«Alla ricerca di Nemo» «Le invasioni barbariche» «Cera una volta in Messico» «Il tulipano d'oro» «Lost in translation» L'amore tradotto «S.W.A.T». Anticrimine «Matrix Revolutions» «Asnake ofjune» «Non aprite quella porta» «LoveActually» perHughGrant «Elf»

«Alla ricerca di Nemo» «Le invasioni barbariche» «Cera una volta in Messico» «Il tulipano d'oro» «Lost in translation» L'amore tradotto «S.W.A.T». Anticrimine «Matrix Revolutions» «Asnake ofjune» «Non aprite quella porta» «LoveActually» perHughGrant «Elf»ANIMAZIONE «Alla ricerca di Nemo» STORIA padre-figlio tra pesci, molto carina, ben fatta e toccante, realizzata, con evidenza plastica, che rappresenterà probabilmente il successo del periodo delle feste di fine d'anno: negli Stati Uniti il film di Andrew Stanton (37 anni che sembrano 27) è piaciuto molto, ha incassato 350 milioni di dollari soltanto nei primi giorni. Un pesce predatore distrugge una famiglia di pesci: sopravvivono soltanto il piccolo Nemo (con una branchia paralizzata) e il padre Marlin, che è lontano e si mette alla ricerca del figlio. Il messaggio del film raccomanda ai genitori di non essere iperprotettivi e superansiosi con i loro bambini. ALLA RICERCA DI NEMO di A, Stanton, Lee Unrich; Usa, 2003 TORINO, cinema Adua, Arlecchino, Capito!, Cineplex, Fiamma, Ideal, Medusa, Pathè, Reposi, Warner; MILANO, Arcobaleno, Ducale, Excelsior, Gloria, Manzoni, Plinius; GENOVA, Cineplex, Uci; ROMA, Adriano, Ambassade, Antares, Atlantic, Barberini, Broadway, Ciak, Cineland, Dona, Empire, Europa, Galaxy, Gregory, Gulliver, Lux, Madison, Odeon, Roxy, Royal, Sala Traisi, Stardust, Trianon, Uci, Warner M, e V,; NAPOLI, Ambasciatori, Arcobaleno, Corso, Delle Palme, Felix, La Perla, Med, Modernissimo, Vittoria, Warner; PALERMO, Ariston, Fiamma, Holiday, King Storia d'emozioni nel mondo dei pesci Fite weekend DRAMMATICO «Le invasioni barbariche» IN un film intelligente, commovente, divertente, Denys Arcand, il regista canadese francofono sessantaduenne, maestro del cinema di conversazione, narratore della borghesia colta, racconta l'invasione barbarica più definitiva: quella della malattia e della morte nel corpo di un uomo maturo, simbolo del malessere della civiltà contemporanea. Un professore universitario di Storia è in ospedale, sta morendo di un tumore incurabile. Il figlio, uomo d'affari residente a Londra che non gli vuole bene, lo raggiunge soltanto per accontentare l'amatissima madre, non più moglie del malato ma sempre legata a lui. Come in Italia e ovunque, vige la legge dei soldi. Il figlio paga per migliorare le condizioni del padre: paga gli infermieri, paga gli studenti del malato perché vadano a trovarlo, paga per procurargli eroina antidolore, paga per raccogliere intorno a lui gli amici d'un tempo. Sembra una convalescenza. E' l'agonia: di un uomo, d'una generazione, d'una borghesia intellettuale edonista e libertina, d'una cultura. Il film è stato premiato per la migliore sceneggiatura e per la migliore attrice all'ultimo festival di Cannes. LE INVASIONI BARBARICHE di Denys Arcand con Rémy Girard, Stéphane Rousseau, Marie-Josés Croze; Canada, 2003 TORINO, cinema Massimo MILANO, Anteo, Arlecchino, Colosseo ROMA, Eden, Mignon, Nuovo Sacher. Quirinale, Trianon NAPOLI, Filangieri AVVENTUROSO «Cera una volta in Messico» RISATE e sangue, realismo criminale e fantasia esagerata, euforia e orrore: raccontando la lotta per il potere in una città messicana, il film è divertente, veloce e impossibile come un videogioco. Terza puntata, o piuttosto nuova ripetizione delle fortunate opere precedenti di Robert Rodriguez, «El Mariachi» (1992) e «Desperado» (1995), è retorico e parodistico, con attori romantici e assassini: colpi di Stato, processioni del giorno dei morti, sparatorie, vendette, plagi e omaggi a Sergio Leone, imprese del chitarrista che nasconde un arsenale nella custodia del suo strumento. Johnny Depp assaggia l'arrosto di maiale e ammazza il cuoco, CERA UNA VOLTA IN MESSICO di Robert Rodriguez con Antonio Banderas, Johnny Depp, Willem Dafoe, Salma Hayek; Usa/Messico, 2003 TORINO, cinema Cineplex, Ideal, Medusa, Pathé, Reposi, Warner Village; MILANO, Apollo, Plinius; GENOVA, Cineplex, Uci, Universale; ROMA, Adriano, Cineland, Galaxy, Gulliver. Madison, Pasquino (v, o,). Odeon, Royal, Stardust, Uci, Warner Moderno, Warner Village; NAPOLI, Abadir, Med, Warner Village; PALERMO, Astoria AVVENTUROSO «Il tulipano d'oro» ALLEGRIA, divertimento, buonumore e un brivido di nostalgia. Il rifacimento del famoso film francese «Fanfan la Tulipe», diretto nel 1952 da Christian-Jaque con Gerard Philipe e Gina Lollobrigida, è vivace e lieto, anche se i protagonisti Vincent Perez e Penelope Cruz, figure medie, non hanno la bellezza né il fascino sensuale dei loro modelli. Sotto il regno di Luigi XV in Francia nel Settecento, il giovane ardimentoso e donnaiolo Fanfan si arruola nel reggimento d'Aquitania per sottrarsi a un matrimonio di ripprazione e compie imprese miracolanti. Duelli acrobatici e galoppate sono «velocizzati» dal sistema che accelera i ritmi. IL TULIPANO D'ORO di Gerard Krawczyk con Vincent Perez, Penelope Cruz; Francia, 2003 TORINO, cinema Pathè, Romano GENOVA, Uci, Universale ROMA, Adriano, Roxy, Warner Village NAPOLI, Med PALERMO, Jolly COMMEDIA «Lost in translation» L'amore tradotto SI confermano le qualità di cineasta di Sofia Coppola, 32 anni, figlia di Francis Ford Coppola («Apocalypse Now», «Il padrino»), moglie di Spike Jonze («Essere John Malkovich», «Il ladro di orchidee»). A Tokyo città immensa, fragorosa, superilluminata, al Park Hyatt Hotel vasto come un mondo e chiuso come una prigione, si incontrano due americani: Bill Murray bravissimo, attore in crisi che deve girare uno spot pubblicitario, e Scarlett Johansson ragazza dubbiosa sul proprio matrimonio. Rappresentano in modo esemplare il sentimento di estraneità, il vuoto, la solitudine desolata ben noti a tanti viaggiatori. LOST IN TRANSLATION L'AMORE TRADOTTO di Sofia Coppola con Bill Murray, Scarlett Johansson, Giovanni Ribisi; Usa, 2003 TORINO, cinema Romano MILANO, Anteo, Eliseo, President GENOVA, Uci ROMA, Eden, Greenwich, Metropolitan (v. o.). Quattro Fontane NAPOLI, Arcobaleno, Filangieri AZIONE «S.W.A.T». Anticrimine SWAT significa Squadra speciale anticrimine (letteralmente: «Special Weapons And Tactics»), Si tratta di un corpo di polizia particolarmente addestrato, di una élite dalla quale Colin Farrell viene espulso per una decisione discutibile presa nel corso di una rapina con ostaggio. Rimasto, benché degradato, nella polizia, Farrell spera d'avere l'occasione di riscattarsi. Il film d'azione racconta personalità a confronto, sfide impossibili, gangster intemazionali francesi, una ricompensa di 100 milioni di dollari: e un sergente nero, pure lui dedito a riscattarsi da un errore del passato. Niente di nuovo, ma «Swat» è dinamico, ben fatto. S.W.A.T. di Clark Johnson con Samurel L. Jackson, Colin Farrell; Usa, 2003 TORINO, cinema Ambrosio, Cineplex, Medusa, Pathè, Warner MILANO, Odeon, Orfeo GENOVA, Cineplex, Uci ROMA, Adriano, Alhambra, Antares, Atlantic, Barberini, Broadway, Ciak, Cineland, Galaxy, Gulliver, Reale, Stardust, Trianon, Uci, Warner Moderno, Warner Village NAPOLI. Med, Plaza; PALERMO, Arlecchino, Holiday, Marconi FANTASCIENZA «Matrix Revolutions» TERZO e (forse) conclusivo film della serie dei fratelli Wachowski divenuta proverbiale, un modello di modernità che dal 1999 di «Matrix» ha influenzato la moda, il costume, il design, il linguaggio, l'illuminazione e l'arredamento d'intemi. Naturalmente alla terza puntata la saga girata in Australia non lascia più stupefatti, ma porta novità. Nuove sentenze ovvie e malinconiche: «Lo scopo di una vita è di finire», «Tutto quello che ha un inizio ha una fine». Nuove sventure: al protagonista Neo vengono crudelmente bruciati gli occhi, accecandolo. Vecchie abitudini, invece: verde e nero colori dominanti, il mix scenografico tra elettronica futuribile e costruzioni ferrigne da prima rivoluzione industriale ottocentesca, allusioni a Jean Baudrillard e ai suoi studi sulla simulazione e i simulacri. Stavolta: una grande stupenda battaglia, un duello Neo-Agente Smith meravigliosamente coreografato di. Yuen Wo Ping, solite piccole filosofie noiose. Neo adotta scopi nuovi come la pace; Trinity muore; Monica Bellucci si vede per un minuto e mezzo circa; Morpheus appare molto scoraggiato. Estetica hi-tech perfetta, fotografia e scenografia al massimo del cinema virtuale. MATRIX REVOLUTIONS di Andy e Larry Wachowski con Keanu Reeves, Carrie-Ann Moss; Usa, 2003 TORINO, cinema Ideal, Pathè, Reposi MILANO, Corallo, Ducale GENOVA, Cineplex, Uci ROMA. Adriano, Atlantic, Cineland, Gulliver, Lux, Pasquino, Warner Village NAPOLI, Med, Warner Village PALERMO. Abc Laurence Fishbume-Morpheus DRAMMATICO «Asnake ofjune» IL titolo del film giapponese in bianco, blu e nero, premiato in «Controcorrente» all'ultima Mostra di Venezia, significa «un serpente di giugno», e il serpente è un personaggio enigmatico che porta turbamento nella vita serena d'una coppia coniugale risvegliando i loro sensi assopiti. Una trentenne che lavora come consulente psicologica telefonica di persone nei guai, un uomo d'affari ossessionato dal lavoro e dalla pulizia, coppia benestante e contenta senza rapporti sessuali, affronta un ritomo del sesso inteso come desiderio di vivere la vita pienamente, al massimo, e come eliminazione del senso di vuoto che opprime la loro esistenza confortevole. ASNAKEOFJUNE di ShinyaTsukamoto con Asuka Kurosawa, Yuji Koutari; Giappone, 2003 TORINO, cinema Fratelli Marx HORROR «Non aprite quella porta» IL rifacimento del classico horror diretto da Tobe Hopper nel 1974, e prolungato in due sèguiti nel 1980 e 1990, si ispira come l'originale a un fatto di cronaca orripilante. Nell'agosto 1973 la polizia del Texas trovò nella fattoria isolata di un ex dipendente del Mattatoio della contea di Travis i resti di 33 vittime umane, fatte a pezzi con la motosega e private della faccia, con cui l'assassino si confezionava delle maschere. Considerato il più famoso caso di omicidio collettivo, quando il fatto diventò un film che per la prima volta analizzava in tutta la sua fisicità lo smembramento del corpo umano introdusse un mutamento nel genere horror degli Anni Settanta e Ottanta. Il rifacimento è meno allusivo dell'originale, più esplicito nel mostrare i massacri e quindi meno suggestivo, troppo indulgente alla rozza macelleria. La famiglia complice delpluriassassino della motosega è composta di personaggi troppo schematici (ma «lo sceriffo», immagine parodistico-degenerata dell'autorità, mette davvero paura). L'ultima vittima, Jessica Biel, testimonial dell'Oréal, risulta grazie agli effetti speciali un'atleta energica e veloce di livello ultraolimpionico. NON APRITE QUELLA PORTA di Marcus Nispel con Jessica Biel, Jonathan Tuckee, Erica Leehrsen; Usa, 2003 TORINO, cinema Lux, Medusa, Pathè, Warner Village MILANO, Pasquirolo, San Carlo, Splendor; GENOVA. Cineplex, Uci; ROMA, Adriano, Alhambra, Ambassade, Atlantic, Barberini, Broadway. Cineland, Galaxy, Gulliver, Overlook, Reale, Royal, Stardust, Trianon, Uci, Warner Moderno, Warner Village NAPOLI. Arcobaleno, Duel, Felix, Med, Modernissimo, Warner Village PALERMO. Finocchiaro, Tiffany COMMEDIA «LoveActually» perHughGrant LO sceneggiatore di «Quattro matrimoni e un funerale» e di «Notting Hill», Richard Curtis, debutta nella regia, naturalmente dirigendo una commedia sentimentale interpretata da Hugh Grant. Il protagonista è il nuovo primo ministro inglese, scapolo, innamorato e infastidito dall'insopportabile arrogante presidente degh Stati Uniti Billy Bob Thomton (chissà che non siano davvero questi i rapporti tra Blair e Bush). Altre coppie intrecciano amori e disamori poco prima di Natale a Londra e (brevemente) in Francia. La commedia è magari troppo affollata p inevitabilmente piuttosto melensa, però a suo modo irresistibile anche grazie al gruppo di bravi attori. LOVEACTUALLY di Richard Curtis; con Hugh Grant, Billy BobThornton, Colin Firth, Emma Thompson, Liam Neeson; Ingh,, 2003 TORINO, cinema Ambrosio, Cineplex, Eliseo, Ideal, Medusa, Pathè, Reposi, Warner; MILANO, Brera, Maestoso, Odeon, Splendor; GENOVA Cineplex, Olimpia, Uci; ROMA, Alhambra, Andromeda, Barberini, Cineland, Onestar, Embassy, Eurcine, Giulio C, Greenwich, Gulliver, Jolly, King, Maestoso, Metropolitan, Missouri, Odeon, Stardust, Uci, Warner M, e V.; NAPOLI, Acacia, Empire, La Perla, Med, W?,rner; PALERMO, Golden,,..;', Metropolitan COMMEDIA «Elf» per bambini FOLLETTI, gnomi, spiritelli, elfi in uno dei primi film natalizi per bambini, interpretato dal comico televisivo americano Will Ferrell dello show «Sathurday Night Live». Un orfanello si trova per caso a crescere nel laboratorio di Papà Natale al Polo Nord, ma diventato uomo risulta troppo alto e grosso per poter vivere tra gli elfi. Deve ritrovare la propria famiglia. Parte per New York, mcontra fortunosamente il padre che è editore di libri per bambini, scopre un altro mondo più gelido del Polo Nord, salva il vero significato e lo spirito del Natale nella città che Uba dimenticati. Inevitabilmente melenso, il film è tuttavia aggraziato. ELF di Jon Favreau con Will Ferrell, James Caan, Mary Steenburgen; Usa, 2003 TORINO, cinema Medusa, Pathé MILANO. San Carlo e Splendor (da sabato solo al pomeriggio) GENOVA, Aurora, Cineplex, Uci ROMA, Adriano, Atlantic, Gulliver, Overlook, Missouri, Stardust, Uci, Warner Village NAPOLI, Delle Palme, Felix, Med, Plaza PALERMO. Abc COMMEDIA «Vodka Lemon» in Armenia E I interessante scoprire film che portano la cultura e l'esperienza di altra gente. Il regista Hiner Saleem,40 anni, è nato nel Kurdistan iracheno, «Vodka Lemon» è ambientato nell'Armenia dopo la fine dell' Unione Sovietica. La storia racconta d'un pensionato vedovo, padre d'un figlio alcolizzato che sta a Parigi e di una figlia molto bella, della sua straziante povertà (di pensione prende sette dollari mensili), del suo incontro con una vedova cinquantenne avvenuto al cimitero, di una lettera inaspettata. La commedia (o tragicommedia) è stata presentata con successo in «Controcorrente» all'ultima Mostra del cinema di Venezia. VODKA LEMON di Hiner Saleem con Romìk Avinian, Lala Sarkìsian; Francia, 2003 TORINO, cinema Nazionale MILANO. Colosseo GENOVA. Ariston NAPOLI. Modernissimo ANIMAZIONE «Opopomoz» a Napoli gt OPOPOMOZ» è ima formula " magica. Napoli (città natale del presepio e dell'autore Enzo D'Alò), rappresentata con dolcezza, è il luogo in cui tre inviati del Diavolo tentano di convincere un bambino, inasprito e geloso per l'imminente arrivo d'un fratellino che potrebbe sottrargli parte dell'attenzione e dell'affetto dei genitori, a impedire la nascita contemporanea di quel fratellino e di Gesù, così da eliminare l'odiato Natale. La sceneggiatura è di Furio e Giacomo Scarpelli, le musiche sono di Pino Daniele, tra le voci figurano quelle di Silvio Orlando, John Turturro, Pappe Barra, Oreste Lionello, Fabio Volo, Vincenzo Salemme. OPOPOMOZ di Enzo D'Alò creazione dei personaggi Walter Ca- vazzutì; Italia/Spagna, 2003 TORINO, cinema Adua, Cineplex, Nazionale MILANO. Arti GENOVA. Cineplex, Uci ROMA, Adriano, Alhambra, Ambassade, Atlantic, Cineland, Del Piccoli, Galaxy, Gulliver, Madison, Reale, Trianon, Universal, Warner Village NAPOLI, Duel, Felix, Filangieri, Med, Modernissimo, Plaza PALERMO, Imperia Un'immagine del film di Enzo D'Alò