Il tiro mancino di Liverani riporta serenità alla Lazio
Il tiro mancino di Liverani riporta serenità alla Lazio I BIANCOCELESTI ESPUGNANO ANCONA CON UN PALLONETTO DA 35 METRI Il tiro mancino di Liverani riporta serenità alla Lazio Adelio Pistelli ANCONA Un mancino fa sorridere Mancini. Sembra un gioco di parole ma il tecnico della Lazio deve tanto e di più al suo centrocampista Liverani, pedina assolutamente fondamentale nelle geometrie della fonnazione romana. E' lui il mancino che ha deciso la sfida al «Conerò» contro l'Ancona. E' Liverani che ha mandato in tilt i sogni dorici forse mai come in questa occasione determinati nel dare la caccia alla prima vittoria stagionale. Dorici assolutamente in partita dall'inizio alla fine, con ia novità del croato Rapaio tenuto «nascosto» sino all'annuncio delle formazioni. Però non avevano fatto i conti con Liverani. «Ci provi, a volte non va. Invece ho fatto un gran gol: vero?» e sorride, il giocatore laziale, davanti a taccuini e telecamere nel raccontare il momento decisivo della gara di Ancona. E' la mezzora del secondo tempo, il numero 20 biancoceleste ha il pallone tra i piedi a circa trentacinque metri dalla porta dell'Ancona. Il centrocampista guarda lontano. Scarpi, portiere di casa, è decisamente fuori dai pah e allora parte un lungo pallonetto che finisce la sua corsa proprio sotto l'incrocio. Roba da spellarsi le mani ma è un gol che regala troppo alla pattuglia di Mancini che nel pomeriggio marchigiano ha fatto vedere decisamente poco a dispetto del tanto che si porta via. «Forse sarà anche così afferma il tecnico - ma abbiamo giocato un buonissimo secondo tempo contro una squadra in forma e che sapevamo in crescita». Osservazione che fotografa il vero, perchè l'Ancona è sicuramente in fase ascendente a dispetto di una classifica sempre più misera. Ancona con un Rapaio in più e assolutamente I protagonista per almeno im'oret\ ta tnoiitre vicino ■Pandévv'com l'assistenza di Sommese, provava a scuotere la sfida. C'è anche una traversa (sbucciata) di Esposito (al 25') dopo un angolo mentre la Lazio, davanti, era prevedibilissima, giocava di fioretto, non affondava e l'anconetano Scarpi svolgeva un lavoro di routine. Si faceva anche male Favalli (con l'infermeria laziale che già ospitava Peruzzi, Stankovic, Lopez e Mihajlovic), Mancini modificava qualcosa con l'ar¬ rivo di Oddo ma è necessario aspettare la ripresa per vedere qualcosa di buono di marca laziale (c'è anche Simone Inzaghi) e la conferma di chi vuole togliersi una prima grande soddisfazione. Paratona di Sereni (al 15') su Pandev che sul corner successivo andava anche in gol ma con la mano: ammonito. I laziali? Correvano meno problemi nel reparto arretrato grazie alla coppia difensiva StamCouto e alzavano il baricentro per provare a vincere la partita. Ci sono riusciti con la perla di Liverani mentre gli attaccanti dell'Ancona bruciavano gli ultimi minuti dalle parti dell'area laziale. «Regalami un pochino della tua fortuna», scherzava il tecnico Sonetti mentre salutava Mancini e aggiungeva: «Siamo stati bene in campo e sono amareggiato per i ragazzi perchè non meritavamo assolutamente di perdere». Difficile dargli torto. mmsm (3-4-3) ^ Scarpi 5; Esposito 6 (28' st Maltagliati sv), Viali 6, Lombardi 6; Daino 6, Carrus 5, Andersson 5,5 (15' st Parente 5,5), Baccin 5,5; Sommese 6 (20' st Maini sv), Pandev 5,5, Rapale 6. Ali.: Sonetti 6. (4-3-3) Sereni 6,5; Stam 5,5, Negro 5, Couto 6,5, Favalli sv (30' pt Oddo 6); Dabo 5,5, Albertini 5,5 (6' st S. Inzaghi 5,5), Liverani 7,5; Fiore 6, Corradi 5,5, Muzzi 5,5 (16' stConceicao5,5). AH.; Mancini 6. Arbitro: Racalbuto 5,5 Reti: 30' st Liverani. Ammoniti: Liverani, Carrus, Andersson, Pandev, S. Inzaghi. Spettatori: 2.249 per un incaso di 62.154 e, abbonati 9.117 per una quota d 125.705C. Muzzi non è riuscito a superare la difesa dell'Ancona, ci ha pensato il centrocampista Liverani a regalare la vittoria alla Lazio
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