Saozzata dal killer sulla il di casa

Saozzata dal killer sulla il di casa A MONDOVI'. LE INDAGINI VICINE A UNA SVOLTA Saozzata dal killer sulla il di casa L'assassino si è nascosto all'alba dietro a una siepe, ha aspettato che la donna uscisse per andare al lavoro e l'ha colpita dieci volte Spariti borsa e cellulare: forse l'omicida voleva simulare una rapina Gianni Scarpate MONDOVI' Una decina di colpi inferti con un coltello in tutto il corpo e uno mortale al collo. Così è stata uccisa, ieri mattina, alle 7,30, Maria Dotto, 47 anni, sarta in un laboratorio di confezioni, che era appena uscita di casa per andare al lavoro poco distante. Un delitto spietato, ma l'assassino potrebbe avere le ore contate. E' succèsso nel Cuneese, in una frazione di Mondovì, San Giovanni dei Covoni, poche case sparse poco fuori il paese. La vittima viveva da sola in un alloggio di una palazzina a due piani, in via Graterria 46, dove abitano quattro famiglie. Originaria di Sant'Albano, un paese vicino a Mondovì dove vive anche la sorella, due anni^ fa si era separata dal marito, Aureliano Cazzoni, 49 anni, perito che lavora alle Officine Meccaniche Monregalesi, ma era rimasta ad abitare nella, loro casa, affittata circa vent'anni fa. L'uomo, invece, si era trasferito con una nuova compagna, in città. Nessuno ha assistito al delitto. A dare l'allarme è stato un vicino di casa che dalla finestra ha notato il corpo della donna, riverso in una pozza di sangue davanti all'ingresso del piccolo condominio. I carabinieri sono arrivati in pochi minuti. E dopo qualche ora hanno raccolto i primi elementi utili per ricostruire le ultime ore della donna, le sue conoscenze. Il sostituto procuratore Ezio Basso di Mondovì ha sentito numerose persone: l'ex marito, parenti, amici e conoscenti della vittima. Le indagini hanno escluso quasi subito che si potesse trattare di un delitto compiuto da un rapinatore, anche se sono spariti la borsa con documenti ed effetti personali, compreso il telefonino. Ci sarebbe una pista precisa. In serata il pm ha dichiarato: «L'assassino della donna potrebbe avere le ore contate. Anche se non risul- ta- ancora alcun iscritto sul registro degli indagati, c'è una persona sulla quale si stanno eseguendo i controlli e nei cui confronti potrebbero essere presi provvedimenti a breve». Nessuno ha visto l'assassino, che con tutta probabilità ha atteso la donna, nascosto dietro un cespuglio del giardino. L'omicida ha aggredito la sarta, colpendola più volte al collo e al petto, mentre stava per andare nel garage a prendere l'auto. La donna aveva in mano un sacchetto di plastica trovato poi a pochi metri dal cadavere, aPP0ggiat0 contro un albero. La busta di plastica conteneva il suo pranzo, una mela e un panino. La donna lavorava da due mesi al laboratorio artigianale «E.b.o.» come sarta, addetta alle macchine cucitrici. «Sono sgomenta - dice la titolare Monica Eula -. Qualche giorno fa vedendola triste le avevo chiesto il perchè e lei aveva risposto che aveva qualche problema. La sera prima Mariuccia ci ha salutato sorridendo, come sempre. L'aspettavo alle 8, invece ho visto arrivare i carabinieri che mi hanno raccontato l'accaduto». Era una donna attiva «Mariuccia», frequentava una palestra per tenersi in forma. Era molto riservata sulla sua vita privata. «Aveva passato un brutto periodo dopo la separazione dal marito - dice una vicina di casa -. Forse non accettava la solitudine». Gli inquirenti stanno cercando di capire se «Mariuccia» frequentasse qualcuno negli ultimi tempi». C'è un episodio inquietante: il 30 ottobre, il giorno prima del suo quarantasettesimo compleanno, qualcuno tagliò i pneumatici della sua auto. Maria Dotto se ne accorse all'uscita dal lavoro. Rientrò di corsa, turbata, nel laboratorio e disse forte: «C'è qualcuno che mi odia». Un altro elemento inquietante è che l'assassino doveva conoscere bene la donna e tutti i suoi spostamenti. Sapeva anche che proprio di recente aveva cambiato orario di lavoro. Da qualche tempo il laboratorio aveva adottato l'orario continuato con una pausa pranzo breve, dalle 12,30 alle 13. Così Maria Dotto, solo da pochi giorni, usciva di casa un po' dopo rispetto al solito. Un mesefa alla vigilia della festa di compleanno la donna (separata da due anni) aveva trovato l'auto con i pneumatici tagliati Si era confidata con i colleghi «Qualcuno mi odia» Da poco aveva cambiato orario Il delitto è avvenuto all'alba: la donna era appena uscita di casa per raggiungere li lavoro

Persone citate: Aureliano Cazzoni, Ezio Basso, Maria Dotto, Monica Eula

Luoghi citati: Mondovi', Mondovì, Sant'albano