«Porto a Reggio il cuore del mio Toro»

«Porto a Reggio il cuore del mio Toro» UN PUNTO PER I GRANATA A VERONA MENTRE UN GRANDE EX TORNA IN PISTA «Porto a Reggio il cuore del mio Toro» Camolese: la Calabria è il mio amuleto, insieme ci salveremo Aurelio Benigno TORINO Mentre i granata hanno strappato un punto comunque importante a Verona, sabato Giancarlo Camolese è diventato il nuovo allenatore della Reggina. E, dunque, ufficialmente un ex tecnico del Torino. Ha firmato un contratto annuale con l'opzione per il prossimo. Poi ha trascorso il weekend nella sua casa di Vinovo: per preparare le valigie, riordinare le idee e soprattutto stilare, con il fidato Antonio Pigino che lo seguirà nell'avventura, il nuovo programma di lavoro. Questa mattina a Reggio Calabria, al centro sportivo Sant'Agata, la presentazione. Allora Camolese, Reggio è entrata per la tèrza volta nella sua vita: tin predestinato? «E' vero. Ho vissuto una stagione fantastica da calciatore, ho conosciuto e sposato mia moglie Mary e adesso ci ritorno per un'impresa chepossoportareatermine: salva¬ re la Reggina. Una città che ho sempre avuto nel cuore, mi ha portato fortuna, quindi...». Però lei venne esonerato dal Toro proprio alla vigilia della trasferta di Reggio Calabria. «Infatti. Ho sempre detto che quella partita non l'avrai mai persa. Manca la controprova, ma sentivo che il mio Toro a Reggio non avrebbe falhto. Proprio perchè la città è il mio amuleto». Cosa porterà del suo passato in questa nuova avventura? «Il cuore del Toro. Il suo carattere, la grande cavalcata iniziata dal terz'ultimo posto in B e finita con due stagioni di A. Il Toro ce l'ho dentro, questo carattere mi aiuterà anche alla Reggina: come spirito assomiglia molto ai granata». Ha rifiutato altre panchine, compreso il Modena, perchè ha scelto la Reggina? «Mi piacciono il progetto, 11 società, gli uomini e l'ambiente. Ci sono i presupposti per centrare una grande salvezza». Ha visto la gara col Bologna? «Sono stato in famiglia, ho parlato a lungo con Pigino; ogni tanto davo uno sguardo alla partita: è mancato solo il gol, perchè non era facile, il pareggio va bene». Quanto ha sofferto in questo periodo dì inattività? «Mi mancavano il campo, la tuta d'allenamento, il lavoro, l'odore di uno spoghatoio, non vedevo l'ora di ricominciare». E il Toro? «Tornerà in serie A. Zaccarelli, Cravero ed Ezio Rossi stanno lavorando benissimo e nessuno meglio di me sa in quali condizioni devono muoversi. Eppure la squadra c'è, l'ambiente anche e con questo binomio tutto è più facile. Proprio ciò che ad un certo punto è mancato a me». Lascerà anche l'Università? «Ho offerto gratuitamente il mio contributo alla facoltà di Scienze Motorie e lo farò ancora. E' stata una gran bella esperienza, perchè insegnare calcio è la mia vita».

Persone citate: Antonio Pigino, Aurelio Benigno, Camolese, Cravero, Ezio Rossi, Giancarlo Camolese, Pigino, Zaccarelli