Scuola di punta per i dottorandi
Scuola di punta per i dottorandi Scuola di punta per i dottorandi DOPO LA LAUREA UNA PREPARAZIONE DI ALTO LIVELLO NELLE «DUE CULTURE» Enrico Predazzi (*) # UNIVERSITÀ di Torino, fedele al suo motto «una Università per l'Europa», è stata fra le prime in Italia a porsi il mmm problema di applicare al megho la recente riforma degli ordinamenti universitari senza allo stesso tempo rinunciare al perseguimento dell'eccellenza intensificando la sua pohtica di rilancio della ricerca scientifica a livello intemazionale. Questo obiettivo è stato perseguito attraverso vari strumenti di cui uno dei più efficaci è stato senza dubbio la creazione di una speciale scuola di dottorato, la International School of Advanced Study of the University of Torino (ISASUT) che, al suo quarto anno di vita, ha ormai raggiunto traguardi che superano le migliori aspettative. I dottorati sono la punta più avanzata della didattica universitaria (detta di terzo livello) con cui gh studenti migliori, una volta laureati, vengono formati e avviati alla ricerca di cui tanto oggi si parla e proiettati verso una dimensione intemazionale. È proprio questa operazione che è alla base deU'ISASUT e la internazionalizzazione che ne è una delle colonne portanti è stata perseguita in vari modi: costituendo reti di Università con cui l'Ateneo è in stretta collaborazione, con una forte pohtica di potenziamento di scuole tematiche di altissima qualità in tutte le discipline in cui lUniversità di Torino è attiva e, infine, promuovendo una campagna di reclutamento degli studenti migliori non solo piemontesi ed italiani, ma anche stranieri. Questi obiettivi sono stati tutti largamente raggiunti grazie anche alla posizione centrale di Torino nel contesto europeo. Oggi sono svariate decine le Università straniere (oltre che nazionah) con cui l'Ateneo torinese ha rapporti di ricerca formalizzati da un protocollo d'intesa come svariate decine sono state, nel corso di questi primi anni di operazione le scuole tematiche organizzate dall' ISASUT che hanno attratto centinaia di studiosi docenti e soprattutto discenti a Torino. Il punto più qualificante è forse il notevole numero di giovani dottorandi che, sia pure tra grandi difficoltà logistiche, l'Università ha attratto. Si pensi che, mentre la media di giovani dottorandi stranieri nelTUniversità italiana è dell'ordine del 207o, all'Università di Torino sonoil7-80Zo. L'altro punto, questo veramente unico nel panorama italiano è che l'ISASUT si colloca al centro della cultura distribuendo le sue (magre) risorse, in modo assolutamente uguale fra discipline scientifiche e discipline umanistiche nel tentativo, finora piuttosto riuscito anche se certo lontano da completamento, di portare le une e le altre, se non proprio a colloquiare direttamente (ma chi sa un giorno?) almeno ad utilizzare le stesse procedure e gli stessi protocolli. Questi risultati si sono ottenuti con un grande impegno personale di pochi ma con il supporto di quasi tutto l'Ateneo. Fondamentale a questo riguardo, l'impegno diretto del Rettore, che ha fortemente voluto e incoraggiato l'esperimento. Dal punto di vista economico, il contributo iniziale venuto dall' Università stessa ha avuto un supporto fortissimo e starei per dire decisivo da parte della Compagnia di San Paolo ma il miglior riconoscimento è neUe larghissime ricognizioni economiche che gh sono giunte dal Ministero stesso nel corso di questi anni. Inoltre, 11SASUT ha certamente fatto da stimolo a tutta una serie di iniziative che sono fiorite nella regione Piemonte e che la qualificano ormai come una punta della ricerca nel panorama italiano. La speranza, più volte avanzata dagli organi di gorvemo dell'Ateneo, che si possa giungere ad una dimensione che coinvolga in maniera coordinata non solo le Università della Regione Piemonte ma anche tutti gh Enti pubblici e privati interessati alla ricerca finora non si è concretizzata ma moltissimi passi sono stati fatti e le prospettive sono molto migliori di pochi anni fa. Un passo ulteriore e cruciale in questa direzione sarà quello di stabilire legami per una collaborazione diretta anche con il mondo imprenditoriale e anche in questa direzione si sta lavorando. (*) Preside della facoltà di Scienze e Vicepresidente ISASUT La ricerca, sfida del futuro ANCHE MOLTI STRANIERI ALLA INTERNATIONAL SCHOOL OF ADVANCED STUDY DELL'ATENEO TORINESE ANCHE MOLTI STRANIERI ALLA INTERNATIONAL SCHOOL OF ADVANCED STUDY DELL'ATENEO TORINESE La ricerca, sfida del futuro
Persone citate: Enrico Predazzi
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