«Non va confusa con l'influenza»

«Non va confusa con l'influenza» «Non va confusa con l'influenza» neurologo: la cura antibiotica immediata porta alla guarigione Dario Giobbe è primario di neurologia all'ospedale Molinette. Malgrado il recente caso di Giulia, a suo avviso a Torino e nell'intero Piemonte non esiste un vero allarme-meningite. Dottor Giobbe, quali sono i principali sintomi della meningite? «Innanzi tutto febbre molto alta, forte mal di testa, vomito e rigidità della nuca. E poi spesso il paziente viene colpito da un generale senso di confusione e sonnolenza, non riesce più a connettere». A prima vista sembrano gli stessi sintomi dell'influenza. «Sì, in effetti all'inizio ci si potrebbe confondere con un banale malanno di stagione. Ma per essere sicuri che non si tratti dì semplice influenza, bisogna osservar bene il comportamento del paziente: se il malato tende a rannicchiarsi in posizione fetale e non riesce ad abbassare la testa per toccarsi il torace con il mento, è molto probabile che si tratti proprio di una forma di meningite». In presenza di questi sintomi che cosa consiglia di fare? «Bisogna portare al più presto il malato al pronto soccorso e sottoporlo a una visita medica. Di solito la sintomatologìa della meningite è acuta, cioè nel giro di qualche ora si manifestano già le caratteristiche di cui ho parlato. E quanto prima sì interviene con la cura antibiotica, tanto maggiori sono le probabilità di salvare il paziente». Il rischio di morte è davvero così elevato? «No, specie se si tratta di una meningite di origine virale: è una forma dì malattia acuta e più resìstente agli antibiotici. ma dì solito non uccide. Fra le due è più pericolosa la meningite batterica, che può avere origine da tre germi: pneumococco, meningococco e emofilo tipob». Si tratta di una malattia contagiosa? «Il grado di contagiosità è relativamente basso, ma nel caso della meningite meningococcica è meglio isolare i pazienti e sottoporre a vaccino coloro che stanno a lungo a contatto con i malati, sia ì familiari che i medici curanti». Nel nostro Paese è una patologia in aumento? «Non direi, che io sappia nell'ultimo decennio i casi di meningite in Italia sono più o meno gli stessi. Anche in Piemonte la meningite d'origine meningococcica è abbastanza endemica, ma ì casi non sono più di 10-20 all'anno». [g.bal.]

Persone citate: Dario Giobbe

Luoghi citati: Italia, Piemonte, Torino