«Sono sconvolto, nessun complotto»

«Sono sconvolto, nessun complotto» ì SERENA SI DIFENDE DALLE ACCUSE DEL VICEPREMIER PER LA SUA INIZIATIVA «Sono sconvolto, nessun complotto» il parlamentare espulso: pura coincidenza la visita di Sharon colloquio ROMA ADESSO, lo chiamano il senatore. Zerosei, seiottootto..., centralino di via della Scrofa: «No, il senatore non c'è». Zerosei, seisettesei..., ufficio di Antonio Serena a Montecitorio; «No, il senatore non c'è». Ma come, anche alla Camera si chiama senatore un deputato? «Certo: quello è un senatore. Anzi, un senatùr», sintetizza fulmìneo Ignazio La Russa. Traduzione dal transatlantichese: Antonio Serena, due lauree, due figli eccetera eccetera, nella scorsa legislatura era senatore per la Lega Nord.penchant Liga Veneta, collegio trevigiano, che è come dire la curvanord, la zona- hooligans della Padania. Adesso, con la videocassetta di Priebke allungata agli «illustri colleghi» con tanto di squisito bigliettino, «...mi è gradito ìnviarLe...», su carta della Camera dei Deputati intestata al «Dott. Prof Antonio Serena», quello è tornato ad essere: un senatore. Cioè: un leghista. Almeno secondo Alleanza Nazionale. Se la ride Alessandro Ce, testa d'ariete delle truppa bossìane a Montecitorio: «Ih Alleanza nazionale, o sono tutti così, o Serena non è uno di Alleanza Nazionale». Ma il punto è che il Serena, ieri, esibiva l'occhio tumido, se la prendono con me, ma che ho fatto, io? «A me mi dispiace tanto». Io, voler mettere i bastoni tra le ruote a Fini? «La cassetta, oggi, con la visita dì Sharon a Roma e a pochi giorni dal viaggio di Fini in Israele è pura coincidenza, credetemi». Io, l'avrei fatto apposta? «Io sono disposto pure a dare le dimissioni, ci credessero, almeno, che davvero non volevo. Guardi: sono sconvolto». E ha ragione. Perché cosa, nel pieno della sua capacità di intendere e di volere, abbia fatto nella sua attività di parlamentare, lo sapevano davvero tutti benissimo. Beninteso tra ìl metter mano alla penna per, «numerosi saggi sulla guerra civile italiana tra il 1944 e il 1945», lui che, classe 1948, è stato tra «i rifondatori dell'Uomo Qualunque», classe 1946, aveva trovato il modo consono, ovvero per ìl tramite di disegno di legge, di proporre (8 ottobre 2002) di cassare il divieto costituzionale di riorganizzazione del disciolto partito fascista, poiché «in Italia in questi anni c'è chi è stato pacificamente fascista», e poiché «nulla hanno potuto le leggi Sceiba e Mancino», urlo liberatorio, «che c'avete paura di chi pensa fascista?». Ha, pacatamente per carità, il 28 novembre dello stesso hanno, denunciato «le manovre congiunte di unità statunitensi ed israeliane che hanno danneggiato lo Scirè, il sommergibile sìmbolo della marina italiana durante la Seconda guerra mondia' le». Cioè*.' durante il fascismo. Ha ingiunto, ìl 10 luglio 2002, al ministro della Giustizia e a quello degli Esteri dì protestare con la Svìzzera che ha incarcerato un noto antisemita, però ottantenne. Soprattutto, il 9 aprile dell'anno scorso, per il novantenne Priebke che mai sì pentì delle Fosse Ardeatine oggi agh arresti domiciliari il deputato Serena ha invocato, a ripetizione, la grazia ogni volta che sì parla dì graziare qualcun'altro. Richiesta incastonata in una fervida attività pohtica. Nel 2001 se la prende con Renato Ruggiero, ministro degh Esteri che in visita in Giappone, «e con tutte le cose sulla globalizzazione dì cui aveva da parlare», ha invece «sentito l'esigenza di chiedere l'estradizione dì Delfo Zorzi», cioè di uno dei «condannati in primo grado per la strage dì Piazza Fontana». Il 17 luglio 2001 ce l'ha col presidente dell'Associazione nazionale partigiani Arrigo Boldrìni, che ci fa coi soldi stanziati dal governo? Oltre, naturalmente e ripetutamente, a chiedere di commemorare per legge - nel «Giorno della memoria» istituito per non dimenticare l'olocausto - anche, per dire, i ragazzi delle SS travolti dalla guerra, e certo, anche le vittime degli Khmer rossi e dei campi di concentramento anglo-americani... E' così strano e inaspettato che un parlamentare di questo tipo, ieri, abbia distribuito ìl video di Priebke, che sventuratamente sì può anche acquistare per 20 euro vìa Internet assieme al libro biografico «Vae Victis», dì cui si poteva apprezzare la qualità auto-revisionista («vichiana» la chiama Serena) già a settembre, anche solo sfogliando ì giornali della destra? [ant. ram.] Il deputato di Alleanza nazionale Antonio Serena

Luoghi citati: Giappone, Israele, Italia, Roma