o; rispetto a un anno fa, i telefonini costano il 14,.307o in meno. A Torino invece i settori alberghi-ristoranti-bar e spettaco- li-cultura registrano prezzi invariati nel mese. A Milano e a Venezia sono significativi i ribassi di alcuni generi alimentari. Il freno maggiore al costo della vita comunque l'hanno esercitato telefonini e benzina. Hanno anche compensato il rincaro delle sigarette italiane. Fattori transitori? No, sostiene l'Isae (centro studi pubblico), nell'ultimo trimestre del 2003 la dinamica dell'inflazione sta complessivamente rallentando: «al netto della componente stagionale, il ritmo di crescita congiunturale dei prezzi al consu¬ mo è risultato dell'l,70Zo su base annua, il valore più basso degli ultimi quattro anni»; dunque «il processo di rientro dall'inflazione si rafforzerà all'inizio del 2004». In tutto il settore dei servizi i rincari, che per essere esatti erano cominciati prima dell'euro, sembrano in fase di esaurimento. «Finalmente gli effetti del cambio forte si fanno sentire» abeneficio dei consumatori, sostiene l'economista Gianluigi Mandruzzato di Banca Intesa. Esempio chiaro: dal 15 novembre al 15 dicembre il prezzo del petrolio greggio in dol- lari, spiega l'Isae, «è aumentato di circa ri,50Zo, mentre espresso in euro è sceso poco meno del 20Zo»; nelle stazioni di servizio italiane «la riduzione dei listini alla pomja è stata di poco inferiore al' l0Zo». Senza i telefonini e senza la benzina, il rincaro delle sigarette e gli altri prezzi avrebbero potuto far crescere il costo della vita dello 0,30Zo da novembre a dicembre. Oramai è troppo tardi perché si modiTlchi il tasso medio di aumento del costo della vita nell'anno 2003, che sarà come già previsto del 2,70Zo. La preoccupante differenza in più dell'inflazione rispetto agli altri Paesi con cui l'Italia condivide l'euro (pericolosa per la competitività) si è ridotta leggermente «in alcuni casi significativi», sostiene l'Isae, ma resta invariata in un settore molto importante, quello dei beni industriali (dove, a salari pressoché fermi, la ragione sembra stia nella deludente dinamica della produttività). In conclusione occorre continuare a preoccuparsi delle «rigidità strutturali che interessano diversi settori della nostra economia». [s.I.] 3,0 2.80Zo 2,80Zo UN ANNO DI PREZZI L'ANDAMENTO PERCENTUALE DELL'INFLAZIONE DA DICEMBRE 2002 2f80Zo 2f80Zo o o DIC02

Persone citate: Donato Berardi, Gianluigi Mandruzzato

Luoghi citati: Firenze, Italia, Milano, Roma, Torino, Venezia