Teatro di pace di M. Ho.

Teatro di pace Teatro di pace Compagnia dell'Arcobaleno ragazzi ebrei e arabi in scena SUL palco due gruppi di attori con una maschera bianca sul volto: mimano ed esprimono il dolore della guerra, la solitudine di chi lotta per contrapporre alla violenza il dialogo, il desiderio struggente di pace e serenità. Sono gli attori della Compagnia dell'Arcobaleno, una ventina di ragazzi ebrei e arabi che hanno imparato il linguaggio comune dell'arte e attraverso esso la capacità di dialogare, discutere, accettarsi l'un l'altro. Hanno cominciato a raccontare ciascuno il proprio dolore e il proprio risentimento, hanno finito per commuoversi e incoraggiarsi a vicenda, per costruire uno spettacolo che parla di loro e della voglia di costruire qualcosa di nuovo al di là delle logiche guerrafondaie, di potere e di vendetta. «Bereshit - in principio» verrà presentato giovedì 27 novembre alle ore 21 (al mattino dalle 9 alle 11 è previsto un incontro con i ragazzi di alcune scuole superiori) al Teatro Valdocco di via Sassari 28 B. E' un viaggio attraverso i sogni e le paure di ragazzi che si erano assuefatti al dolore e alla rabbia e che ora invece riescono a parlare di fiducia nel futuro, di impegno, e della necessità di un mutamento che prenda le mosse dall'io più profondo di ciascuno. Definiscono la loro Compagnia parte di una vera e propria «strategia di pace», esempio di un «Teatro di cambiamento» che agisce e influisce con forza sul pubblico che assiste allo spettacolo coinvolgendolo emotivamente. Nello spettacolo vengono dette soltanto cinque frasi, cinque enunciati-simbolo di questi anni travagliati nei territori del Medio Oriente; tutto il resto è danza e teatro-danza, linguaggio del corpo che unisce e semplifica con la forza potente della leggerezza, [m. ho.]

Luoghi citati: Medio Oriente