«Basta parlare di soldi, è ora di vìncere»

«Basta parlare di soldi, è ora di vìncere» GIORNATA DI TREGUA DOPO IL RIENTRO DELLE DIMISSIONI DI GRAVERÒ E DEL DIRETTORE GENERALE «Basta parlare di soldi, è ora di vìncere» Toro, Zaccarelli difende Cimminelli Silvia Garbarìno TORINO Tregua. Renato Zaccarelli e Roberto Graverò ricominciano da dove avevano interrotto. Le garanzie ricevute dal patron Cimminelli riguardo la loro massima libertà d'azione hanno avuto il valore di un antinfiammatorio su imo stato d'animo urtato negli ultimi giorni dalle sempre più pressanti questioni contrattuali dei giocatori. «La mia, la nostra è stata una presa di posizione nei confronti di una situazione che negli ultimi tempi aveva superato i limiti - distilla con voce ferma Zaccarelli -. Bisognava mettere un freno a discorsi che sono importanti nella vita di un calciatore ma lo è anche l'aspetto pratico e tecnico, quello quotidiano sul campo che sembrava diventato secondario invece». Un paio di notti a meditare e i discorsi incrociati con Ezio Rossi e Tilly Romero hanno rinfrancato i due dirigenti granata che si trovano per loro compito specifico a dover fronteggiare una proprietà che promette ma non mantiene sino in fondo (vedi il pagamento degli stipendi) e uno spogliatoio che sembra diventare ogni giorno più compatto sul fronte contrattuale che altro. «Noi siamo il tramite per risolvere i problemi che i singoli hanno con la proprietà ma i discorsi dei giocatori non possono e non devono improntarsi solo ed esclusivamente sul piano economico ribadisce Zac -. Sono stato chiaro con Cimminelli, ho ribadito che se le cose non funzionano come ci si aspettava, avendo le mie responsabilità, ero e sarò pronto a pagarne le conseguenze». Passata la buriana resta un vento forte ancora da smorzare: oggi, secondo le indicazioni della proprietà, dovrebbero essere saldati gli stipendi fino ad agosto tanto dei nuovi arrivati quanto dei «vecchi». Difficoltà di liquidità «tempestiva» che esistono in molte società di A e B, come riconosce lo stesso Zac: «Cimminelli in questi quattro anni si è esposto parecchio, il Toro gli deve essere riconoscente. Ci so¬ no dei ritardi nei pagamenti ma molte squadre stanno pagando il 600Zo della rata di luglio. Noi abbiamo risolto le pendenze dei giocatori che non sono più con noi, tipo Bucci, Manninger, Scarchilli, Lopez, Lucarelli. Domani (oggi, ndr) dovrebbero essere saldate le mensilità di luglio e agosto. Alla squadra parlerò solo dopo questa data». Zaccarelli insiste però sulla professionalità e sul rispetto degli obblighi anche da parte dei calciatori. «Riconquistare la serie A è l'obiettivo principale. I giocatori sono stati scelti per questo motivo ed è loro dovere da professionisti agire per raggiungere il traguardo. Devono anche capire i giocatori che se la squadra vince si rimette in moto tutto e anche il loro prestigio personale assume una valenza differente». Poi se qualcuno vorrà cambiare aria a fine stagione potrà farlo. «Cosa si dà in campo è un elemento decisivo per riconfermare la fiducia in un elemento oppure no. Tutti loro possono lavorare tranquilli perché hanno un contratto che li tutela per l'intero anno. Si ricordino che un grande vecchio come Bearzot giocò una stagione senza stipendio». Per sottoscrivere la pace vera e propria occorrerà che ciascuno, dirigenti e calciatori, faccia un passo ma nella medesima direzione. Una delegazione di tifosi, intanto, ha incontrato ieri al termine dell'allenamento al Comunale una rappresentanza dei granata composta da Ferrante, Fuser, Masolini e Vergassola: mezz'ora per rassicurare gli ultras che ciascuno domenica a Verona penserà solo a fare bottino per la classifica del Toro. Tiribocchi e Martinelli sono quelli messi peggio: ancora febbre per l'attaccante e dolori al ginocchio per il difensore. «Bisogna porre un freno ai discorsi economici Tutti hanno un contratto, lavorino in tranquillità» «Ci sono normali ritardi nei pagamenti, pensino a Bearzot che giocò un anno senza stipendio» Graverò, Rossi, Romero, Cimminelli senior, Zaccarelli e Cimminelli jr: sono gli uomini chiave del progetto Toro in serie A

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