Pont, rinviati a giudizio sindaco e capo dei vigili

Pont, rinviati a giudizio sindaco e capo dei vigili ESPOSTO DI UN AGRICOLTORE. A SUA VOLTA QUERELATO Pont, rinviati a giudizio sindaco e capo dei vigili PONT CANAVESE n sindaco Dante Barinotto, 56 anni, è stato rinviato a giudizio, ieri mattina dal gup Guido Bufardeci, per violazione di domicilio e violenza privata. Con lui comparirà in aula davanti al giudice Giuseppe Marra, il prossimo 11 maggio, anche il vigile urbano del paese Adriano Mattiuz, 49 ann'ni, accusato solo di violazione di domicilio. Le accuse nei loro confronti sono state mosse da Adriano Teppa, un margaro di Pont Canavese. I fatti risalgono al 18 marzo di quest'anno. Secondo Teppa, il primo cittadino (difeso dagli avvocati Niedda e Armarmi) ed il vigile urbano (difeso da Bianchetti) sarebbero entrati nella sua proprietà abusando della loro posizione di pubblici ufficiali. Questa è anche l'accusa mossa dal gup. Non solo: in quell'occasione, ha spiegato Teppa ai giudici, il sindaco avrebbe colpito con uno spintone anche la madre e questo avrebbe poi determinato le accuse di percosse e violenza privata. Solo successivamente il reato prefigurato dal gup è stato quello di violenza privata. La questione riguardava una serie di esposti e contro esposti tra vicini di casa: Teppa, secondo quanto ha sempre sostenuto Barinotto nella sua difesa, non aveva rispettato le norme igieniche per quanto riguardava il suo allevamento di bestiame e quel giorno, il 18 marzo, stava andando a controllare se la situazione, dopo il sopralluogo dell'Asl, era mighorata. Ne era nato un diverbio e la denuncia di Teppa nei confronti di sindaco e vigile urbano. Il sindaco ha a sua volta querelato Teppa che gli avrebbe sferrato impugno in pieno volto. H chiarimento tra le parti, ora, avverrà davanti ad un giudice di tribunale. [gp. mag.l

Luoghi citati: Pont Canavese