«Orientagiovani», modello vincente
«Orientagiovani», modello vincente ALL'UNIONE INDUSTRIALE L'ESPERIENZA FRA SCUOLA E MONDO DEL LAVORO «Orientagiovani», modello vincente Progetti informatici brevettati dall'«Avogadro» e da tre aziende All'Unione Industriale ieri è stato il giorno del «modello torinese di alternanza scuola-lavoro»: una via tutta subalpina di collaborazione tra il mondo dell'istruzione tecnica e quello delle imprese, sotto i riflettori in occasione dell'annuale manifestazione «Orientagiovani». L'esperienza ha riguardato il settore dell'informatica e ha avuto come protagonisti l'Itis (Avogadro» (il preside Giube. Cesare Rattazzi ha ricevuto il riconoscimento del direttore regionale dell'Istruzione, Luigi Catalano) e tre aziende del comparto ICT. «Il progetto è scaturito dal confronto promosso dal gruppo delle nostre aziende infonnatiche e telematiche - ha spiegato il presidente degb industriab torinesi Andrea Pminf arina,- con gli istituti tecnici a indirizzo informatico. Lo scopo era aprire, sulla base dell'autonomia scolastica, una riflessione sui curricula, sugb eventuab bisogni di aggiornamento dei docenti e sulla possibibtà di migborare ed estendere le esperienze di stage». Dal confronto sono nati percorsi con le aziende-tutor, C&M, Omicron Group e Venco Computer. «Si è trattato - ha aggiunto Pininfarina di una sperimentazione del tutto spontanea che, seppure priva di qualsiasi finanziamento, ha raggiunto significativi Uvelb di quabt à». 137 studenti coinvolti (dell'ultimo anno) si sono cimentati nella realizzazione di tre diversi prodotti informatici proposti dalle aziende sulla base di esperienze già sviluppate: la gestione automatizzata di flussi di spedizione tramite corriere (C&M), la gestione informatizzata dei curricula vitae del personale di una società di servizi (Omicron), l'anabsi dell'architettura di una rete aziendale (Venco). Gb esperti aziendab hanno offerto assistenza nelle classi, i ragazzi hanno dedicato sei ore settimanab di studio in classe mentre lo stage nelle aziende è durato 60 ore. «L'informatica è diventata uno dei saperi orizzontab indispensabib nel mondo del lavoro», ha detto Renato Bellavita, presidente del comparto ICT dell'Unione Industriale. «Inoltre la continua evoluzione del«ettore rende necessaria, a bvello locale, ima stretta e organica collaborazione con le scuole a indirizzo informatico per rendere possibile l'aggiornamento dei docenti, l'articolazione dell'offerta formativa, la migbor definizione e gestione degb stage». Per gb amministratori delegati delle tre società coinvolte, Antonio Rassu, Angelo Carelb e Armando Tuccitto l'esperienza è stata molto positiva: i ragazzi hanno affrontato il lavoro con grande entusiasmo. «Percorsi come questi - ha detto Rattazzi - vanno affidati non solo al volontarismo che impedisce il degrado della scuola itabana: servo¬ no soluzioni strutturab attraverso adeguate risorse finanziarie e umane». Per il sottosegretario del Miur, Maria Grazia Sibquini, «l'esperienza torinese è da sempre un importante punto di riferimento per lo sviluppo e il potenziamento del raccoido scuola-lavoro, anticipando in questo i contenuti della Riforma Moratti». [m. t. m.] «L'informatica è diventata uno dei saperi orizzontali indispensabili» dice Renato Bellavita che è alla guida del comparto Ict Sono stati 37 gli studenti coinvolti nella realizzazione dei prodotti informatici
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