A occhi bendati di Guido Curto

A occhi bendati P O 1 R I N O A occhi bendati Sculture da accarezzare accompagnati dai ciechi «A' propos de Venus» di Busso AMMIRARE delle opere d'arte stando ad occhi chiusi, può sembrare un paradosso o una burla. Siamo cosi convinti che l'esperienza estetica sia un fatto esclusivamente visivo da ritenere impossibile ogni altro tipo di lettura e di fruizione. Contro questo pregiudizio (e contro altri più gravi pregiudizi!) da tempo si batte Giovanni Bosio, un non vedente, che ha organizzato a Poirino (con l'appoggio dell'amministrazione comunale, dell'Unione Itahana Ciechi, dell'Associazione Homerus e del Lions Club di Poirino e Santena) una mostra davvero singolare intitolata «Arte nel Buio». In via Cristoforo Colombo 26, all'interno del vecchio «Molino» di via Colombo 26 riconvertito di recente in un vasto e luminoso loft, sono esposte fino al 30 novembre una ventina tra sculture e installazioni, realizzate da tre artisti contemporanei attivi in Piemonte; Gianni Busso, Caterina Luciano e Antje Rieck. Il visitatore può «vedere» la mostra sólo a occhi bendati e viene guidato nel percorso espositivo da una persona cieca, che l'aiuta a sentire la bellezza usando solo le mani, il tatto. Toccando le opere, abolendo per un istante lo sguardo, si possono apprezzare megho le caratteristiche precipue della scultura e quelli che la critica d'arte definisce i Valori Plastici. Meritano davvero di essere accarezzati i seducenti lavori di Gianni Busso, docente di Tecniche del Marmo all'Accademia Albertina di Torino. Busso espone cinque teste marmoree, riproduzione fedele dei volti di altrettante Veneri della statuaria classica; accostate insieme esse diventano un lavoro unitario che ha come tema il rapporto tra la bellezza femminile e il desiderio maschile. All'Accademia Albertina si sono formate anche le altre due protagoniste di questa mostra: Caterina Luciano e Antje Rieck. La tedesca Rieck presenta una grande scultura in legno di ciliegio, d'aspetto biomorfo e dei possenti blocchi di marmo, da lei appena sbozzati alla ricerca dell'astrazione pura. Caterina Luciano ha realizzato, invece, un'installazione figurativa, di genere Post Human, costituita da 18 calchi in gesso di volti umani, dei suoi più cari amici, tutti immersi in una soffice coltre di neve artificiale e per questo simili ad angeli affioranti da un ovattato aldilà. La mostra è aperta sabato 29 e domenica 30 dalle 10,30 alle 19,30; negli altri giorni su appuntamento tei. GII 9450080. Guido Curto «A' propos de Venus» di Busso

Persone citate: Antje Rieck, Caterina Luciano, Gianni Busso, Giovanni Bosio, Post Human, Rieck

Luoghi citati: Busso, Piemonte, Poirino, Santena, Torino