I sei magici sigilli ddrimperatore Schumacher

I sei magici sigilli ddrimperatore Schumacher DALPRIMOTRIONFO CON LABEIMIONM I sei magici sigilli dell'imperatore Schumacher Così l'inossidabile fuoriclasse tedesco ha superato anche un mito come Fangio MICHAEL Schumacher ha superato Juan Manuel Fangio, Cinque titoli mondiah il fuoriclasse argentino, sei il tedesco. Due primati ohe però non si possono paragonare. Epoche diverse: ai tempi di Fangio si disputavano meno gare e la-guida era soprattuttto un fatto di talento e di coraggio. Oggi il calendario è molto più fitto, insieme alle doti, comunque necessarie, per pilotare al meglio le monoposto, d vogliono ar he una eccellente preparazione fisica, un rapporto stretto con gli ingegneri, la capacità di dominare e di utilizzare le nuove tecnologie. Le corse in questi anni sono diventate anche una questione più complessa con un peso determinante affidatìo alle tattiche. In questo Michael Schumacher è campicne. Per la sua bravura, per la capacità di tenere sempre ritmi elevati, per la lucidità che sa esprimere durante un Gran Premio. Detto questo, Schumi è comunque il driver die ha vinto più di tutti da quando è natalaFonnula 1. E' stato seconde in due campionati ('97 e '98), terzoin altrettanti ('92 e '96). Gli altri il Kaiser (uno dei suoi sopranno¬ mi) li ha vinti tutti: 1994,1995, 2000, 2001,2002 e 2i,d3, uguagliando anche il record di e Tattro titoli consecutivi che era stato stabilito dallo stesso Fangio dal 1954 al 1957; Successi ottenuti in qualche occasione all'ultimo istante q con maggiori difficoltà, altri celebrati con largo anticipo. Ecco la storia dei suoi sei Mondiah, IL PRIMO: 1994. Alla guida della Benetton, unica vettura di vertice equipaggiata con motore 8 cilindri (Ford-Cosworth) contro i più potenti V10 messi in pista da Ferrari, Renault, Peugeot e Yamaha. Schumi lotta coire un leone contro il favorito Damon Hill su Williams. Si aggiudica 8 gare, ma deve arrivare alPultinia, in Australia, per conquistare il titolo. Si prende la prima fila, ha 1 punto di vantaggio sul rivale inglese. Riesce a essere molto veloce, segnali giro migliore,, ma esce a pista nel finale, urtando contro le protezioni. La sua auto rimbalza nel circuito e centra la monoposto di Hill. Entrambi ritiralì] il tedesco è primo in classifica. ma c'è polemica sull'incidente. C'è chi sostiene che la sua manovra sia stata voluta. Lui nega e si gode il primòtitolo. IL BIS: 1995. Non c'è storia. La Benetton ha il, propulsore della Renault e la musica, almeno in fatto di potenza, è cambiata. Schumi si aggiudica nove corse e stacca il povero Hill (che si prenderà però la rivincita l'anno dopo) di 38 punti. Per la prima volta vince il «suo» Gran Premio di Germania a Hockenheim. Gli avversari non sono agguerriti. La Ferrari, con Alesi e Beriger, deve accontentarsi di un solo successo, l'unico del pilota francese, in Canada. Ma Schumacher è già avviato verso Maranello. Contattato da Jean Todt con il beneplacito di Luca Montezemolo, accetta la sfida per riportare in alto il Cavallino. IL PRIMO IN ROSSO: 2000. Schumi, dopo una stagione di rodaggio con una squadra ancora da registrare e una vettura non competitiva, vince tre corse nel 1996. Nel 1997 viene beffato all'ultima gara da Villeneuve, l'anno dopo da Hakkinen a Suzuka, nel 1999 si rompe una gamba a Sìlverstone uscendo di pista. Ma nel 2000 è un trionfo. La Ferrari è velocissima, Michael, aiutato da Rubens Barrichello, si impone in nòve corse e batte Hakkinen di 19 punti. Maranello è ancora campione costruttori. La Ferrari ritrova anche il titolo pUoti abbattendo un muro che resisteva da 21 anni (Schèckter, 1979). A Suzuka tutta la squadra in parrucca rossa, compreso Luca Montezemolo, il presidente più felice del mondo. IL POKER: 2001. La favola continua. La McLaren, con Hakkinen verso il ritiro, punta su un cavallo sbagliato: Coulthard. Schumacher lo fa a pezzi, vince con 5 gare d'anticipo e conclude la stagione con 9 affermazioni. Lo scozzese ha 58 punti di distacco, un abisso. In Giappone la Ferrari festeggia il terzo titolo Costruttori consecutivo. QUINTO TITOLO: 2002. Cavalcata senza precedenti. La F2002 è un fulpiine, annichilisce gli avversari. Quindici vittorie, 11 di Schumacher, 4 di Barrichello. Vengono cancellati tutti i primati, il tedesco è campione già nel Gp di Francia a luglio, ma riesce a imporsi ancora In Germania ; Belgio e Giappone. Quarto Mondiale Costrutton per Maranello. Una supremazia che indispettisce la Federazione, tanto che d Presidente, Max Mosley, impone cambiamenti al regolamento. IL .PIÙ BELLO: 20P'. Comincia male per la Ferrari che getta via punti possibili in Australia, Malesia e Brasile. Ma a Imola torna al primo posto ancora con la F2002 e poi vince al debutto della F2003 in Spagna. In testa al campionato si porta Raikkonen, ma Schumi insegne e supera il finlandese in Canada. Arrivano però momenti diffiefli e in Ungheria a metà agosto è quasi un disastro. C'è chi dice che Schumacher sia ormai scarico e la Ferrari non competitiva. Invece a Monza il tedesco con.una gara perfetta attua un autentico ribaltone, ingaggiando un aspro duello (vincente) con Montoya. Poi il trionfo di Indy che mette fuori causa Montoya e l'ottavo posto a Suzuka.. nella bellissima gara vinta da Barrichello, che gli assicura il successo per due punti su Raikkonen e la sesta corona iridata, [e. eh.] Nessuno mai come lui da quando esiste la F1 Inimitabile per la bravura nel reggere sempre i ritmi più elevati e per la lucidità in gara Un baciò alla moglie Corinna: Michael Schumacher si è concesso questa pubblica tenerezza per festeggiare l'ultimo titolo mondiale conquistato