La disperazione è compagna del Savona
La disperazione è compagna del Savona I BlANCOBLU' NON RIESCONO A TROVARE LA VIA DEL GOL E SONO ORMAI ALLA SETTIMA SCONFITTA STAGIONALE CON 6 PUNTI APPENA IN 11 PARTITE La disperazione è compagna del Savona Questa volta è il Pizzighettone a violare (1 -0) il «Bacigalupo» Ivo Pastorino SAVONA E adesso? Sperare ancora o lasciar perdere? I tifosi del Savona sono disorientati, proprio come la squadra, che in undici partite ha racimolato la miserie di 6 punti, bilancio fallimentare probabilmente senza eguali nella quasi centenaria storia del club biancoblù. Anche il Pizzighettone, di cui sino a ieri si sapeva quasi soltanto per via di una vecchia canzone presentata al festival di Sanremo negli Anni Cinquanta, un po' come i pompieri di Viggiù, ha trasformato il Bacigalupo in terra di conquiste. Un tiro, un gol, tre punti. Arrivederci alla prossima, con tanti ringraziamenti. E pensare che ieri, per assurdo, il Savona al gol c'è andato vicino più di tante altre volte, senza dubbio molto di più dei lombardi, che a Ghizzardi di grandi fastidi, a ben guardare, non ne hanno poi creato tanti. Nei primi minuti, con il vento alle spalle, il Savona ha cercato di andare al tiro da lontano, con Bracaloni e Perrella, ma anche da pochi passi durante qualche mischia, frutto più dei refoli di tramontana che di manovre vere e proprie. Ma ci sono stati un salvataggio sulla linea e qualche pezzo di bravura del portiere Arcari a negare ai biancoblù la gioia di andare a rete. A inizio ripresa il patatrac. Bracco ha commesso l'unico errore di tutta una partita eccellente: su un lancio in profondità era in vantaggio rispetto al possente Fermi, ma anziché liberarsi della palla, anche in corner, ha temporeggiato. Il suo avversario di forza gh ha rubato palla ed è riuscito a segnare, nonostante il primo tentativo respingo da Ghizzardi. C'era vua tempo intero a quel punto, contando un po' di recupero, per rimediare, ma i biancoblù non ce l'hanno fatta e, a parte ogni questione di qualità del gioco, anche il Pizzighettone ha dimostrato, se non altro, di avere rispetto ai biancoblù maggiore prestanza fisica e di farla valere, eccome. Ed è una storia che si ripete molto spesso, segno che la squadra affidata a Tufano è paragonabile a chi non supera la visita di leva perchè troppo gracile. In un campionato come la C2, dove non si va molto per il sottile, specie su certi campi, farsi valere fisicamente conta, che diamine. Per fare qualche punticino, a volte, può bastare la vecchia massima del «palle lunghe e pedalare». Ma è una tattica da disperati, per gente possente e dai garretti buoni, non per chi è portato, come molti biancoblù, a giocare di fino e ai retropassaggi. Negli ultimi scampoli di parti- ta un altro giovane, Girgenti dopo Bracco, ha inciso negativamente sul risultato. L'attaccante ha «ciccato» in pieno, nell'area piccola, una palla che non attendeva altro di essere spinta in rete. Sarebbe stato il pareggio, meglio che niente. Ma ieri, davvero, come suol dirsi, proprio non era giornata. Alla prossima, per chi ancora se la sente di sperare. Girgenti ieri si è «divorato» un gol
Luoghi citati: Pizzighettone, Sanremo, Savona, Viggiù
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