Xavier de Maistre, pioniere del volo in Italia

Xavier de Maistre, pioniere del volo in Italia STORIA DELLA TECNOLOGIA | CURIOSITÀ' SUI PRIMI PASSI Xavier de Maistre, pioniere del volo in Italia SUA UNA DELLE PRIME ASCENSIONI IN MONGOLFIERA: L'INVENZIONE DEI PALLONI AEROSTATICI SERVI' ANCHE A STIMOLARE RICERCHE IN CAMPO CHIMICO, CON IL FINE DI PRODURRE «ARIA INFIAMMABILE», CIOÈ' IDROGENO Andrea Albini (*) A partire dal primo volo umano effettuato il 21 novembre 1783 dal pilota Pilàtre de Rozier, su un paUone aerostatico costruito dai fratelli Montgolfier, quella delle ascensioni in mongolfiera divenne una vera mania. Tra il 1783 e il 1784 le escursioni in pallone furono decine e - oltre che a diventare un fenomeno di costume di cui troviamo i resoconti nelle gazzette dell'epoca - segnarono un momento magico per la storia dell' aviazione. I più influenti uomini di scienza francesi, come il chimico Lavoisier e il matematico Laplace, capirono immediatamente la necessità di trasportare sul piano scientifico le conoscenze tecniche che venivano da questo tipo di esperienze empiriche, iniziate dai Montgolfier autofinanziandosi con i proventi della loro azienda cartaria. Un mese dopo il primo storico volo, un rapporto sul paUone co- struito dai due celebri fratelli fu esaminato da una commissione dell'Accademia deUe Scienze di Parigi di cui faceva parte il marchese di Condorcet, filosofo illuminista e segretario permanente di quell'istituzione. Questo studioso, che di lì a poco avrebbe giocato un ruolo importante nella Rivoluzione francese, divenne il mediatore deUe nuove conoscenze in quel microcosmo in espansione che era allora lo Stato sabaudo. Ne ha parlato Davide Arecco, storico della scienza presso l'Università di Genova, al decimo Con¬ vegno nazionale sulla storia e i fondamenti della chimica, che si è tenuto allUniversità di Pavia: Condorcet decise che "si doveva informare Torino" e si rivolse all'Accademia deUe Scienze della città, che era stata fondata nel 1783 dal re Vittorio Amedeo HI e a cui avevano i uorito le maggiori personalità della cultura piemontese-sabauda e molti studiosi illuministi francesi, come il matematico d'Alembert (coeditore dell'Enciclopedia) e lo stesso Condorcet. Sfortunatamente, questo documento originario è andato perduto, ma non è così per i successivi. In una memoria presentata all'Accademia sabauda, Carlo Lodovico Morozzo, conte di Bianzé e, dal 1788, secondo "presidente perpetuo" della Società, vedeva nella chimica e nell'aerostatica due scienze soreUe, celebrandole come un simbolo di progresso nel più puro e ottimistico spirito illuminista. I contributi piemontesi alla nascente scienza aeronautica sono tuttora poco conosciuti ma di rilie¬ vo, e vanno dalle ricerche storicoscientifiche dello stesso Morozzo, agh studi chimico-fisici del marchese di Brezé. A ravvivare l'interesse popolare per i viaggi in mongolfiera contribuì l'ascensione effettuata negh stati sardi da Xavier de Maistre: fratello del più celebre scrittore Joseph, e ufficiale dell'annata sarda prima dell'occupazione francese deUa Savoia. È curioso ùnmaginare, intento alla sua avventura aerostatica, questo autore ora principalmente conosciuto per avere scritto «Il viaggio attorno alla mia stanza», bizzarra opera composta nel 1795 per vincere la noia dell'immobilità forzata dovuta ah'arresto per essersi battuto in duello. Quah erano le ragioni che spingevano i mighori scienziati dell'epoca a interessarsi dei principi alla base del volo in mongolfiera? Nel 1783 era morto il grande matematico Leonhard Euler (un altro collaboratore dell'Accademia torinese), lasciando scritto su una lavagna il calcolo preciso della legge matematica che governa l'ascensione dei globi più leggeri dell'aria. Nei mesi successivi, un'altra commissione dell'Accademia deUe scienze di Parigi fu istituita per studiare gli aerostati ad idrogeno costruiti secondo i principi sviluppati dai fratelli Robert. Fu così che la necessità di produrre "aria infiammabile" (ossia idrogeno) in grande quantità divenne un problema tecnico primario e stimolò gh studi di Antoine Lavoisier sulla scomposizione dell'acqua nei suoi componenti che avrebbero portato alla nascita dell'analisi chimica quantitativa. In un certo modo, le origini di questa disciplina devono qualcosa alla meraviglia suscitata delle ascensioni in paUone aerostatico e alla moda che ne seguì, appassionando le folle e gh eruditi illuministi al di là e al di qua deUe Alpi. (*) Università di Pavia FU CONDORCET AD ATTIRARE L'ATTENZIONE DEL RE VITTORIO AMEDEO III SUGLI ESPERIMENTI DI MONTGOLFIER H Un volo in mongolfiera negli ultimi anni delSettecento. In Piemonte le ascensioni furono introdotte da Xavier de Maistre