La prima volta di Denise nuova stella del Gigante

La prima volta di Denise nuova stella del Gigante IN ALTA BADIA BRILLA TUTTA LA SQUADRA E TRIONFA LA KARBON La prima volta di Denise nuova stella del Gigante Un successo costruito con la grande rimonta nella seconda manche «Prima ho patito la tensione, poi ho messo a frutto le mie doti, agilità e leggerezza. Dove conta la tecnica, me la posso giocare con tutte» personaggio Daniela Cotto ERANO tutti per Karen Putzer gli occhi dello sci italiano, per il suo rientro e quell'anca destra che l'ha bloccata a lungo complicandole un cammino che sembrava dorato. Invece, beffando anche Anja Paerson, la svedese che finora l'aveva fatta da padrona, è spuntata Denise Karbon. Zitta zitta, nel gigante di Corvara ha piazzato la zampata vincente. E che zampata: la sua prima vittoria in Coppa del mondo. Nel clan azzurro, uomini inclusi, solo lei in questo inizio di stagione ha provato la gioia del podio (Rocca aveva conquistato, e poi perso, un terzo posto a tavolino). E' la quinta italiana ad imporsi in gigante, dopo Deborah Compagnoni, Karen delle azzurre). Il trionfo di Denise Karbon, argento in gigante ai Mondiab di Saint Moritz, corona una grande prova della squadra guidata da Luis Prenn: Nicole Gius quinta, Karen Putzer ottava e Manuela Moelgg dodicesima. Portano fortuna le nuove tute rosso Ferrari. Quinta dopo la prima manche, la Karbon ha completato il suo capolavoro nella seconda. Le piste tecniche come quella dell'Alta Badia sono il suo forte. E pensare che lei sulla Gran Risa non aveva mai sciato. «Vincere è beUissimo - dice Denise - ma riuscirci a casa, davanti a tanti amici che fanno il tifo, nel giorno in cui tutta la squadra fa un buon risultato, è ancora più emozionante». Cresciuta a Castelrotto a pane, latte e sci, 23 anni, la Karbon ha superato un esame durissimo: dominare sulla Gran Risa che ha pendenze anche del 530Zo è come prendere un master al Mit o a Harvard. Sarà contento papà Arnold, maestro di sci, che ha guidato la figlia al successo: «Sapevo che lui non sarebbe venuto a vedermi - racconta Denise -. E' andato ad accompagnare il fratellino più piccolo ad una gara provinciale. Martin, 8 anni, aveva la precedenza. Ora festeggeremo insieme». Al traguardo, la Karbon è raggiante, bacia Nicole Gius e si gode 'inatteso bagno di folla. Il circo bianco procede, incurante della presenza di Janica Kostelic, la croata bloccata da problemi alla tiroide che ha ripreso ad allenarsi proprio in Alta Badia, ma sul versante opposto a quello di gara. La stella di Zagabria, che ha dominato le ultime stagioni di Coppa conquistando anche tre ori e un argento alle Olimpiadi di Salt Lake City, fa la misteriosa sul rientro: «Deciderò solo all'inizio del 2004». Incurante del fantasma Kostelic, la Karbon non si pone limiti: «Spero che questo per me sia solo l'inizio». Le sue armi: puntigho e massima cura nel rifinire la sciata. «In realtà avrei potuto andare ancora più forte - spiega sorridendo -. Nella prima manche ho fatto un brutto errore sulla parte alta del tracciato, infatti ero quinta. Mi ha frenata la tensione. Nella seconda ero molto più tranquilla. Ho sbagliato meno. Ho vinto perché sono stata più regolare delle altre». E' una concreta, piedi saldi a terra e pensisro alle prossime sfide. Determinata a costruirsi la carriera: «Anja Paerson ha nella potenza la sua arma e fa la differenza quando il pendio è meno ripido. Se invece conta di più la tecnica io me la gioco alla pari. I miei segreti sono proprio la leggerezza e l'agihtà». La dedica? ((A tutte le persone che mi hanno aiutato a salire in alto: allenatori, amici, i miei genitori, chi mi ha spronata nei moménti' difficili. Mi auguro di poter tàlitóétité tàhta'gérilè dà rìiigràziare...». Intanto riceve i complimenti anche dagh organizzatori di Torino 2006. «Queste vittorie sono importanti - dice Evelina Christillin - perché oltre ad essere iniezioni di morale per la squadra danno entusiasmo al pubblico, che vede profilarsi all'orizzonte nuovi campioni in cui credere». Di Denise Karbon colpisce quel carattere solare che contrasta con i tormenti che in questi mesi attraversano la mente di Karen Putzer. L'altoatesina, dopo la rottura con l'allenatore Heinz Peter Plattar, ieri era comunque soddisfatta: «Non era facile tornare e fare subito il pieno. Puntavo ad entrare nelle dieci, ci sono riuscita. Nella seconda manche ho avuto anche buone sensazioni, questo mi lascia ben sperare. E' un piacere essere rientrata nel giorno in cui Denise ha vinto e Nicole Gius ha fatto il suo miglior risultato in gigante. Platter? Mi fa male più l'anca della rottura con lui». La Federazione cerca un tecnico dello staff azzurro da affiancare alla campionessa. Gustavo Thoeni, direttore generale di tutte le squadre, sta seguendo il «caso» e ha iniziato le consultazioni per risolvere il problema. Denise Karbon, fantastica vincitrice sulle nevi della Val Badia: dopo l'argento ai Mondiali, una vittoria che la lancia tra le grandi protagoniste del circo bianco

Luoghi citati: Alta Badia, Castelrotto, Corvara, Salt Lake City, Torino, Zagabria