Il campus nascente
Il campus nascente Il campus nascente AGRARIA E VETERINARIA A GRUGLIÀSCO: AVAMPOSTI D'ECCELLENZA CHE PREPARANO ALLA PROFESSIONE GUARDANDO ALLA RICERCA AVANZATA Angelo Garibaldi (*) L Polo di Grughasco, in attesa di diventare il campus scientifico dell'Università di Torino quando sarà trasferita in tale sede tutta l'area delle scienze naturali, ospita da alcuni anni le due facoltà di Agraria e di Medicina veterinaria. La Facoltà di Agraria, istituita presso l'ateneo torinese meno di un secolo fa (l'inizio dei corsi risale al 1934), è cresciuta rapidamente ed è oggi una delle facoltà del settore più apprezzate. Con 120 docenti e ricercatori, 2000 studenti e una sessantina di dottorati, è la struttura di ricerca nel settore agricolo più importante nell'Italia Nord-occidentale. La sua espansione è stata resa possibile anche dalle nuove strutture che l'ateneo ha messo a disposizione della Facoltà, oggi dotata di laboratori eccellenti, di spazi di studio soddisfacenti per gli studenti e di una nuova biblioteca in comune con Medicina veterinaria, recentemente inaugurata. Con i suoi cinque dipartimenti (Agronomia, Selvicoltura e gestione del territorio; Colture Arboree; Economia e ingegneria agraria, forestale e ambientale; Valorizzazione e protezione delle risorse agroforestali; Scienze zootecniche) i suoi otto corsi di laurea di primo livello, i suoi tre corsi di laurea speciahstica e numerosi master universitari, la facoltà torinese offre un ampio ventagho di attività didattiche che attirano a Grughasco studenti anche da aree lontane. Di rihevo è l'impegno che la facoltà ha posto nel settore dell'agricoltura biologi¬ ca. I rapporti della facoltà con il territorio piemontese e ligure sono chiaramente indicati dal fatto che molti dei corsi di laurea svolgono una parte dell' attività didattica, quella più professionalizzante, in zone vocate a particolari produzioni, come Alba (Viticoltura ed enologia). Cuneo (Tecnologie alimentari), Sanremo (Florovivaismo, manutenzione e gestione del verde) e Saluzzo (Produzione e difesa delle colture ortofrutticole). Alcuni settori della facoltà sono in fase di forte sviluppo: basta ricordare quelli delle biotecnologie applicate all'agricoltura, della progettazione e della manutenzione del verde, delle difesa della colture e delle trasformazioni alimentari. Intensi sono anche i rapporti con centri di ricerca europei ed extraeuropei grazie a finanziamenti provenienti in larga parte dall'Unione europea; di grande interesse risulta la cooperazione con p^esi in via di sviluppo per studiare progetti che favoriscano la soluzione di problemi alimentari in aree povere del pianeta. La Facoltà di Medicina veterinaria, fondata nel 1769 per volere di Carlo Emanuele III, prima in Italia e quarta nel mondo, è compresa nell'elenco delle Facoltà approvate dalla EAEVE, l'istituzione che per conto dellUnione Europea valuta la formazione veterinaria in Europa. La Facoltà dispone di moderne e attrezzate strutture destinate sia alla didattica sia alla ricerca (ospedale didattico veterinario, azienda zootecnica con annesso mangimificio, macello didattico, laboratori didattici, ivi compresi quelli destinati all'apprendimento deUe lingue e dell'informatica). Le attività di ricerca, che si svolgono nei tre dipartimenti di Morfologia, Produzioni animafi, epidemiologia ed ecologia e Patologia animale, in molti casi con finanziamenti estemi, privati, regionali, ministeriali e comunitari, riguardano tutte le tematiche del settore veterinario , con particolare riguardo per il settore clinico-epidemiologico, ispettivo e zootecnico. L'offerta didattica comprende la laurea di primo livello in Produzioni ani mah, gestione e conservazione della fauna, la laurea speciahstica a ciclo unico in Medicina veterinaria e quella speciahstica in Scienze e tecnologie zootecniche, attivata in collaborazione con Agraria. Numerose sono le iniziative post-laurea (Dottorati, Scuole di Specializzazione, Master) in molti casi attivate in collaborazione con il servizio sanitario regionale e decentrate sul territorio (Moretta-Asti). (*) Pro Rettore dell'Università di Torino
Persone citate: Angelo Garibaldi
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