Interpretare la montagna

Interpretare la montagna ANDAR PER MOSTRE Interpretare la montagna I ANGELO MISTRANGELOC 1 La settimana delle mostre propone, tra le numerose iniziative, la rassegna «Montagne incise», con jalografie di Gianni Verna e Gianfranco Schialvino, che s'inaugura alle 17, a Palazzo Cisterna, in via Maria Vittoria 12. Promossa dall'Assessorato alla Cultura della Provincia e organizzata dall'Associazione Nuova Xilografìa, l'esposizione mette in evidenza l'esperienza di questi due artisti legati a una rigorosa ricerca intorno all'impiego della xilografia per la realizzazione di intensi fogli di grafica, alla definizione di una figurazione che, in questa occasione, è caratterizzata dall'interpretazione della montagna. E in tale direzione, si esprime l'essenza del discorso di Verna che trae dall'osservazione del paesaggio montano pagine vigorose e contraddistinte dal fascino della «Punta Basai» e de «La Grivola», mentre Schialvino elabora con una linea incisiva l'intreccio dei rami degli alberi di un bosco o un essenziale crepaccio, che sembra tendere all'astrattismo e a un dire «incline alla riflessione», suggerisce Paolo Bellini in catalogo (sino al 20 dicembre, orario: 9-18, sabato 9-12). L'opera di Verna e Schialvino è inoltre oggetto di una seconda mostra, che si apre il 6 dicembre, alle 18, alla Galleria «n Quadrato» di Chieri. Intitolate «Bestiario» e accompagnate da un testo di Nico Orengo, queste ultime incisioni rivelano l'attenzione con la quale guardano alla natura e all'ambiente (via Palazzo di Città 1, sino al 10 gennaio, con orario 17-19,30, tei. 0119408672). Alla Galleria Arteregina, in corso Regina Margherita 19 I/e, la personale di Antonio Carena rinnova l'incontro con un dettato tra denuncia sociale («Descalatiom») e la lirica composizione «Ipotesi di pae¬ saggio», tra la vibrazione del colore azzurro e l'accensione delle bianche nuvole intessute di luce, tra un frammento di cielo e il segno die fissa nello spazio un nuovo e significativo ideogramma (orario: 15-19,30, tei. 0114732380). La dimensione di Carena - scrive Francesco De Bartolomeis - non è solo quella artistica, ma vi si apprezza «la sensibilità, la gentilezza, la discrezione» e, contemporaneamente, rivela il senso ai una determinante appartenenza al proprio tempo, ai sogni, alle attese dell'umanità. Carena sa misurare la propria visione del vero attraverso una sottile ironia, una sapiente elaborazione di un tema che da sempre scandisce un vitale e interiorizzato impegno che trasmette ai suoi allievi.

Luoghi citati: Chieri