Il Nobel per la Pace attacca gli Usa
Il Nobel per la Pace attacca gli Usa L'IRANIANA 5HIRIN EBADI DURANTE LA CERIMONIA A OSLO Il Nobel per la Pace attacca gli Usa a OSLO. Un grido d'allarme contro la violazione dei diritti umani «non solo da parte di chi ad essi notoriamente si oppone, ma anche da parte delle democrazie occidentali» è stato lanciato a Oslo da Shirìn Ebadi, l'avvocatessa iraniana che nella capitale norvegese ha ricevuto ieri ufficialmente il premio Nobel per la Pace 2003. Nel suo discorso di accettazione del premio (un diploma, una medaglia e un assegno di 10 milioni di corone svedesi). Ebadi ha puntato il dito soprattutto contro gli Stati Uniti che, ha detto, usano gli attentati dell'11 settembre come un «pretesto» per violare il diritto intemazionale. «Negli ultimi due anni, certi Stati hanno violato i principi universali e i diritti dell'uomo utilizzando gli avvenimenti dell'11 settembre e la guerra al terrorismo intemazionale come pretesto», ha detto Ebadi davanti alla platea del Municipio di Oslo, in presenza del presidente del Comitato norvegese per il Nobel, Ole Mjoes, e del principe ereditario Haakon. Ebadi, premiata per la sua azione combattiva in favore dei diritti dell'uomo, in particolare nei confronti delle donne e dei bambini in Iran, ha condannato la «doppia morale» dei Paesi occidentali, chiedendo «perchè certe dedsioni e risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'Onu sono obbligatorie, mentre altre non lo sono». Il riferimento è a Israele e all'Iraq: «Perchè - ha detto - negli ultimi 35 anni, decine di risoluzioni dell'Onu relative all'occupazione dei territori palestinesi da parte dello Stato d'Israele non sono state rapidamente applicate, mentre negli ultimi 12 anni lo Stato e il popolo dell'Iraq, una volta su raccomandazione del Consiglio di Sicurezza e l'altra nonostante la sua opposizione, sono stati oggetto di attacchi, aggressioni militari, sanzioni economiche, e un'occupazione militare?». [Ansa]
Persone citate: Ebadi
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