Ancora fiammeggia il geniale Philippus

Ancora fiammeggia il geniale Philippus Ancora fiammeggia il geniale Philippus PHILIPPUS de Monte, genio della polifonia europea del secondo Cinquecento, figlio di quella scuola fiamminga che fiammeggiava di arditezze vocali: la musica come un edificio dove sono le voci, una dopo l'altra, una sull'altra, a portare i mattoni. Viaggiò a lungo, anche tra Napoli, Firenze, Roma, Venezia: l'incontro con la vocalità italiana alla vigilia della nascita dell'opera lo porta a mitigare - rigori delle geometrie vocali, a scoprire le dolcezze di ^na singola voce, di un individuo, che cantando esprime le proprie passioni. Poi, è a Vienna e Praga, invitato da Rodolfo II: nella città magica di inizio Seicento, età dell'oro del rapporto tra il potere e la libertà degli artisti, Philippus muore nel 1603. Oltre la vastissima produzione liturgica, spiccano i madrigali ispirati ai versi d'amore di Pierre de Ronsard, il poeta francese che nutrì le fantasie dei massimi compositori del tempo, al punto che le sue Uriche venivano spesso pubblicate assieme alle musiche pensate per cantarle. Il Festival promosso dall'Ente filarmonico italiano ad Arezzo ricorda il quarto centenario della morte di de Monte dedicandogli quattro appuntamenti. Il primo (gli altri sono previsti il 29 novembre, il 3 e 18 dicembre) ha visto protagonista la Capilla Flamenca, diretta da Dirk Snellings e specializzata nel repertorio fiammingo. Al catalogo dell'ensemble belga si é ora aggiunto un compact dedicato proprio a de Monte. Due controtenori, due tenori, un baritono e un basso: da soli o con il gruppo strumentale Oltremontano ricreano, per l'etichetta passacaille , alcuni mottetti sacri. L'esecuzione é rigorosa e delicata, colma di quelle mezze tinte espressive che distinguono l'autore, quasi ad accennare un suo lirismo. Ognuno emerge, ognuno si annulla, nell'insieme di cui é parte. Purtroppo le note del disco non riportano i testi musicati: quasi stordisce leggere una parola e sentire come il canto ne moltiplichi gli echi. La sezione finale del ed diventa cd-rom: la libertà immaginifica dei mottetti ispira alcuni giovani artisti visivi, in un riuscito raccordo tra epoche così lontane. Maestro della polifonia europea del secondo Cinquecento, de Monte sarà ricordato ad Arezzo nel quarto centenario della scomparsa Maestro della polifonia europea del secondo Cinquecento, de Monte sarà ricordato ad Arezzo nel quarto centenario della scomparsa NOTE CLASSICHE

Persone citate: Capilla, Dirk Snellings, Pierre De Ronsard

Luoghi citati: Arezzo, Firenze, Napoli, Praga, Roma, Venezia, Vienna