Giovani per sempre

Giovani per sempre Giovani per sempre C^E' un piccolo e giovane festival a Torino che si chiama Sottodiciotto. E' piccolo anagraficamente e finanziariamente; è giovane per vocazione e per scelta, e lo sarà sempre, perché le storie per immagini di cui si nutre non hanno ancora le rughe. Non è paludato, come a volte capita a questi «eventi» e non cavalca temi alla moda. Tenta, e questo è il suo primo obiettivo, di dare spazio alla creatività delle nuove generazioni che, alla penna e al diario così cari ai loro genitori, preferiscono, per raccontare il mondo e raccontarsi, imbracciare una videocamera. Il Festival, nel redigere il bando, non pone paletti: il tema assegnato è infatti libero. Primo risultato: una valanga di corti provenienti dalle scuole di tutta Italia e tanti lavori realizzati in modo autonomo dagli under 18: opere che narrano storie o documentano realtà, in modi diversissimi. Il secondo: migliaia di ragazzi, insegnanti, operatori e genitori che giungeranno a Torino per seguire le proiezioni dei due concorsi e i tanti seminari e laboratori didattici offerti dal Festival. Non è poco per una città come la nostra, che sta investendo in cultura per potenziare l'afflusso turistico. Sottodiciotto, sin dalla prima edizione, ha imboccato anche un secondo percorso di ricerca, con l'ambizione di diventare nel tempo una manifestazione in grado di declinare il «cinema giovane» in modo ricco, sfaccettato, con percorsi differenziati. Senza dimenticare, però, di costruire ogni anno un programma riconoscibile per coerenza e compattezza interna. Di qui l'individuazione innanzitutto di un tema che in ogni edizione costituisca il filo rosso e il collante tra i diversi appuntamenti. Forse inconsciamente tormentati dalle devastanti guerre dell'ultimo periodo, abbiamo eletto «il conflitto» a tema dell'anno. Naturalmente, nel caso di Sottodiciotto, si tratta dei tanti conflitti e contrasti vissuti dai giovani rispetto alle istituzioni (scuola e famiglia), ai coetanei, ai legami affettivi, alle amicizie, al mondo in generale... Il palinsesto della quarta edizione, seguendo queste premesse, ospita numerosi programmi e proiezioni speciali in cui s'impc igono, e non solo numericamente, molte presenze al femminile: stiamo parlando delle cineaste Francesca Archibugi, Costanza Quatriglio e Wilma Labate, della francese Julie Bertuccelli, nonché di una delle leggendarie interpreti della ribellione infantile, Inger Nilsson alias Pippi Calzelunghe. Non mancano i consueti appuntamenti con la musica, che prevedono ben tre concerti e il ricordo dedicato a Joe Strummer, leader dei Clash e straordinaria icona del punk. E ancora grandi anteprime nazionali, classici per l'infanzia, inediti dall'Iran piuttosto che dalla Svezia, scoperte cult, cartoons, incontri, omaggi a registi da non dimenticare... Non è certo un caso che il cinema adotti ultimamente con tanta frequenza il filtro della visione infantile e adolescenziale per raccontare le proprie storie: lo sguardo dei minori aiuta a smascherare il cinismo degli adulti, la loro mancanza di passioni. Sottodiciotto vorrebbe essere anche questo: un piccolo e giovane segnale lanciato al mondo dei «grandi». SaraCorteiiazzo Adriana Bevione Direttori del Festival

Persone citate: Adriana Bevione, Costanza Quatriglio, Francesca Archibugi, Inger Nilsson, Joe Strummer, Julie Bertuccelli, Pippi Calzelunghe, Wilma Labate

Luoghi citati: Iran, Italia, Svezia, Torino