Degenera Lazio-Perugia colpi proibiti e 6 espulsi

Degenera Lazio-Perugia colpi proibiti e 6 espulsi LA PARTITA S'INCENDIA NELL'ULTIMO QUARTO D'ORA: FINISCE 3-1 PER I PADRONI DI CASA, CACCIATO ANCHE GAUCCI JR. CHE HA «NASCOSTO» IL PALLONE Degenera Lazio-Perugia colpi proibiti e 6 espulsi Cosmi, allontanato dal campo, esce provocando 1 tifosi awersari Il presidente umbro parla di «complotti»; «Qualcuno ci vuole in B» Guglielmo Buccheri ROMA Quando il signor Bolognino (disastrosa la sua prova) inette fine alle fatiche di Lazio e Perugia, Luciano Gaucci ha già parlato di «complotti, di un arbitro incapace o in malafede che arriva dopo gh errori fatti dall'arcangelo Gabriele. C'è qualcuno che vuole il mio Perugia in serie B, ma non ci riuscirà». H patron degh umbri tuona al termine di una contesa che va in archivio con la vittoria della Lazio (3-1), con sei espulsi (tre giocatori del Perugia, uno della truppa Mancini, Cosmi e il figlio di Gaucci, Alessandro), con un Olimpico teatro di almeno tre risse da bar e due allenatori. Mancini e Cosmi, che scelgono strade diametralmente opposte: per spegnere, il primo, e per accendere, il secondo, gli animi dei contendenti. Il caldo pomeriggio romano era cominciato con il commosso ricordo deUe vittime di Nassiriya: striscioni e tutto lo stadio ad intonare le note dell'inno di Mameli. Poi, la gara nella quale era il Perugia (ancora a secco di vittorie in campionato) a meritarsi il ruolo di mighore in campo. Gioca bene, la banda-Cosmi. Risponde senza incidere, la comitiva biancoceleste. La prima svolta (ma anche i primi annunci di tempesta) arriva con l'azione che porta Stankovic (47' pt) in rete: l'invito è diLiverani, Conceigao e Fusani si danno fastidio in mezzo all'area e ci pensa il centrocampista serbo a far festa con ima saetta (dal basso all'alto) che finisce alle spalle di Tardioli. «E' un gol nettamente irregolare, c'era un fallo di Conceigao sul nostro giocatore», così Gaucci collegato in diretta tv con il salotto di Simona Ventura a «Quelli che il calcio...». Cosmi e i suoi ragazzi non hanno il tempo di protestare perchè Bolognino chiude la prima parte della sfida. Si ricomincia e il Perugia è ancora padrone del campo. Dopo poco il quarto d'ora, la supremazia degh umbri è premiata dall' acuto di Grosso: parabola secca e precisa, Peruzzi è battuto. Da qui alla fine il calcio giocato lascia spazio ad isterismi più o meno voluti a cominciare dall' espulsione di Diamoutene (26' st) che riscrive la storia di Lazio e Perugia. «Certo l'intervento falloso del difensore umbro ci ha agevolato», dirà Mancini che davanti alle immagini trasmesse dalle televisioni e che inchiodano i protagonisti ad attimi di pura follia non trova via d'uscita. «La situazione à degenerata in pochi istanti. Quello che ho potuto fare - continua il tecnico biancoceleste - è stato solo allontanare 1 miei giocatori anche con le maniere forti». La ricostruzione dei fatti è la seguente. La Lazio vive gh ulti- mi minuti della sfida nella metà campo del Perugia in cerca del gol che possa riportarla in linea di galleggiamento con il resto delle grandi del campionato. Il Perugia stavolta soffre e soffrono anche i suoi attori: Ignoffo è a terra, Glannichedda butta fuori il pallone. Così anche per Tedesco che si tocca i polpacci, ma quando a cadere è il nuovo entrato De Padro, i giocatori biancocelesti pensano a una perdita di tempo "cientifica e il pahone resta in c.-aipo. Il tutti contro tutti costa l'espulsione a Ignoffo e Conceigao, ma non è che la prima zuffa. Passano 2' e la scena si sposta vicino al quarto uomo: e là che il dirigente accompagnatore (e figlio del patron), Alessandro Gaucci, «nasconde» il pallone per permettere a un suo giocatore d'entrare in campo. Spintoni, minacce e Gaucci espulso. La Lazio trova con Corradi il vantaggio (42' pt). Cosmi il tempo di strattonarsi con Inzaghi (dopo un brutto intervento su Stankovic) e di uscire (rosso anche per lui) urlando «Forza Roma» all'indirizzo di una Tribuna Monte Mario in rivolta. Le ultime immagini del saloon-Olimpico sono per Di Loreto che si guadagna la nuova espulsione per un calcio a Liverani, per la postazione di Luciano Gaucci ricoperta di palle di giornale (il patron è stato costretto a guardare il finale dai monitor intemi), ma anche per un signor Bolognino che non è mai entrato in partita se non a giochi (rissa) fatta. (4-4-2) 3 Peruzzi 7; Oddo 6, Stam 6 (Vst Negro 5,5), Mihajlovic 6, Favalli 6; Conceicao 5,5, Dabo 6 (8' st Glannichedda 6), Liverani 6,5, Stankovic 7 (46' st Albertini sv); Corradi 6,5, Inzaghi 7. AH: Mancini 7. esdes (3-5-2) Tardioli 6,5; Diamoutene 5, Dì Loreto 4, Ignoffo 4; Ze Maria 6, Tedesco 5, Obodo 6, Fusani 6, Grosso 6,5; Margiotta 5,5 (271 st Do Padro sv, 41'st Nastos sv), Vtyzas 6 (31'stBothroydsv). AH: Cosmi 4. Arbitro: Bolognino 4 Reti: 47' pt Stankovic, 17' st Grosso, 42' st Corradi, 49'st Inzaghi. Ammoniti: Tedesco, Obodo, Fusani, Negro, inzaghi. Espulsi: Diamoutene, Conceicao, Ignoffo, Di Loreto, il tecnico Cosmi e il dirìgente Alessandro Gaucd. Spettatori: paganti 3.651 incasso 83.076 euro; abbonati 41.286, quota: 522.510 euro. Roberto Mancini durante i tafferugli in campo allontana bruscamente Corradi dai pressi della panchina