Da 360 specchi ustori 'energia per una città

Da 360 specchi ustori 'energia per una città IMPIANTO SPERIMENTALE Da 360 specchi ustori 'energia per una città IN SICILIA NASCE UN GRANDE IMPIANTO IN GRADO DI UTILIZZARE IL CALORE SOLARE IN UNA CENTRALE Luigi Prestinenza I LEGGENDARI specchi di Archimede ricompaiono nella sua Sicilia per ricavare energia dal Sole. Si inaugura in questi giorni a Priolo, pochi chilometri da Siracusa, un grande impianto, nato dalla collaborazione fra Enel ed Enea, che produrrà un notevole quantitativo di energia elettrica, 20 megawatt, quanta ne basterebbe per soddisfare il fabbisogno di una città di ventimila abitanti: è previsto che entri in azione nel 2007. Si tratta pur sempre di un impianto sperimentale, che mette alla prova una tecnologia fortemente innovativa, tale da aprire una nuova via nel settore delle energie rinnovabili, fin qui non troppo considerate perché in grado di produrre soltanto modeste percentuali del fabbisogno nazionale. Ma le strade del fotovoltaico, dell'eolico, delle biomasse meritano ugualmente di essere battute, come avviene all'estero, anche perché solo l'utilizzo e la ricerca possono aiutarle a progredire e a divenire competitive, oggi che i combustibili fossili sono destinati a divenire costosi e sempre più difficili da reperire; nel mentre, nel nostro Paese non si riesce neppure a parlare di un recupero del nucleare (oggi possibile per nuove vie) senza provocare svenimenti e scatenare sommosse di piazza. A Priolo c'è comunque del nuovo. Come nel caso delle centrali solari già sperimentate, si parte da un campo di 360 specchi che abbracciano un'area complessiva di 200 E'IL «PROARCHIMENEL ED PROMOSPREMIO CARLO R OGETTO EDE» DI ENEA SO DAL NOBEL UBBIA mila metri quadrati: ma il calore solare così raccolto può essere immagazzinato in una miscela fluida di sali, assicurando il funzionamento della centrale pure quando il Sole non c'è, con disponibilità di calore fino a 550 gradi in ogni momento della giornata. L'energia termica così raccolta serve a produrre vapore ad alta pressione che, convogliato nelle turbine dell'adiacente impianto a ciclo combinato della centrale Enel, ne incrementerà la produzione di energia elettrica, riducendo la necessità di consumare combustibili fossili, con sicuro vantaggio per l'ambiente. E' stato il premio Nobel Carlo Rubbia a presentare in questi termini il «progetto Archimede». L'investiment o complessivo per la realizzazione è di 50 milioni di euro, la tecnologia è stata elaborata dall'Enea. «Questo sistema - ha aggiunto Rubbia - attraversò l'introduzione di uno specchio concentratore aumenta la densità di energia solare raccolta di un fattore 100, sarà quindi possibile i aggiungere temperature molto elevate, del tutto analoghe a quelle prodotte da^li impianti convenzionali». «Il calore ad alta temperatura è accumulato in un contenitore di dimensioni tali da permettere di produrre energia in funzione della domanda, evitando la discontinuità delle energie rinnovabili. L'impianto prototipo dovrebbe partire entro la fine del 2007: se sarà felicemente sperimentato, aprirà una nuova strada a tutti quei Paesi che abbondano di sole e difettano di energia». E'IL «PROGETTO ARCHIMEDE» DI ENEL ED ENEA PROMOSSO DAL PREMIO NOBEL CARLO RUBBIA

Persone citate: Carlo Rubbia, Luigi Prestinenza I, Priolo, Rubbia

Luoghi citati: Sicilia, Siracusa