La magia degli orologi Estetica e tecnica insieme

La magia degli orologi Estetica e tecnica insieme La magia degli orologi Estetica e tecnica insieme Lorenzo Sutti In orologeria «lusso» non indica solo pietre preziose, anche se l'orologio da polso più costoso del mondo, il Kallista da uomo di Vacheron Constantin, con bracciale in brillanti, fu pagato negli Anni 80 ben 5 milioni di dollari. L'orologio femminile invece in ilatino o oro era spesso un gioielo - quelli di Cartier sono un inno all'eleganza più raffinata e al lusso - ma l'affermazione femminile nel mondo del lavoro ha allargato l'offerta anche all'acciaio. I modelli maschili dal canto loro si sono rifugiati sempre più nella tecnica di prestigio e che è «lusso» anche per il limitato numero di esemplari realizzati e perché no?, per i negozi dove si possono acquistare, come accade con i Louis Vuitton, venduti solo nei negozi della Casa. Però più che di lusso si potrebbe parlare di magìa, un cocktail di estetica e tecnica, la forma della cassa, la preziosità - pochi possono permettersi un orologio in platino, metallo che soddisfa il proprietario ma che potrebbe anche sembrare acciaio -,la raffinatezza del quadrante, le gemme. Oppure un movimento con indicazioni sempre più numerose, non solo la luna, ma anche l'alba e il tramonto, la cronografia a tempi infinitesimi, la carica per 8/10 giorni, per esempio, il quadrante del Grande Chronomaster Open di Zenith con la finestrella che ha fatto modificare il meccanismo per mostrare il bilanciere, cuore dell'orologio, che vibra a 36.000 altemanze all'ora. Le tendenze hanno rivalutato l'oro rosa; l'acciaio è diventato lussuoso per i diamanti e per forme inedite, come il Total Diamond della Locman o il Turban della Mediterranée. Negli Anni 80 il cinturino in caucciù ha posto le basi della fortuna degli Hublot in acciaio e oggi in oro e con smalti, adesso il caucciù si è colorato affiancandosi ai diamanti come nei Royal Oak Offshore di Audemars Piguet; il cinturino in razza divenuta morbidissima completa i modelli di de Grisogono e Chanel sceglie cinturini in satin per il suo Camelia, fiore portafortuna. I decori in smalto vengono celati da Paul Picot sul fondello protetto da vetro zaffiro, solo il proprietario sa che esistono. Identica soluzione di Blancpain per un orologio con automi che rientra fra i cosiddetti «libertini» che tanto successo ebbero come orologi da tasca nei secoli passati. Oggi sono caduti molti tabù, anche nella tecnica orologiera con movimenti al quarzo che hanno messo a disposizione di un pubblico allargato meraviglie riservate solo all'orologeria meccanica, come la ripetizione minuti di Citizen o il tourbillon/carosello Swatch. E c'è ancora un altro aspetto legato al lusso, l'orologio personalizzato, non solo con una dedica come sui Reverso Jaeger-LeCoultre o sul Vanderbilt Cup di Eberhard. Si può incontrare un famoso designer e chiedergli un orologio «su misura», un lusso riservato a pochi. Fra questi pochi ci sono stati la Regina Madre d'Inghilterra, principi e re, sultani e sceicchi, collezionisti inglesi, giapponesi e italiani tutti appassionati di orologi che hanno chiesto a Gerald Charles Genta un quadrante, una forma speciale, un modello «unico al mondo» ideato solo per chi entra in questo club esclusivo di orologi oggi firmati solo Gerald Charles. E infine una chicca lussuosa. Come chiusura alcune borsette in coccodrillo esposte in via Spiga a Milano hanno un Miss Protocole d'oro di Piaget. B Dedaration di Cartier In oro giallo e brillanti con preziosi anelli mobili B Ddi di Ci Iill billi Borsette con tracolla in oro e il Miss Protocole Piaget in oro come chiusura H Da sinistra verso destra: Zenith Grande Chronomaster Open; Mediterranée Turban; Louis Vuitton Tambour GMT Reveil; Locman Total Diamond H

Luoghi citati: Inghilterra, Milano