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Lei ha vent'anni di più, il parroco non li sposa FOLIGNO, LE NOZZE CELEBRATE SOLTANTO IN COMUNE: «SONO CATTOLICA, SCRIVERÒ' AL PAPA» Lei ha vent'anni di più, il parroco non li sposa Alessandra Cristofani FOLIGNO ((Andrò fino in fondo. Scriverò anche al Papa, se occorre. Voglio sapere perché la Chiesa si rifiuta di sposarmi. Sono cattolica e praticante: le nozze davanti all'altare sono un mio diritto...». Ma per il parroco di Borroni, piccola frazione di Fohgno, quello di Anna Palmieri, 39 anni, e Pietro Contadini, appena 18, è un matrimonio «che non s'ha da fare»: ventun'anni di differenza, specie se il più giovane è lui, a don Paolo Onori sono sembrati troppi. E pure al vescovo di Foligno, monsignor Arduino Ber¬ toldo, che di fronte alle proteste dei due fidanzati taa conrennato il no del sacerdote. «Il mio rifiuto è da intendersi soltanto come una richiesta di tempo spiega don Paolo -. Sulle motivazioni della mia scelta la discrezione mi impone il silenzio». Un silenzio che il sacerdote non ha rotto neppure davanti ai promessi sposi: «Non ha voluto rispondere alle nostre domande, né dare spiegazioni», protestano i due, che ieri mattina si sono sposati in municipio. Lei con l'abito bianco lungo che aveva scelto per il matrimonio religiopo. ((Adesso partiamo per la luna di uiic-le - dice la donna - ma al ritomo troveremo il modo di ghirarci amore etemo davanti a Dio...». I destini di Pietro e Anna si sono incrociati due anni fa, quando lei ha cominciato a lavorare come badante in casa della madre di lui, costretta su una sedia a rotelle. «La nostra è una storia normale. Ci siamo conosciuti e dopo qualche tempo abbiamo scoperto di essere innamorati. Non c'è altro da aggiungere, mi pare. Io sono molto più grande, e allora? Abbiamo aspettato che Pietro diventasse maggiorenne, prima di bussare alla porta del parroco. Il no è arrivato subito, senza motivo». Alla cerimonia civile, ieri mattina, c'era tutta la piccola comunità di Borroni. Unico, grande assente il sacerdote. I due sono stati festeggiati, e non è sembrato che nel paese covasse lo scandalo. «Non posso dare spiegazioni», insiste don Paolo, un cinquantenne che ha scelto l'abito talare in età adulta, dopo aver lavorato a lungo in una banca. «Dico soltanto che il matrimonio è un sacramento che impegna per la vita». Forse, lascia capire, a colpirlo sono stati più i neppure vent'anni di Pietro, che i quasi quaranta di Anna.