Centro congressi Lingotto Accordo fra gli enti locali di Emanuela Minucci

Centro congressi Lingotto Accordo fra gli enti locali NUOVA SOCIETÀ' ENTRO IL 15 GENNAIO. EXPO 2000 «RESISTE» FINO A QUEL GIORNO Centro congressi Lingotto Accordo fra gli enti locali L'assessore Peveraro risponde a Cazzola che aveva bocciato l'asse fra Torino e Milano: «Sulle fiere vogliamo dire la nostra» Emanuela Minucci Comune, Regione e Provincia hanno raggiunto un accordo: entro il 15 gennaio nascerà una nuova società - probabilmente il suo nome conterrà la fatidica data del 2006 - per la gestione del Centro congressi del Lingotto. Fino a quel giorno «Expo 2000» (guidata da Regione e Camera di Commercio) non verrà messa in liquidazione, come annunciato nei giorni scorsi, ma, «in attesa del nuovo assetto in cui per la prima volta subentreranno Comune e Provincia ha spiegato ieri l'assessore alle Partecipazioni di Palazzo civico Paolo Peveraro - si andrà avanti con Expo 2000 che in precedenza avrebbe dovuto essere messa in liquidazione proprio nella giornata di domani, 25 novembre». La notizia, comunque, è che al termine di una serie di riunioni fra Comune, Regione e Provincia, che si sonò tenute la scorsa Settimana, si è arrivati a un accordo. Adesso non resta che definire la questione relativa all'acquisizione dell'immobile: sempre l'assessore Peveraro ha avuto mandato di proseguire la trattativa che avrà come base di partenza la valutazione eseguita dall'Ufficio tecnico erariale, che si aggira attorno ai 59 milioni di euro. Fin qui la parte relativa ai congressi, una partita in cui, prima del profilarsi di questo accordo, la Città di Torino rischiava di essere completamente tagliata fuori. Ma a Palazzo civico la scorsa settimana, nonostante il sindaco Chiamparino fosse impegnato in un viaggio in Cina, si è dibattuto a lungo anche della questione fieristica alla luce della «bocciatura» inflitta da Cazzola - presidente di Promotor e Lingotto fiere - dell'asse con Milano e Rho tanto caldeggiato sia dal presidente della h«"'ione Ghigo sia dal primo cittadino. E una cosa è certa, il Comune è intenzionato a non lasciare cadere la questione delle possibili sinergie fra Torino e Milano; «E' vero che sulla gestione di Lingotto Fiere gli enti locali non possono mettere il naso, dal momento che si tratta di un soggetto privato - ha aggiunto l'assessore Peveraro - ma Cazzola deve pure tenere conto che a partire dal prossimo 2006 la Città diventerà anch'essa titolare di ima grande struttura, fra l'altro nello stesso ambito del Lingotto, destinata alle fiere». Si tratta dell'Ovai, che nasce come impianto sportivo, ma una volta terminati i Giochi diventerà un centro fiere di 40 mila metri quadri del tutto simile a quello del Lingotto. «Ecco perché è più che mai auspicabile e urgente mettersi attorno a un tavolo per decidere insieme le strategie da adottare in futuro - ha poi concluso Peveraro -, è fuor di dubbio che un'equilibrata alleanza con la Lombardia potrebbe portare significativi benefici anche al nostro territorio». Un'alleanza peraltro, come è ormai noto, sostenuta oltre che da Enzo Ghigo anche dal presidente della Regione Lombardia Formigoni. Insieme, i due governatori credono in un sodalizio fra le due regioni reso più forte dall'imminente debutto dell'alta capacità. Entro il 2008, infatti, per raggiungere Milano saranno sufficienti 40 minuti. «Non mettiamo il naso sulla sua struttura ma dal 2006 molte cose sono destinate a mutare» La trattativa per il Centro congressi del Lingotto avrà come base di partenza la cifra di 59 milioni di euro