Il gioiello di Roi Michel

Il gioiello di Roi Michel DA DOMANI IN DVD IL PRIMO SCUDETTO DI PLATINI Il gioiello di Roi Michel Bruno Bernardi COPPA Italia e Mundialito Club. Questo il magro bilancio della Juventus stellare '82-83 che avrebbe dovuto vincere tutto con sei campio- ' ni del mondo più Michel Platini e Zbigniew Boniek. Invece si piazzò seconda in campionato alle spalle della Roma, e perse ad Atene con l'Amburgo di Magath la finale di una Coppa dei Campioni. Platini, tormentato dalla pubalgia nei primi sei mesi in bianconero, segnò ugualmente 16 gol conquistando il titolo di capocannoniere nel torneo italiano e il primo dei tre Palloni d'Oro consecutivi. Smaltite le ruggini degli straordinari del Mundial di Spagna '82 e con nell'animo la rabbia S. Atene sommata a quella per aver ceduto Io scudetto alla Roma, la Juventus targata Platini aprì un altro ciclo straordinario '83-'86: dalla «tragedia greca» ai fasti intercontinentah, con il primo Grande Slam di Coppe per un club calcistico europeo. Tutto cominciò con la doppietta scudetto-Coppa delle Coppe. Fu la stagione magica di Platini. Le Roi, con giocate di altissima classe, esaltò le qualità dello squadrone che Giampiero Boniperti e Giovanni Trapattoni avevano ritoccato con Stefano Tacconi tra i pah, la promozione a titolare del sammarinese Massimo Bonini (prezioso gregario di Platini) e l'innesto di Domenico Penzo accanto a Paolo Rossi, tre «mostri sacri» che avevano fatto la storia della Signora erano usciti di scena. Dino Zoff, Beppe Furino che aveva accettato di fare il panchinaro (gli regaleranno una presenza, giusto per collezionare l'ottavo scudetto, record assoluto in bianconero) e Roberto Bettega, volato in Canada. La Juventus fece capire le proprie bellicose intenzioni sin dalla giornata inaugurale con un 7-0 casalingo all'Ascoli. E Platini, con una doppietta, si candidò subito per un bis come re dei bomber. Alla fine vincerà con 20 centri contro i 13 di Rossi. In campionato, solito testa a testa con la Roma che si piazzò seconda a due lunghezze. Terza, a meno 7, la Fiorentina. In Coppa Italia, la Juven¬ tus uscì agli ottavi, eliminata dal Bari e potè concentrare tutte le migliori energie in Coppa delle Coppe. Una cavalcata trionfale, senza subire sconfitte, in finale battè 2-1 i portoghesi del Porto. Vignola e Boniek i marcatori. Platini non segnò ma continuò a coprirsi di gloria trascinando poi la Francia alla conquista degli europei di Parigi '84. Michel mise a frutto l'esperienza acquisita alla Juventus: 9 gol in cinque partite. Nessuno più del fenomenale Platini fu degno del Pallone d'oro, il secondo della sua splendida collezione.

Luoghi citati: Amburgo, Atene, Canada, Francia, Italia, Parigi, Spagna