Trap ringrazia il cielo «Prego tutti i giorni»

Trap ringrazia il cielo «Prego tutti i giorni» L'URNA DI LISBONA REGALA ALL'ITALIA UN GRUPPO MORBIDO Trap ringrazia il cielo «Prego tutti i giorni» «Partiamo favoriti, che fortuna aver evitato Francia e Portogallo» Debutto il 14 giugno a Guimaraes contro la Danimarca di Olsen Però gli azzurri troveranno un eventuale quarto di finale da brividi LISBONA Se il buongiorno si vede dal mattino l'Italia - e il suo et Trapattoni - può essere contenta del futuro che l'aspetta. In ordine di apparizione, gli azzurri affronteranno: Danimarca, Svezia, Bulgaria. Evitati tutti i pericoli: niente Francia, niente Portogallo, niente Olanda. «Siamo favoriti, ma il rischio è proprio la presunzione itahea - ha detto Trap - perché ci consideriamo sempre i più belh: e se poi non vinciamo...». Il problema, se mai, arriverà dopo: il tabellone dei quarti opporrebbe all'Italia la vincente o la seconda del girone della morte, il D, quello con Olanda, Germania e Repubblica Ceca. «Poi vedremo, ora pensiamo a qualificarci. Se ho pregato? Sapete tutti che sono cattolico, e lo faccio sempre. Ringrazio Dio tutti i giorni, l'ho ringraziato di nuovo oggi. E' importante aver evitato Franci^ e PortogaHo, evitaris-nella.prima fase è molto iiqpiirtante, rpa a questo punto bisogna fare i conti con gli avversari che ci troviamo: a parte il gruppo D, tutti i gironi sono equilibrati, il nostro è facile, ma sulla carta: e si sa, nel calcio non conta la carta ma il campo. In Italia abbiamo un vizio: guardare ai nomi più che alla sostanza». Il timore di Trap, afflitto da cronico senso della precarietà dai Mondiali in poi, è la forma fìsica dei suoi assi: «Sarà fondamentale arrivare a giugno con i giocatori più rappresentativi non dico al top, ma senza infortuni o reduci da problemi fisici: altrimenti, lo scotto da pagare sarebbe alto», tanto più che la Svezia arriverà all'appuntamento portoghese a pieno campionato nazionale in corso. E più che alla Bulgaria («ha un pizzico di estro in più»), Trapattoni guarda alle due nazionali nordiche: «Affrontare svedesi e danesi nella prima fase del torneo è pericoloso, perché il loro approccio mentale è particolare: hanno un valore tecnico senza dubbio inferiore al nostro, ma forza fìsica, agonismo, concentrazione. A questi appuntamenti danno il massimo. diversamente da noi latini fragili proprio sotto questo aspetto». Tra l'altro, con la Danimarca era in cantiere un'amichevole, l'ultima prima dell'Europeo: «Ma Olsen mi ha detto scherzando: ci vediamo il 14 a Guimaraes...». Un'occhiata anche al calendario: «Si gioca ogni quattro giorni, ma l'avevo detto: l'Europeo è un torneo più duro del mondiale, non solo per le avversarie». Non cambia comunque il piano della nazionale: il ritiro resta a Lisbo¬ na, nella zona di Belem, tra il campo del Belenenses e il Pestana Carlton Palace, un albergo cinque stelle dichiarato monumento nazionale. Il 14 esordio con la Danimarca al Dom Alfonso Henriques (30.000 posti) di Guimaraes, 350 km a Nord di Lisbona;il 18la Svezia, nell'avveniristico impianto del Porto, il Dragao (52.000) di Porto, 330 km a Nord della capitale. E infine la chiusura il 22 con la Bulgaria, di nuovo a Guimaraes. [r. e] Salterà l'amichevole prevista contro i danesi Trap confessa: «Delle squadre nordiche mi fa paura la forza fisica» Ritiro confermato nella zona di Belem I et del girone azzurro: con Trapattoni, il bulgaro Plamen Markov, il danese Morten Olsen e lo svedese Lars Lagerback