Alla ricerca del conto corrente dalle spese non troppo onerose

Alla ricerca del conto corrente dalle spese non troppo onerose LA POSTA Di MAGGI Alla ricerca del conto corrente dalle spese non troppo onerose 0 e mia moglie, con 2 figli e il nostro lavoro di infermieri ospedalieri, siamo alla ricerca di un c/c per l'accredito degli stipendi, l'utilizzo delle carte bancomat, i prelievi Atm e la domiciliazione delle bollette, con la possibilità dell'uso di Internet. I conti provati sinora (tutti bancari) sono ad interesse zero, ma con spese di gestione conto in continua crescita (H-4507o da gennaio a novembre 2003) e spese accessorie inconcepibili (è possibile che andando in rosso di poche decine di euro, oltre alle commissioni di massimo scoperto, agli interessi in doppia cifra si debba pagare una penale trimestrale?). Costante Perencin Borgaretto (TO) Il lettore segue la strada giusta: verificare le condizioni di mercato delle varie banche partendo dalle sue esigenze e tenendo solo conto di quelle. Essendo anche interessato ad avere l'accesso al banking on line, credo che debba sondare tutte le banche digitali e le divisioni online di quelle tradizionali. Le condizioni cambiano in rapporto ai costi interni di ogni realtà bancaria e alle pressioni della concorrenza. Non ci sono altre soluzioni, perché l'attività bancaria e i servizi bancari sono di natura commerciale e, legalmente e legittimamente, sono tutto meno che istituzioni di beneficenza. Un occhio lo getterei anche alle condizioni che praticano le Poste con il Bancoposta, protagonista ultimo arrivato in ordine di tempo nell'arena allargata della competizione bancaria, e con la dichiarata volontà di fornire servizi a costi contenuti. M Ristrutturazioni e relative detrazioni NEL luglio 2002 ho iniziato i lavori di manutenzione e ristrutturazione di un appartamento chiedendo di poter usufruire della detrazione d'imposta del 360Zo. I lavori si sono protratti sino al settembre 2003. Nel 2002 ho pagato, in acconto lavori, e 30.690,00 e ho detratto, con la dichiarazione redditi del 2003, e 1104,84 pari a un decimo di 11.048,40 C. Nel 2003 ho pagato, a saldo lavori, 46.533,70 e. Considerato che nel 2002 il limite massimo di spesa su cui applicare la detrazione era di 77.468,53 « mentre nel 2003 il limite è stato ridotto a 48.000,00 C, con la dichiarazione dei redditi del 2004 come dovrò regolarmi? F. Bastare (e-mail) La Finanziaria 2003, oltre a prorogare il bonus del 360Za ha modificato l'ammontare complessivo massimo delle spese annue sostenute, su cui è possibile calcolare tale detrazione, riducendolo, per le spese effettuate nel 2003, dai precedenti 77.468,53 6, ag i attuali 48.000,00 C Ma le limitazioni non sono finite qui, perché la norma ha disposto anche che, ai fini della determinazione dell' importo massimo su cui calcolare il bonus, se ci si trova in presenza di lavori che costituiscono mera prosecuzione di interventi avviati in anni precedenti, occorre tenere conto anche delle spese sostenute nel quinquennio 1998-2002. Tale novità limita il beneficio a coloro che si trovano nelle condizione di dover eseguire i lavori su di un ampio arco temporale. Veniamo al caso del lettore. Per quanto riguarda le spese sostenute nel 2002 nulla cambia e dovrà continuare a compilare nel quadro RP di Unico 2004 il rigo relativo a quanto pagato nel 2002 e detrarsi i suoi 1105,00 e per i prossimi 9 anni. Sempre nello stesso quadro dovrà poi compilare un altro rigo relativo alle spese sostenute nel 2003. L'importo su cui calcolare la detrazione sarà però di soli 17.310,00 e (48.000,00 meno le spese del 2002 pari a 30.690,00) il cui 3607o è quindi pari a 6.232,00 C, che dovrà essere ripartito in 10 rate da 623,00 e l'una. Il beneficio 2003 per il contribuente sarà quindi di 1728,006(1105 più 623). ^L La Banca Sella e l'indice del rischio DALLA scorsa settimana, a cura di Banca Sella, viene pubblicato, accanto al titolo in prima pagina, il valore del V.A.R. su due indici ed un cambio fra due valute; più precisamente il Mib30, ovvero l'indice azionario italiano calcolato sulle trenta azioni italiane più rappresentative fra quelle quotate sul listino Mibtel, il MTS Generale, ovvero l'indice obbligazionario riferito al mercato all'ingrosso dei tito¬ li di stato italiani, ed il valore del cambio Euro-Dollaro. Il V.A.R. (Vaine at Risk: valore a rischio) è una metodologia che si propone di fornire un grado del rischio di mercato, ovvero della possibilità di subire perdite finanziarie a causa dell'oscillazione del valore di mercato di uno o più titoli che si detengono in portafoglio; la base di calcolo per ottenere questa misura sono i valori assunti nel passato dal titolo oggetto dell'analisi. Più in particolare, il V.A.R., è definibile come la stima della massima perdita «potenziale» (quindi possibile, ma non certa) che un titolo, oppure un portafoglio di titoli, oppure ancora un indice di riferimento potrebbe subire, posta una cifra investita su di esso, con una certa probabilità (ovvero considerato una certa percentuale di tutti i casi verificatisi) ed entro un determinato orizzonte temporale; il V.A.R. si propone, in sostanza, di dipingere il peggiore fra gli scenari possibili tra quelli che si possono verificare, detenendo un titolo in portafoglio; è interessante far emergere la sostanziale differenza tra questa metodologia e altre che si propongono di stimare il rischio: dove solitamente viene operata una previsione sul comportamento nel futuro di un titolo, il V.A.R. propone una fotografia della peggiore, seppur estremamente improbabile, situazione che potrebbe verificarsi, invitando l'investitore a chiedersi se sarebbe in grado di sopportare, in termini di rischio che si sta assumendo, un accadimento come quello prospettato. Nella creazione del dato pubblicato. Banca Sella si riferisce ad un'ipotetica cifra investita di 100 6, su di un orizzonte temporale pari ad una settimana e considerato il 9907o dei casi possibili. Il significato del dato rilevato da Banca Sella settimanalmente indica cioè, quanti di quei 100 C sarebbero a rischio di perdita entro la prossima settimana, ipotizzando di investirli sul Mib30 o sul MTS Generale, o in Dollari americani, se si verificasse il peggior scenario, considerando il 990Zo dei casi possibili. Vale la pena sottolineare come, basandosi sul comportamento che il titolo in esame ha avuto nel passato, il valore restituito dal V.A.R. è un dato che ha funzione di indicatore e di termine di confronto per stabilire il livello di rischio di uno strumento finanziario e non di vera e propria previsione su di un' operazione finanziaria. Banca Sella utilizza il V.A.R. anche all'interno di una propria iniziativa molto più am- pia, denominata Termometro del Rischio, che è in sintesi una scala di misura studiata per aiutare il cliente a comprendere meglio l'entità del rischio associato ad un investimento con l'obiettivo prefissato di aumentare e migliorare l'informazione alla Clientela sul rischio degli investimenti; il V.A.R. è utilizzato come metodologia di rilevazione del rischio di mercato: ogni dettaglio sul! iniziativa è reperihile sul sito www.sella.it, nella sezione Risparmio, o può essere richiesto in tutte le succursali di Banca Sella. M Le innovazioni in condominio LO scorso anno ho acquistato, per uso abitazione, un alloggio in un condominio di nuova costruzione, che comprende 8 unità abitative. Per accedere al piano sotterraneo c'è una rampa veicolare di proprietà del condominio confinante, con diritto di passaggio per i lotti dello stabile in cui sono proprietario. Con verbale in data 01/07/03 l'assemblea condominiale ha deliberato, a maggioranza, di porre una copertura sulla rampa in questione e l'installazione di un cancello automatico. Avendo il sottoscritto e un altro condomino votato contro tale innovazione, gradirei sapere se sono tenuto al pagamento della quota per l'esecuzione di tale opera - a mio parere non necessaria - e se posso pretendere, senza spese, una copia di chiavi per il cancello che sarà installato. Angelo Tondini (e-mail) Qualora il condominio approvi l'esecuzione di un'opera è necessario verificare se costituisce innovazione semplice o innovazione particolarmente gravosa o voluttuaria. Per quanto riguarda le innovazioni, la legge prevede che debbano essere approvate in assemblea con un quorum speciale dato dalla maggioranza dei condòmini che rappresenti almeno i due terzi dei millesimi. Qualora l'innovazione sia da considerarsi gravosa o voluttuaria, il condomino dissenziente può sottrarsi alla spesa non usufruendo del servizio ma se il servizio, come nel caso vostro, non è utilizzabile separatamente (stante il diritto di ciascuno ad utilizzare, comunque, la rampa comune) i condòmini favorevoli all'opera dovranno sobbarcarsi l'intera spesa anche a favore degli altri. Il problema è che la legge non distingue tra innovazioni semplici e quelle gravose, per cui è necssario verificare di volta in volta le caratteristiche del complesso residenziale (se popolare o signorile), la spesa dell'opera e l'impatto della spesa su ogni singolo condomino. Hanno collaborato: Studio BERARDIND E ASSOCIATI PAOLO GATTO consulente legale Appc Acura di GLAUCO MAGGI E-mail: glauco.maggi@lastampa.it Chi desidera risposte in tema dì risparmio e investimenti, banca, casa, fisco, pensioni e previdenza scriva a: Tuttosoldi viaMarenco32 10126 Torino

Persone citate: Angelo Tondini

Luoghi citati: Torino