Nel cuore triste della Romagna risucchiati dalla rabbia di Bla

Nel cuore triste della Romagna risucchiati dalla rabbia di Bla LIBRI 8l C «Alla grande», il terzo romanzo di Cristiano Cavina La vita quasi epica e i gesti quotidiani di un ragazzino ribelle Nel cuore triste della Romagna risucchiati dalla rabbia di Bla Savina Neirotti SUBITO, neUe prime righe, una confessione: Bastiano Casaccia di fronte aU'«arci», come lo chiama lui, U prete del paese, voce del Signore a Casola Valsenio, in Romagna. Ma Bastiano, detto Bla, non riesce a dire la verità. Tutto è come dovrebbe essere, l'arciprete si mette la sciarpa viola al coUo, si siede davanti al ragazzino a capo chino, affronta U discorso in modo diretta senza giri di parole, ma Bastiano svicola, facendoci sorridere per i goffi tentativi di non confessare, e aUa fine non si sente «per niente a posto». Ha buttato giù daUa riva un bidone deUa spazzatura, in un attacco di rabbia, frustrato perché aveva sognato di farci un sommergibile enorme, con U bidone, e aveva scoperto che in realtà di spazio ce ne era ben poco. Tutto ci viene raccontato in un passato cucito addosso come U presente. Bastiano parla, e U lettore è U con lui, anzi addirittura U lettore diventa Bastiano, anche se U ragazzo ha undici anni, vive neUe case popolari, sfreccia ovunque con la sua Turboberta (la bicicletta) e ha degU attacchi di rabbia potenti che gU fanno combinare miUe guai. La storia che il libro racconta diventa quasi secondaria, perché daUo sfondo emergono situazioni quotidiane descrìtte in modo vivace e nitido attraverso gU occhi del protagonista. Una realtà descrìtta «aUa grande», da un ragazzo che si sente e vive «AUa grande». Siamo U con Bastiano, mentre guarda U soffitto concentrato, sperando che il suo sguardo arrivi a Dio, e con Dorma (tutti i suoi amici hanno un soprannome) che si guarda la punta dei piedi per la vergogna, e siamo neUa chiesa che prima è «un cannoneggiamento di colpi di tosse» e poi bisbigUa, come imbarazzata per l'attacco di epUessia di Fattura (un altro amico). E vediamo e sentiamo quasi sotto le dita la sdraio di tela verde su cui sta seduta la nonna, e le vene verdi e viola che sporgono suUe gambe deUa mamma «sopra i calzettoni arrotolati». E auoora Bastiano che abbassa la testa, struscia i piedi, fischietta, deglutisce, gira su e giù, sciabatta, si pulisce il naso neUa manica, si infila le mani in tasca e cincischia con queUo che c'è dentro.... immondo di piccoh gesti che Uluminano i pensieri, die non mancano, perché Bla parla con U Signore, fa calcoU e promesse e si osserva mentre perde il controUo, sa quando ne sta per combinarne una deUe sue e anche come si sentirà dopo, e come si sentirà la madre, che viene sempre a tirarlo fuori dai guai, ma die la sera, quando va a letto «butta fuori l'aria», piv die stanca, "possala. Tutt intomo, le case popolari animate da tanti personaggi, ognuno con un suo crucdo, al punto che «se c'era una colonna sonora era qualcuno che piange¬ va». E infatti U lettore, anche se viene quasi risucchiato dentro al libro daU'energia di questo ragazzino, sa perfettamente perché Bla è arrabbiato. Bla non conosce suo padre, non sa neanche che mestiere faceva, e si vergogna davanti ai compagni. Bla vorrebbe compiere grandi imprese come lo zio Paolo e soffre nel vedere la fatica che sua madre fa per trovare i soldi e tirare avanti. E aUora sogna di costruire un sommergibile per andare in fondo al laghetto e raccogUere il sacco nero pieno di monete del Mago Mammola. Bla vorrebbe fare felice sua madre, che adora, ma si rende conto di essere a volte un problema per lei. Bla deve affrontare ogni giorno le prese in giro e le botte dei ragazzi più grandi, come Mone, e a tratti qualcosa di invisibUe gU sale dentro, qualcosa da cui lui stesso non riesce a difendersi «L'idea mi saU in testa gocciolante d'oUo, ringhiando come una tigre affamata. Un po' mi fece paura. Non feci niente per rigettarla neUe profondità da dove era saUta. Quando mi arrivò al centro deUa testa, si trasformò in un volo impazzito di uccelli in gabbia...». Dopo aver sparato del siUcone in facda a Mone, Bastiano finisce in riformatorio, ma anche U riesce a trovare una dimensione epica: «AUa fine, potevo sempre dire che mi avevano messo in un campo di addestramento», e una fidanzata (cui scrìvere lettere, da lontano). ^^ MI prendevano &W spesso di questi attacchi e lì per li mi piaceva un sacco lasciarmi andare. Mi sentivo come un sasso scagliato contro una A A bella vetrata y y ^^ Il futuro mi ^™ fece una sfilata davanti agli occhi ammiccando sopra una lunga scia di raso rosso. Mi passai la lingua sulle labbra cercandone il sapore Una delizia. 59 L'AUTORE L'AUTORE Un particolare della copertina di «Alla grande» di Cristiano Cavina (Marcosy Marcos)

Persone citate: Casaccia, Cristiano Cavina, Dorma, Mago Mammola, Marcosy Marcos, Savina Neirotti

Luoghi citati: Casola Valsenio, Romagna