Per Racalbuto e Paparesta il giallo è passato di moda di Gigi Garanzini
Per Racalbuto e Paparesta il giallo è passato di moda (S)VISTE E RrVISTE Per Racalbuto e Paparesta il giallo è passato di moda Gigi Garanzini T NA giornata rassicurante. «J Ma anche un dato inquietante. Da dove cominciare? Dalle buone direzioni di gara viste sulla maggior parte dei campi, o da un preciso riferimento statistico che non può non suggerire ima riflessione? Dal dato statistico. Otto partite di serie A, manca all'appello Milan-Siena che si giocherà il 28 gennaio agli ordini di Tombolini. Un solo calcio di rigore, nessuna espulsione: e poche ammonizioni. Sempre meno. Segno che i giocatori sono diventati finalmente più corretti o che gli arbitri sono diventati più permissivi? Buona la seconda, almeno a giudicare da certe immagini. Ad Ancona, dopo un primo contrasto a centrocam- pò, Parente striscia intenzionalmente i tacchetti sulla coscia di Stam, l'olandese si rialza furibondo e lo prende letteralmente per il collo. Racalbuto non fa una piega. A Torino, a una serie di brutte entrate parmigiane a metà campo, Ferrara, Monterò e Nedved reagiscono in maniera come minimo scomposta: ma il taccuino di Paparesta alla voce ammoniti alla fine risulta bianco. Nessun giocatore passibile di espulsione, se non forse Parente. Ma tutti di ammonizione, se non altro per non rischiare di perdere il controllo disciplinare della partita. Considerando che poi i cartellini ogni tanto si sommano, ecco spiegato anche in questo modo il crollo del numero delle espulsioni rispetto alle stagioni precedenti. L'unico calcio di rigore è quello concesso da Messina all'Olimpico: fallo di Balestri su Totti giusto sulla linea dell'area, nessuna protesta da parte modenese. Le uniche proteste, anche veementi, di giornata sono state quelle del Bologna in occasione di entrambi i gol dell'Inter. Infondate sul secondo di Recoba, partito in posizione sospetta ma in realtà tenuto in gioco da Zaccardo, legittime sul primo, originato da un netto fallo di Adani su Signori con il Bologna in fase d'attacco. È vero che l'azione che porta al gol di Martins è lunga e articolata: ma è vero anche che il contropiede interista nasce da un'esitazione dei bolognesi che aspettavano il fischio di Pieri a loro favore. In precedenza, nelle fasi iniziali della partita, qualche sospetto per un mani di Cruz nella propria area che non pare del tutto involontario. Gli altri episodi di giornata sono poca cosa. La posizione di Miccoli in occasione del raddoppio della Juventus, regolare perché in linea con Castellini, ultimo difensore del Panna, un gol segnato con la mano dall'anconetano Pandev, con successiva esultanza che gli ha fruttato un'inevitabile ammonizione, una girata dell'empolese Buscò a Brescia ribattuta con un braccio da Mauri. Niente da segnalare nei due anticipi del sabato se non che Rodomonti, puntuale oggetto degli strali di Gaucci, ha diretto al meglio Perugia-Sampdoria. Mentre Trefoloni, alle prese con un match impegnativo da tanti punti di vista come Perugia-Chievo, ha confermato una volta di più la sua piena affidabilità. Arbitri troppo permissivi, in calo il numero di ammonizioni Nessuna protesta del Modena per l'unico rigore di giornata Bene Rodomonti eTrefoloni nei due anticipi del sabato
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