E gli stranieri scoprirono Torino

E gli stranieri scoprirono Torino GLI OBIETTIVI DEL «WELCOME CLUB». IDEATO PER MANAGER, PROFESSIONISTI E STUDENTI E gli stranieri scoprirono Torino Welcome Club, letteralmente «Club di Benvenuto». Di che si tratta? E' una struttura nata ad aprile di quest'anno come supporto per manager, professionisti, studenti provenienti dall'estero e da altre regioni d'Italia che raggiungono Torino per motivi formativi e professionali. Il progetto è stato promosso e interamente finanziato dalla Provincia di Torino ed è gestito da Ipset (International Fole for the support of Education and Training), associazione Onlus, sotto la Presidenza dell'Università di Torino. Ma qual è la filosofia alla base del progetto? Dice Umberto Morelli, presidente Ipset: «L'immagine di Torino non sempre è positiva: sono in molti a definirla città industriale poco attraente dal punto di vista turistico, chiusa in se stessa, indifferente verso gli stranieri. Impressioni riportate anche in una certa letteratura: "Piccola città non molto ben edificata né piacevole" (Montaigne); "Noiosa" (de Sade e Flaubert); "Old provincia! town" (Times). Il Welcome club intende smentire questi luoghi comuni e dimostrare che Torino sa essere piacevole, accogliente e riservare anche delle sorprese a chi vuole trascorrervi un po' di tempo. Il Welcome Club ama pensare che, fra gli stranieri che vivono a Torino, soprattutto fra le centinaia di studenti che ogni hanno frequentano l'Università grazie agli scambi Erasmus, si possa trovare proprio un nuovo Erasmo da Rotterdam, che qui si laureò nel 1506, e quindi lasciare in loro un ricordo indelebile della città. Vuole integrare torinesi e stranieri, nella convinzione che il ricordo che questi porteranno al ritomo in patria non debba essere solo nostalgia di un periodo interessante della loro vita, ma stimolo a mantenere i rapporti con la nostra città e a farla conoscere nel mondo». Mercedes Bresso, presidente della Provincia aggiunge: «Scopo dell'iniziativa è convincere gli ospiti più rappresentativi a farsi testimonial di Torino, della sua cultura, del suo straordinario ambiente architettonico, della sua storia». Ma dove rivolgersi? Il desk informativo è presso la Famija Turinèisa. Via Po 43 è aperto dal lunedì alla domenica, dalle 17 alle 21 (telefono 011-19710756; fax 011-19710761). In via Po manager, professionisti, studenti e ricercatori stranieri e fuori sede possono trovare informazioni sulle strutture del territorio, le attività culturafi e formative, le manifestazioni cittadine. Accanto all'attività del desk, il Welcome Club ha inaugurato un sito (www.welcomeclub.it) e ha ideato una newsletter bimestrale a carattere tematico per raccontare l'arte, i sapori, le peculiarità note e nascoste del territorio piemontese. Il Welcome Club è inoltre promotore di un calendario di eventi ideati per facilitare l'incontro tra gli ospiti stranieri e torinesi: dalle visite guidate nelle aziende alle iniziative di carattere culturale come mostre interattive, laboratori d'arte e di cucina, incontri sportivi, e un corso di italiano di sopravvivenza. A sei mesi dalla nascita del Welcome, qual è il bilancio dell'iniziativa? «Abbiamo raggiunto circa 500 soci, tra manager, docenti uiversitari, studenti provenienti dall'estero e da altre regioni d'Italia - spiega Barbara Ramaglia, responsabile del Welcome -. I Paesi rappresentati sono per lo più quelli dell'Unione Europea, anche se risulta in crescita l'adesione dei Paesi africani e dell'Asia. I commenti dei soci sono positivi, alcuni sono stupiti per l'accoglienza del Welcome: ni."i non esistono in altri Paesi europei strutture analoghe a livello istituzionale. Sono in molti a chiedersi se l'iniziativa potrà essere esportata ma loro, in prima persona, stanno diffondendo il nostro progetto nei loro Paesi di origine». j Dalla sede di via Po gli ospiti si faranno testimonial della città

Persone citate: Barbara Ramaglia, Flaubert, Mercedes Bresso, Umberto Morelli