Michael Jackson sceglie l'Islam

Michael Jackson sceglie l'Islam LA POPSTAR SI CONVERTE Michael Jackson sceglie l'Islam Formalizzata rincriminazione per pedofilia Il pm: «Non ci sono soltanto le molestie Que! ragazzino è stato costretto a drogarsi» Lorenzo Sorìa LOS ANGELES La sua vita è diventata una saga sempre più bizzarra, anno dopo anno. Come ogni saga che si rispetti continua a riservare sorprese e colpi di scena: ieri il procuratore distrettuale di Santa Barbara, Tom Sneddon, ha formalizzato i capi di imputazione nei confronti di Michael Jackson, accusando il cantante di molestia sessuale nei confronti di un ragazzino di dodici anni malato di cancro, ospitato nella sua villa di Neverland, che sarebbe stato costretto a usare sostanze intossicanti. Sneddon ha anche accettato di spostare la data della prima udienza al 16 gennaio e ha concesso al cantante, che è libero diecro una cauzione di tre milioni di dollari, di riavere temporaneamente il suo passaporto e di passare le vacans.3 natalizie in Gran Bretagna. Ma la vera sorpresa è un'altra: il «King of Pop» ha deciso di convertirsi all'Islam, di diventare membro della Nation of Islam. Un'organizzazione controversa, che Louis Farrakhan ha ereditato da Malcolm X dopo l'assassinio del leader dei musulmani neri e accusata spesso di spargere un messaggio antisemita e omofobico. Perché la conversione? Che cosa ha indotto il cantante a cercare rifugio negli insegnamenti dell'Islam? L'operazione, secondo fonti attendibili, sareb¬ be stata propiziata dal fratello Jermaine, membro dell'organizzazione musulmana da 14 anni e convinto che dietro le pesanti accuse piovute sul fratello ci sia una motivazione razzista. «Un linciaggio moderno», ripete. Dopo essersi sottomesso nel corso degli ultimi 25 anni a varie operazioni di chirurgia plastica che gli hanno dato il look e la fisionomia di un bianco, Michael Jackson ha scoperto insomma che la sua base di supporto più grande risiede proprio nella comunità afro-americana. «Quando un'importante persona di colore si ritrova sotto attacco, tendiamo a stringerci al suo fianco», sostiene Bob Law, attivista che conduce un programma radiofonico. «La nostra storia ci ha insegnato ad avere ben poca fiducia nel sistema giudiziario e nella stampa». L'arresto di Michael Jackson, con tanto di impronte digitali e fotografia in bianco e nero, come se si trattasse di un criminale comune, è comparso sulle prime pagina dei giornali di tutto il mondo. Un'operazione condotta il 20 novembre, quattro giorni dopo che un battaglione di poliziotti aveva fatto irruzione in quel bizzarro parco di divertimenti chiamato Neverland, e rovistando tra cassetti, dischetti di computer e garage era arrivata alla conclusione che il cantante era reo di molestie sessuali nei confronti di un minorenne. Un'accusa dalla quale Michael Jackson aveva già dovuto difendersi nel '93, quando lo stesso proci "Nitore distrettuale lo aveva accasato di molestia sessuale verso minori e si era visto sfuggire la sua preda quando questi pensò bene di versare una cifra attorno ai 15 milioni di dollari alla famiglia della presunta vittima. Una storia molto personale: come se Sneddon fosse diventato la Nemesi del re del pop. L'entourage della star, a sua volta, ha deciso di passare al contrattacco, accusando il magistrato di avere ignorato documenti che lo scagionavano e di un ménage familiare tutt'altro che impeccabile. Facendo intendere che si tratta di un altro magistrato in cerca pubbicità, sono arrivati al punto di girare a una società di pubbliche relazioni con sede a Hollywood, tutte le richieste dei media. «Eravamo tutti convinti che la persona più bizzar¬ ra in tutto questo caso fosse Micheal Jackson», sostiene Laurie Levenson, professore di legge alla Loyola University. «Ma il magistrato sa come stargli al passo». A sua volta sottoposto ad un nuovo scrutinio, Sneddon deve avere anche sentito il bisogno di un gesto distensivo: forse è anche per questo che ha concesso a Michael Jackson di lasciare temporaneamnete gli Stati Uniti. Michael Jackson è stato formalmente incriminato dai giudici di Santa Barbara

Luoghi citati: Gran Bretagna, Hollywood, Los Angeles, Stati Uniti