Medio Oriente, piccola fumata bianca a Roma di Emanuele Novazio

Medio Oriente, piccola fumata bianca a Roma ALLA CONFERENZA DEI DONATORI INCONTRO TRA I MINISTRI DEGLI ESTERI ISRAELIANO E PALESTINESE Medio Oriente, piccola fumata bianca a Roma Shalom e Shaath un'ora a tu per tu Emanuele Novazio ROMA Al vertice «Euromed» di Napoli, la settimana scorsa, non si erano voluti incontrare. Ieri, alla «Conferenza internazionale dei Paesi donatori per la Palestina» ospitata dall'Italia alla Farnesina, il ministro degli Esteri israeliano Silvan Shalom e il collega palestinese Nabli Shaath hanno parlato per un'ora a quattr'occhi, nel loro primo colloquio diretto da mesi realizzato grazie alle forti pressioni italiane. Un successo? Un piccolo passo avanti di forte rilievo simbolico, riassunto dall'annuncio di volere organizzare «al più presto» un vertice fra il premier Sharon e il collega Abu Ala, peraltro già preannunciato invano altre volte. I sorrisi di Shalom e Nabli Shaath di fronte ai giornalisti non annullano certo difficoltà e resistenze tattiche: l'incontro non deve avere precondizioni, avverte il ministro israeliano. Solo se c'è un'agenda precisa e di sostanza, ribatte il collega palestinese: «Non vogliamo un incontro che sia soltanto un'opportunità di farsi fotografare insieme». Ma alla Farnesina già si parla di «spirito di Roma», sottolineando che entrambe le parti hanno mostrato la volontà di «guardare al futuro» e di non recriminare sul passato. L'incontro, si fa rilevare al ministero degli Esteri, ha infatti permesso di verificare la disponibilità delle parti a procedere sulla via del negoziato. I due ministri capeggiavano le rispettive delegazioni alla Conferenza dei Paesi donatori della Palestina, alla quale i rappresentanti dell'Anp hanno chiesto 1,2 miliardi di dollari per coprire il previsto deficit e finanziare la ricostruzione. Ma i rappresentanti dei quattordici Paesi e delle organizzazioni internazionali presenti a Roma hanno posto due condizioni: interrompere le violenze e fare progressi reali verso la pace sulla base della «Road Map», il tracciato proposto dal Quartetto (Uè, Usa, Russia, Onu), i cui rappresentanti si sono riuniti ieri sera a Roma. Il ministro degli Esteri Frattini ha riassunto l'atteggiamento dei Paesi che partecipano alla Conferenza; con un forte richiamo ai palestinesi affinché pongano fine al terrorismo, e un invito agli israeliani perché smantellino gli insediamenti illegali e rivedano il tracciato del «muro», la «barriera di sicurezza» che penetra all'interno dei territori palestinesi e «può compromettere ogni possibilità di raggiungere una soluzione politica del conflitto». Il «muro che striscia nel cuore della Cisgiordania» resta uno dei maggiori problemi alla ripresa del dialogo di pace, conferma Shaath: «Non pretendiamo di risolvere il problema prima dell'incontro fra Sharon e Abu Ala, ma deve essere in agenda». Il «muro» nella realtà non è un «muro», ribatte Shalom, perché su 200 chilometri di tracciato soltanto 8 lo sono davvero: il resto è una «barriera reversibile, non irreversibile come la perdita di vite umane» per difendere le quali è stato progettato. E Israele, ricorda Shalom, ha già rimosso tre barriere, con Libano, Egitto e Giordania. Secondo Frattini i colloqui di Roma consentono di rilevare «piccoli primi passi, importanti perché concreti, sulla via della pace». Una concretezza emersa, secondo fonti italiane, nel colloquio «molto costruttivo» fra Shalom e Shaath, nel quale si è parlato ad esempio dei permessi di transito non solo per i palestinesi ma anche per gli stranieri, con particolare riferimento alle Ong. Shalom, insistono le fonti, non ha chiuso la porta al dialogo ma ha assicurato il suo impegno per accogliere le richieste palestinesi. Al vertice di Napoli i due politici avevano rifiutato di parlarsi. «Al più presto» un summit Sharon-Abu Ala Il Muro resta il problema principale, ma secondo Gerusalemme «è reversibile, al contrario della perdita dì tfite» Da sinistra, 1 ministri degli Esteri palestinese Shaath, l'italiano Frattini e l'israeliano Shalom ieri a Roma