Nasce il Parco Culturale del Canavese

Nasce il Parco Culturale del Canavese E' un progetto che unisce lo spettacolo e le arti sceniche al territorio Nasce il Parco Culturale del Canavese E viene presentato al Castello di Favella Non è un progetto soltanto artistico, ma un più complesso programma di sviluppo locale. Non è un parco letterario, ma un articolato piano culturale fondato sulle arti della scena e dello spettacolo dal vivo che coinvolge anche gli aspetti economici e sociali di una vasta zona, ricca di tradizione e di stimoli. Il Parco Culturale del Canavese, che viene presentato sabato 29 novembre alle ore 10,30 al Castello di Barella, nasce dalla sinergia di lavoro dell'Associazione «Il Contato del Canavese» e del Teatro Giacosa di Ivrea, con il sostegno istituzionale ed economico della Provincia di Torino, della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, del Comune di Ivrea, dell'Azienda Esercizio Gas di Ivrea e dell'Atl del Canavese e delle Valli di Lanzo. All'incontro saranno presenti: Mercedes Presso, presidente della Provincia di Torino; Andrea Comba, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino; Giacomo Bottino, direttore artistico del Teatro Giacosa di Ivrea. Sono previsti gli interventi di Valter Giuliano, Assessore alla cultura della Provincia di Torino; Fiorenzo Grijuela, sindaco di Ivrea; Alberto Stratta, assessore alla cultura della città di Ivrea; Ivan Pescarin, presidente dell'Azienda Esercizio Gas di Ivrea; Celestino Geninatti Chiolero, Presidente Atl del Canavese e delle Valli di Lanzo. Coordina Dirce Levi, caporedattore responsabile de «La Sentinella del Canavese». Partecipa all'incontro Catherine Spaak. Che cos'è esattamente il Par¬ co Culturale del Canavese? Si tratta di un progetto articolato e complesso, elaborato a partire da un'approfondita ricerca sulla storia culturale e artistica delle città e dei paesi del Canavese, che ha consentito di mettere in luce, in un arco temporale compreso tra la fine del Cinquecento e la metà del Novecento, quattro linee tematiche accomunanti l'evoluzione storica del territorio. La prima si basa sull'attrazione e l'interesse esercitati su alcuni illustri canavesani dall'Oriente e dai mondi esotici (dalle cineserie della corte di Agliè al tempo di Cristina di Francia fino allo studio della filosofia indiana condotto da Piero Martinetti). La seconda linea guida riguarda il culto civile della libertà e degli ideali libertari e rivoluzionari (dalla Rivoluzione francese, straordinariamente documentata dal Carnevale di Ivrea, alle esperienze intensamente vissute del Risorgimento e della Resistenza, fino al movimento olivettiano di Comunità). La terza linea si riferisce alla grande sensibilità per la poesia, l'opera lirica e il canto popolare, che trovano i loro grandi testimoni in Guido Gozzano, Giuseppe Giacosa e Costantino Nigra. Infine una millenaria civiltà del lavoro, che si esprime in alcune culture del «saper fare» (dalla metallurgia nelle Valli dell'Orco, del Soana e del Chiusella alla metalmeccanica della Olivetti, all'arte ceramica di Castellamonte). Su questa base si andrà a costruire il programma artistico di ogni edizione del Parco Culturale. Gli spettacoli e gli eventi presentati rispecchieranno queste tematiche e si svolgeranno nei luoghi più rappresentativi del territorio: i castelli di Agliè, Masino, Mazze, Parella, San Giorgio Canavese, Villa «Il Meleto» ad Agliè, Casa Giacosa a Colleretto Giacosa, la Rotonda Antonelhana a Castellamonte, l'Officina H Olivetti a Ivrea. L'edizione 2003-2004 del Parco Culturale del Canavese si svolgerà tra il prossimo mese di dicembre e il settembre del prossimo anno e sarà costituita da circa venti manifestazioni. Trattandosi, però, di un progetto non solo artistico, ma soprattutto di sviluppo economico e sociale, che ha l'obiettivo di rappresentare il Canavese sul palcoscenico del turismo culturale nazionale e intemazionale, ogni appuntamento sarà l'occasione per promuovere, attraverso un'importante e sostenuta campagna di comunicazione, i prodotti enogastronomici e manifatturieri che hanno contribuito e contribuiscono all'identità e alla riconoscibilità del territo¬ rio. Per informazioni: «Il Contato del Canavese», tei. 0125/641.161, ilcontato@libero. it, www.teatrogiacosa.it Nelle fotografie, un'immagine dello spettacolo «Arlecchino, servitore di due padroni» in programma il 2 marzo alle Officine H, Nicola Piovani, che terrà il 12 gennaio un concerto-fotogramma sempre alle officine H, Catherine Spaak che partecipa alla presentazione di sabato 29 novembre, il castello di Masino e i\ Teatro Giacosa di Ivrea.