Panda inaugura la stagione delle 4 ruote motrici

Panda inaugura la stagione delle 4 ruote motrici IMPORTANTE RITORNO PER LA FIAT A UNA TECNOLOGIA CHE IN PASSATO HA REGALATO GRANDI SUCCESSI Panda inaugura la stagione delle 4 ruote motrici Alberto Bellucci BOLOGNA C' È di nuovo una gran voglia di trazione integrale in casa Fiat e al Motor Show non è stato fatto nulla per nasconderlo. «In realtà da vent'anni ad oggi c'è sempre stato almeno un modello con le quattro ruote motrici nei nostri tre marchi», precisano negli stand del Gruppo Fiat. Ed è diffìcile dimenticare lo strapotere, addirittura, della Lancia, negli anni a cavallo tra gli '80 e i '90, quando l'agguerritissima Delta riuscì a conquistare ben sei Mondiali marche Rally consecutivi tra il 1987 e il 1992. Per poi passare idealmente il testimone all'Alfa Romeo che, nel 1993, strappò il Dtm alla Mercedes con la sua 155 a trazione integrale, pilotata da Nicola Larini. Sono allori, questi, che davvero non appassiscono: trasfondono, semmai, un vigore tutto particolare al programma 4x4 che Fiat Auto sta mettendo a punto e che presto ce ne farà vedere delle belle. A cominciare dalla gettonatissima Nuova Panda (oltre 100 mila contratti già raccolti) che al Motor Show è stata appunto declinata nelle future versioni 4x4 nonché Mini-SUV. Commercializzata a partire dal prossimo settembre, la Panda a quattro ruote motrici è solo un pizzico più ingombrante di quella a due: misura infatti 3 centimetri in più (357 complessivi) in lunghezza e 4 in altezza (162 totali, barre sul tetto comprese), mentre la larghezza è la stessa (159 cm) delle versioni con protezioni laterali, che sulle 4x4 sono state opportunamente estese anche ai passaruote anteriori e posteriori. Più appariscenti, invece, le modifiche estetiche al Suv che farà seguito, sul finire dell'anno prossimo, alla commercializzazione della Panda 4x4. E il piccolo Suv di casa Fiat troneggia oggi nel grand stand del Motor Show. Tuttavia anche se quelle esposte non saranno sicuramente le sole trazioni integrali che il marchio torinese ha messo in cantiere per il prossimo futuro ma su questi programmi c'è un certo abbottonamento da parte dei dirigenti - in casa Alfa, invece, le date delle prossime commercializzazioni vengono snocciolate con maggiore facilità. «Già nella Primavera 2004 - dicono in Alfa Romeo - sarà la volta della 156 Sportwagon, un'auto che saprà coniugare le sue indiscusse doti sportive con un aspetto e un impiego più familiari, sicuramente accentuati dalla trazione integrale; nel prossimo autunno, poi, toccherà alla più piccola 147, per chiudere in bellezza, ma soltanto verso la fine del 2005, con il nostro Suv/Allroad, derivato dal prototipo Kamal, che abbiamo esposto in anteprima allo scorso Salone di Ginevra e che riproponiamo ora, qui a Bologna». Un programma ricco. L'Alfa ha, da parte sua, una lunga tradizione in fatto di 4x4: una tradizione avviata nel 1983 con la 33 4x4 e proseguita, nove anni dopo, con le sportivissime 155 turbo 16V Q4 (questa la sigla scelta ad Arese per la propria sofisticata trazione integrale) e 165 3.0 V6 Q4, lanciata nel 1993. Per non parlare poi di quel laboratorio di alta tecnologia, anche e soprattutto in tema di trasmissione sulle quattro ruote, che è stato il prototipo del coupé/spider Proteo del 1991. Ma le prossime novità italiane a quattro ruote motrici non finiscono con l'Alfa. Sorvolando sui programmi Lancia, al momento segreti anche se il velo verrà presto sollevato, c'è ancora una chicca finale, la classica ciliegina sulla torta: un affascinante e sportivissimo Suv che la Maserati sta approntando in gran segreto. E se sarà bello come la recentissima Quattroporte, la Porsche Cayenne troverà del buon pane per i suoi denti.

Persone citate: Alberto Bellucci, Kamal, Nicola Larini

Luoghi citati: Arese, Bologna, Ginevra