Il patentino sui banchi di scuola di Maria Teresa Martinengo

Il patentino sui banchi di scuola GRAZIE ALLA PROVINCIA SONO INIZIATE LE LEZIONI DI «EDUCAZIONE STRADALE». MA NON BASTANO Il patentino sui banchi di scuola Partiti i primi corsi, non c'è ancora l'esame Maria Teresa Martinengo Per i ministri Moratti e Lunardi (Istruzione e Trasporti) il «patentino» per guidare i ciclomotori - indispensahile dal 10 luglio 2004 per i quattordicenni e per i minori che non abbiano la patente A - sarebbe ormai realtà come «materia di studio» nelle scuole della nostra regione. In effetti, però, l'operazione non è ancora realmente decollata. I corsi gratuiti in classe previsti per legge - 20 ore, 12 in orario scolastico tenute da personale delle autoscuole e da psicologi più 8 di «convivenza civile» in orario extrascolastico - non ci sono ancora: né Miur né ministero dei Trasporti hanno stanziato finanziamenti, li hanno solamente annunciati. L'Ufficio Regionale dell'Istruzione dispone comunque di un elenco di iniziative, ma si tratta di corsi di «educazione stradale» sponsorizzati dalle istituzioni locali e solo per un limitato numero di studenti. A Torino, i moduli di educazione stradale, attivati dall'assessorato ai Trasporti della Provincia, sono 273, dedicati a 6400 studenti delle superiori statali e paritarie (sono partiti l'Istituto Arnaldi di Orbassano, il Des Ambrois di Oulx, il Lagrange di Torino, l'istituto La Salle, il liceo Majorana, il Pascal di Giaveno, il Beccali, l'istituto Passoni, l'Ipsia Galilei). Per essere valido ai fini dell'esame questo «pacchetto» dovrebbe es- sere integrato e la partecipazione dei ragazzi certificata, cosa che al momento non è. Ad Asti i 5 corsi avviati (441 studenti) si sono appena conclusi con una simulazione di esame. A Cuneo e Verbania entro fine anno ne devono partire rispettivamente 124 e 30 (per 3600 e 1088 studenti), a Biella 100 per 2900 giovani. In tutti i casi, dunque, si tratta di un programma che si può definire «propedeutico» al patentino (che, lo ricordiamo, prevede solo teoria: niente prova in mezzo al traffico). Per il patentino vero e proprio, i ministri hanno recentemente assicurato che entro marzo verrà esaudita la grande maggioranza delle richieste inoltrate dagli istituti. Il «certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori» sarà comunque conseguibile anche presso le autoscuole, a paga¬ mento (costo intorno ai 150-180 euro). Per ora sono solo tre - due a Torino e una nel Pinerolese ad aver attivato programmi specifici. Ma i test non sono ancora partiti. «Ci sono una quindicina di ragazzi pronti - spiega Paola Mellano, segretario provinciale dell'Unasca, l'Unione nazionale delle autoscuole - per i quali l'Unasca ha chiesto alla Motorizzazione di organizzare l'esame: potrebbe essere una prima sperimentazione. D'altra parte, i libri delle case editrici specializzate sono pronti e ci sono anche i modelli di scheda, con 10 domande e tre risposte ciascuna, come per la patente B». Paola Mellano ricorda che «le disposizioni per attivare i corsi sono scritte dal luglio scorso, da quando è uscito il decreto sulla Gazzetta Ufficiale: 20 ore nelle scuole e 12 nelle autoscuole, nel secondo caso con due ore di "rispetto della legalità". Sappiamo che sono tollerate tre ore di assenza, oltre le quali bisogna ricominciare daccapo. Il corso vale un anno: entro quell'arco di tempo occorre dare l'esame». Intanto, la Motorizzazione torinese annuncia come imminente la diffusione di una circolare ministeriale che dovrebbe chiarire le procedure. Marco Antonio Romeo, responsabile Area Patenti, spiega che «il problema di molte Motorizzazioni, e della nostra in particolare, è la carenza di personale abilitato a fare gli esami. Abbiamo saputo, però, che potrà esse¬ re abilitato con brevi corsi altro personale che già lavora nei nostri uffici». Corsi preparatori brevi, anche perché «l'esame del patentino è semplificato rispetto alla patente A, quella che si prende a 16 anni per guidare la moto», spiega Mariella Barberis dell'autoscuola Aci di via Giolitti, una delle autoscuole che partecipa alla campagna di educazione stradale della Provincia di Torino. I primi esami, dunque? «Si potranno realisticamente organizzare verso la primavera», dice il dottor Romeo. La Motorizzazione annuncia come imminente la diffusione di una circolare ministeriale che chiarirà le procedure del test al quJe dovranno sottoporsi i quattordicenni entroiM0 luglio 2004

Persone citate: Ambrois, Antonio Romeo, Beccali, Lunardi, Majorana, Mariella Barberis, Moratti, Paola Mellano

Luoghi citati: Biella, Giaveno, Orbassano, Oulx, Torino, Verbania