Con la droga investivano nel commercio di Angelo Conti

Con la droga investivano nel commercio ALL'ALBA I CARABINIERI DEL REPARTO OPERATIVO BLOCCANO GLI SPACCIATORI E SCOPRONO SOSTANZE STUPEFACENTI Con la droga investivano nel commercio Smantellata organizzazione italo-maghrebina: 18 arresti Angelo Conti Famiglie maghrebine, grazie ai proventi del traffico di droga, si erano costruite, a Porta Palazzo, un piccolo impero. I carabinieri del Reparto Operativo di Torino hanno individuato un'articolata banda criminale che, da una decina d'anni, era dedita all'importazione di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti quali hashish, cocaina ed ecstasy, arrestando complessivamente 18 persone, tutte colpite da ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Torino,. Salvatori. All'alba di ieri, con un'operazione scattata contemporaneamente a Torino e in diverse città italiane, i carabinieri hanno sgominato quella che gli investigatori definiscono dapiù complessa associazione per definquere maghrebina mai individuata in Piemonte». Gii arresti costituiscono l'atto finale di un'operazione, coordinata dal pm Tatangelo, che si è sviluppata per oltre un anno in collaborazione con la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, con organismi del Ministero dell'Interno operanti all'estero e con varie polizie straniere, e che nei mesi scorsi aveva già portato all'arresto di 27 persone ed al sequestro di oltre una tonnellata di hashish, di circa 10 chilogrammi di cocaina purissima e di 40.000 pasticche di ecstasy. I membri dell'organizzazione, composta da cittadini italiani e marocchini, importavano l'hashish e la cocaina in Italia seguendo una rotta che partiva dal Marocco e dalla Colombia per raggiungere il nostro paese attraverso la Spagna, mentre l'ecstasy veniva importato dall'Olanda. Sono stati individuati anche i cassieri dell'organizzazione, tre cittadini marocchini, che provvedevano a movimentare le ingentissime somme di denaro provento del lucroso traffico, investendole parte in attività commerciali in Italia, parte trasferendole direttamente in paesi del Maghreb. In manette sono finiti Bouazza Azzaoui, nato a Marif Ben Ahmed (Marocco) nel '53, via Gorizia 94 (titolare di un bazar e di una macelleria); Cheriki Lahraichi, nato a Boiuled (Marocco) nel '68, corso Potenza 188; Abdelaziz Khannouj, nato a Youssoufia (Marocco) nel '68, via Pinerolo 41; Hammadi Lahrichi, nato a Ouled Youssef (Marocco) nel '76, via Piria 12; Mustapha Lahraichi, nato a Ouled Youssef (Marocco) nel '78, via Pirla 12; MohamedAfif, nato a Ouled Abdellah (Marocco) nel '78, via Piria 12; Ahmed Hamdaoui, nato a Ouled Youssef (Marocco) nel '69, residente a Seregno (MI) in via Pascoli 10; Salah Elhachimi, nato a Klaa Sraghna (Marocco) nel '66, domciliato a Carrara Avanza (MS) in via Carriona 490; Hassan Charkane, nato a Casablanca (Marocco) nel '64, via degli Ulivi 94; Tarik Morchid, nato a Casablanca (Marocco) nel '76, via Bologna 267/10; Tommaso Callipo, nato a Sant'Onofrio (CZ), in corso Cincinnato 217 ; Fatidha Tlidi, nata Khouribga (Marocco), nel '71, corso Po- tenza 188; Hamid Khannouj, nato in Marocco nel '73, via Pacinotti 6; Antonio Chino, nato a Saluzzo nel '50, Villareggia, via Nuova 44; Pasquale BorreUi, nato a Napoli nel '55, residente a NapoU, quartiere Barra, traversa 5; Riccardo De Capitani, nato a Milano nel '54, residente a Trezzano sul Naviglio (Milano) in via Pergolesi 12/a; Antonino Larosa, nato a Cittanova (Reggio Calabria) nel '52, residente a Rodano (Milano) in via dellle querce 5/H, Camillo Maspi, nato a Napoli nel '63, residente a Alessandria in via Boves 9.