Pubblicità e Gasparri, due motori per i media

Pubblicità e Gasparri, due motori per i media GLI ANALISTI RIFANNO I CONTI DI MEDIASET DOPO L'INCREMENTO DEGLI SPOT E I NUOVI SPAZI PER PUBUTALIA Pubblicità e Gasparri, due motori per i media Sara Bennewitz A Piazza Affari toma a suonare la carica dei media, merito della legge Gasparri, ma non solo. In uno scenario macroeconomico in timida ripresa, i primi segnali si avvertono proprio dalla ripresa della raccolta pubblicitaria, mentre la riforma apre gradu Jmente la strada a una nuova ondata di fusioni e acquisizioni. Non a caso, in questi giorni le case di investimento sono impegnate a spiegare ai chenti intemazionali cosa cambia e cosa cambierà con la legge. Mediaset, nel breve, potrebbe aumentare il suo giro d'affari di un altro 200Zo: Rete4 resterà in chiaro e la società potrà diversificare nelle Radio e nelle pay tv. Per quanto riguarda invece la raccolta, le telepromozioni sono state escluse dagli indici di affollamento pubblicitario, legittimando l'operato del Biscione. Publitalia, invece potrà raccogliere la pubblicità anche per altri operatori tv praticando una tariffa minima del 150Zo. Con la ripresa della pubblicità, Mediaset toma ad essere interessante. «Publitalia che rappresenta il 900Zo del giro d'affari a livello nazionale chiuderà l'anno con ricavi in aumento del 6,50Zo - ricorda Nick Bertolotti di Csfb - per questo motivo abbiamo alzato il target price da 9 a 10,75 euro per azione». E sulla società guidata da Giuliano Adreani arrivano giudizi positivi anche da Ubs, che in settimana ha aumentato il target da 9,6 a 10,2 euro e da Banca Leonardo che ora fissa l'obiettivo a 10,5 euro. Lusinghieri pareri ancne per Mondadori. Per Deutsche Bank le azioni della società guidata da Maurizio Costa sono infatti da comprare fino al prezzo di 8 euro per azione. L'azienda di Segrate ha inoltre annunciato di essere disposta investire 500 milioni in acquisizioni, mentre - proprio in virtù della Gasparri - a partire dal 2009 potrà lanciare anche un suo quotidiano. Tra i preferiti dei broker, c'è poi Cairo Communication, che è valutato «buy» da Caboto. «Se la società continua a dare riscontri positivi come ha fatto fino ad oggi - spiega Daniele Ridolfi di Banca Leonardo - il contratto con La7 che verrà a scadenza nel 2006 dovrebbe essere rinnovato automaticamente». Lo stesso Cairo ha annunciato di attendersi un 2004 con una raccolta in crescita del 200Zo, dichiarando di avere intrapreso due importanti trattative. La società ha infatti ancora in cassa 104 milioni di euro dell'Ipo e potrebbe voler rilevare un emittente radio e un nuovo gruppo editoriale. Sempre nel Numtel. Mondo Tv è giudicata interessante da Banca Imi con un obiettivo di 38,5 euro per azione, ma soprattutto su e.Biscom fioccano una serie di giudizi positivi. La società guidata da Silvio Scagha dovrebbe infatti beneficiare degli incentivi sia per il decoder sia per la banda larga. Per Deutsche Bank e.Biscom è da comprare con un fair value di 59 euro per azione. Giudizi positivi anche per L'Espresso che il prossimo 22 di- cembre staccherà anche un dividendo straordinario da 0,23 euro per azione. Per Euromobiliare la società guidata da Marco Benedetto è con target a 4,8 euro e per Deutsche Bank è «huy» con un obiettivo di 5,2 euro per azione. Infine giudizi contrastati su Rcs Mediagroup, che ha appena annunciato il nuovo piano industriale. La società guidata da Maurizio Romiti è «underweight» per Csfb e «buy» per Deutsche Bank e Banca Leonardo che fissano i target rispettivamente a 3,5 e 3,2 euro per azione. [BorsafrFinanza! Fioccano giudizi positivi per eBiscom e Cairo Il nuovo piano Rcs all'esame del mercato MEDIASET REGINA DEL SETTORE 1130 1120 |l10 [100 | 90 1 80 70 MEDIASET DJSTOXX DJ STOXX 600 MEDIA Baste 100 valori nonvmlizzati M M da gennaio a dicembre 2003 N D i.

Luoghi citati: Cairo, Segrate, Ubs