Leinì, allagati gli alloggi Atc di Nadia Bergamini

Leinì, allagati gli alloggi Atc LE INFILTRAZIONI DURANTE I LAVORI SUL TETTO. L'AGENZIA PROMETTE RISARCIMENTI Leinì, allagati gli alloggi Atc Alcuni sono inagibili, danni e disagi per gli inquilini Nadia Bergamini LEINI' Vita d'infermo per sei famiglie di Leinì. Da quando sono iniziati i lavori per l'innalzamento di un piano e il rifacimento del tetto nell'ultimo edificio in via Vittime di Bologna nello stabile di proprietà del Cit, ì disagi non si contano più. Per non parlare dei danni, muri completamente bagnati e sgretolati, mobili ormai ;onfi, elettrodomestici fuori uso, ampadine che si fulminano in continuazione. I guai sono cominciati a fine ottobre con le prime copiose piogge. ((All'inizio di novembre - racconta Teresa Maggiore - abbiamo vissuto un'esperienza da brivido. Nella notte del 10 novembre, alle 3 del mattino, alzandomi per accompagnare in bagno la mia nipotina, ho trova¬ to dieci centimetri d'acqua sul pavimento». Il mattino seguente, dopo una notte insonne a raccoghere acqua, la donna ha tentato subito di mettersi in contatto sia con l'impresa sia con l'Atc che gestisce gli immobili e si sta occupando della ristrutturazione. Non avendo ricevuto risposta e poiché il problema continuava a persistere la signora Maggiore ha chiesto l'intervento dei vigili del fuoco, a cui data la concentrazione di acqua ferma sul soffitto, il cui peso ha rischiato addirittura di farlo crollare, non è rimasta altra scelta se non quella di praticare dei buchi per farla defluire. «Era talmente tanta racconta ancora - che ci ha invaso tutto l'appartamento. Per giorni non abbiamo fatto altro che raccoghere acqua». La situazione è diventata nel tempo grave anche negli altri alloggi, tant'è che per uno è perfino stata dichiarata l'inagibilità e suoi abitanti sono stati trasferiti in un albergo del paese. «Lo stato in cui viviamo è ormai drammatico - spiega Pino Ungolo - i mobili e le pareti sono fradice. I miei figli dormono in ima stanza dove cola acqua dai muri. Ci chiediamo quando finiranno tutti questi disagi, se non potevano essere evitati con qualche accorgimento e chi alla fine di tutto risarcirà i danni subiti». Quesiti cui tenta di rispondere l'Atc: «I disagi subiti sono innegabili come le infiltrazioni, anche se non vanno dimenticate, proprio per la conformazione degli stabili, le difficoltà di un cantiere che procede sulla testa degli inquilini. I lavori iniziati a gennaio sono proseguiti senza proble¬ mi fino al 25 ottobre scorso, quando c'è stato il primo "incidente" che ha provocato i danni più ingenti ad uno degli alloggi, tant'è che la famiglia è stata subito trasferita in albergo a spese dell'impresa, che provvedere, non appena le condizioni delle murature e del solaio lo consentiranno, ad effettuare gli interventi di ripristino». Gli allagamenti non potevano essere evitati? «Gli incidenti sono stati causati da atti vandalici - risponde Atc - ossia qualcuno ha taghato le guaine di protezione e l'intervento dei vigili del fuoco non ha fatto altro che aumentare l'entità del danno». E i guai provocati negli alloggi saranno risarciti? «Se causati dai lavori in corso - conclude Atc - di certo, ecco perché sono in corso i sopralluoghi». Un inquilino raccoglie l'acqua sul pavimento di un alloggio dell'Atc di Leinì

Persone citate: Pino Ungolo

Luoghi citati: Leinì