I satelliti di Eutelsat per Torino 2006 di Luigi Grassia

I satelliti di Eutelsat per Torino 2006 PRIMA OLIMPIADE TRASMESSA INTERAMENTE DALLO SPAZIO. IN CITTA UN HUB MULTIMEDIALE PERMANENTE I satelliti di Eutelsat per Torino 2006 Luigi Grassia Inviato a PARIGI Per la prima volta nella storia deUe Olimpiadi le immagini televisive dei Giochi invernali di Torino 2006 saranno trasmesse interamente via satellite attraverso 50 canah offerti dalla Eutelsat, compagnia multinazionale europea che per fatturato è numero uno continentale nel suo settore e terza nel mondo con un giro d'affari 2002/2003 di 715 milioni di euro (4-8.607o). Nella sede parigina della società il presidente e amministratore delegato Giuliano Berretta ha illustrato l'operazione che fa di Eutelsat uno sponsor ufficiale del Toroc (il Comitato organizzatore di Torino 2006); in termini di marketing sportivo si direbbe uno «sponsor tecnico», perché il gruppo non si limiterà a pagare per associare la sua immagine all'evento ma vi contribuirà direttamente con 10 milioni di euro in beni e servizi. Eutelsat è nata dalla collaborazione delle varie «telecom» pubbliche europee e poi è stata privatizzata in parallelo con la collocazione sul mercato degli ex monopolisti telefonici, che continuano a rimanere nel capitale della compagnia ma con quote minoritarie. Oggi gli azionisti italiani più forti sono il gruppo De Agostini (con il 5107o di DeaSat Holdmg, a cui fa capo il 10,907o di Eutelsat) e Telecom Italia, che possiede il 3007o della società Mirror, la quale a sua volta controlla il 20,407o della compagnia satelhtare; in Mirror hanno, inoltre, il 7,507o Interbanca e il 7,507o Intesa. C'è un presidio italiano pure nel terzo grande azionista di Eutelsat, Bluébirds che controlla il 23,107o del gigante europeo dello spazio e fa capo per r807o alla società Palladio. Coma si vede, la presenza italiana è considerevole ma frazionata; discorso analogo vale per francesi e tedeschi, che sono in Eutelsat ma senza più seguire logiche statali. Invece i piccoli Paesi mantengonto le bandierine nazionali sulle loro modeste quote e lo stesso fa, ed è singolare, la pioniera della privatizzazione British Telecom. Mentre annunciava la sponsorizzazione dell'Olimpiade, Eutelsat lanciava un altro satellite dalla base missilistica europea di Kourou nella Guyana francese. Il grup¬ po diffondeo 1350 canah tivù per 150 milioni di clienti dalle Americhe all'Estremo oriente; ba anche satelliti, come quello lanciato l'altroieri, dedicati a Internet o ad altri servizi. «L'Olimpiade nel 2006 - ha detto Berretta - ci darà l'opportunità di creare con il Toroc una rete di broadcasting che servita tutte le vallate alpine: sarà un modello che esporteremo in altre zone europee ed extraeuropee». Le attrezzature continueranno a servire le vallate dopo la fine dei Giochi. Ma la presenza a Torino è antecedente la sponsorizzazione, perché la città si trova vicino al centro geografico della copertura satellitare globale e perciò è stata scelta per ospitare la piattaforma per servizi multimediali a larga banda di Eutelsat per l'Europa del Sud e i Paesi arabi; questo punto nevralgico è gestito dalla società Skylogic ed è il primo «hub» di comunicazioni costituito da Eutelsat fuori da Parigi. La multinazionale europea è la terza al mondo nel settore De Agostini, Telecom e Intesa fra gli azionisti

Persone citate: Berretta, Coma, Giuliano Berretta, Intesa, Toroc

Luoghi citati: Europa, Eutelsat, Parigi, Torino