Giovanardi: abbattere la statua di Moro
Giovanardi: abbattere la statua di Moro «iTIENE IN MANO L'UNITA', DOVREBBE AVERE IL POPOLO» Giovanardi: abbattere la statua di Moro m MAGLIE (LECCE). Meglio buttarla giù la statua di Aldo Moro. E' uno scandalo tenerle li il grande statista democristiano, nella piazza del suo paese, con una copia dell'Unità sotto il braccio. «Un falso storico» secondo il ministro Carlo Giovanardi che ieri sera, platealmente, si è arrampicato su una scaletta nella piazza di Maglie e ha messo sulla testa di Moro una copia del «Popolo» per dire insomma: questo è il giornale giusto. Arrivato nella terra di Aldo Moro - la stessa dell'attuale presidente della Regione, Raffaele Fitto - Giovanardi ha voluto smontare politicamente quell'opera costruita dallo scultore toscano Antonio Berti e dal suo allievo Stefano Patti. Anzi, fatta costruire dalla vecchia Democrazia cristiana. Il ministro per i rapporti con il Parlamento è arrivato a Maglie e, accompagnato dal sindaco Francesco Chinili, senatore di Foiza Italia, ha voluto arrampicarsi sulla statua di bronzo e infilare sul braccio di Moro una copia del «Popolo» affinché i giovani sappiano. Perché - ha detto - è una «mistificazione» accostare Moro air«Unità», quotidiano del partito comunista. «Tra De e Pei - ha detto - c'era una differenza ideale, di programmi e di valori». Giovanardi ha fatto riferimento ai giovani: «Che cosa penseranno vedendo quella statua, che Moro era il leader del Pei?». L'idea non è piaciuta ai vecchi democristiani come il senatore Giorgio De Giuseppe («fui io a volerla, la statua, e resta dov'è, Giovanardi demolisca pure al suo paese»). La statua di Moro fu infatti commissionata con il beneplacito dei vertici del partito nel 1992 e issata nella piazza di Maglie nel 1998. La De lasciò campo libero all'estro dello scultore, il toscano Antonio Berti, che portò a Maglie un monumento in bronzo da compromesso storico: il leader De che aveva sottobraccio una copia del quotidiano comunista. La De ci rimase sorpresa, ma niente di più. L'inaugurazione fu solenne, con il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Ieri Giovanardi ha rinnegato quella scelta del suo vecchio partito: «Rimettere il Popolo al posto dell'Unità è un gesto simbolico per restituire a Moro ciò che è stato, cioè il capo di milioni di democristiani orgogliosi della loro storia». A Maglie, la terra di Moro, hanno assistito al «blitz revisionista» con molta curiosità. Massimo D'Alema l'ha definita una «proposta batbara» [s. t]
Luoghi citati: Foiza Italia, Lecce, Maglie
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